Erano le 5:21 del 28 dicembre 1908 quando un terremoto del 10° grado della scala Mercalli colpì Sicilia e Calabria, danneggiando gravemente le città di Messina e Reggio Calabria. Uno degli eventi considerati come i più catastrofici del secolo scorso.
A distanza ormai di quasi un secolo da quella tragedia, 37 lunghissimi secondi che sconvolsero per decenni ampie zone dell'Italia meridionale, si torna a parlare di un francobollo commemorativo per il centenario del terremoto.
L'occasione è stata la visita che il presidente di Poste Italiane SpA, Vittorio Mincato, ha effettuato oggi a Messina dove ha incontrato il sindaco della città, Francantonio Genovese, per discutere degli "aspetti funzionali dell'attività del Gruppo Poste nel territorio cittadino" e, in particolare, della situazione del recapito delle corrispondenze nel capoluogo peloritano.
E' stato lo stesso sindaco - come si legge in un comunicato diffuso dal Comune - ad aver ribadito a Mincato "la richiesta, già inoltrata alla Consulta per la Filatelia, per l'emissione di un francobollo per commemorare il prossimo anno, il 100° anniversario del sisma del 1908" sottolineando, anzi, come fu proprio un prodotto semi-postale (gli "erinnofili" triangolari in tête-bêche realizzati dalla Russia nel 1909 a scopo benefico) ad aiutare nella raccolta di fondi per gli aiuti dopo la tragedia.
Foto in alto:
un telegrafo scampato alla distruzione del terremoto del 1908 e recuperato dalle macerie dell'Ufficio Postale di Messina (conservato presso: Museo Storico PT - Roma)
Vedi anche:
Terremoto del 1908: anche i francobolli per ricordare la distruzione di Messina
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