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Lunedì, 29 Aprile 2024
 
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Poste italiane e interi postali: un matrimonio difficile

Quasi impossibile, anzi, dato che in Italia sono decenni ormai che le poste non emettono che una cartolina postale all'anno. Gli interi postali, da noi, sono praticamente scomparsi. Se ne parla diffusamente nell'editoriale dell'ultimo numero "primavera 2008" de L'Intero Postale, l'organo d'informazione sociale dell'UFI-Italia, l'associazione che raggruppa gli interofili italiani. E per meglio comprendere l'italica situazione non resta che un bel confronto: con la Francia, tanto per non andare lontani, dove La Poste ha invece decisamente puntato sugli interi postali, apprezzati soprattuto dalle aziende. Altri articoli sul n.102 del periodico UFI: cartoline postali "dentellate", elementi distintivi delle cartoline con RP Leoni, buste con Porto Pagato, recensioni, e notizie sociali.

Poste italiane e interi postali: un matrimonio difficile

A distanza di soli due mesi dall'ultimo numero, arriva L'Intero Postale n.102, il periodico dell'Unione Filatelisti Interofili - Italia, che con le sue 30 pagine a colori e ricche di interessanti articoli di approfondimento, recensioni, risultati di studi, ricerche e scoperte, costituisce uno dei più gustosi (e apprezzati) organi "sociali".

Questo numero targato "Primavera 2008" inizia con l'Editoriale di Carlo Sopracordevole, Presidente dell'UFI-Italia, dal titolo rigorosamente provocatorio: "Chi troppo e chi niente", infatti, sta a sottolineare il ruolo da povera "comparsa" rivestito, sulla scena filatelica italiana, dall'intero postale. Ormai le poste nostrane emettono non più di una cartolina postale all'anno. E allora, invita Sopracordevole, "uno sguardo fuori dai confini d'Italia è sempre utile e istruttivo". Dove guardare? Beh alla vicina Francia, dove al contrario si assiste "ad una veemente produzione di interi postali, sul cui uso La Poste ha evidentemente puntato". E per meglio commentare l'italica situazione, rispolvera un vecchio articolo in cui il Signor No (il MisterX di Cronaca Filatelica, per intenderci), non va per il sottile: "da noi [...] gli interi postali sono ormai scomparsi, se si eccettua qualche cartolina commemorativa inondata di marchietti e disegnini e reperibile con fatica, tanto che persino i collezionisti interofili e marcofili sono sul piede di guerra con Poste Italiane nel tentativo di ottenere una cartolina postale da 0,60€ di tipo ordinario su cui far applicare repiquage e annulli speciali in modo decente". Ma niente da fare: "Poste Italiane [...] ha affossato completamente un settore come quello degli interi: un mondo carico di storia e di attrattiva, preferendo puntare non tanto sulla posta ma pressochè solo sulla filatelia", dove filatelia è uguale a "francobolli nuovi e orpelli ad essi collegati come le tesserine e i folder". Stanno quindi molto meglio i francesi: i loro Pret-a-Poster sono apprezzatissimi dalle aziende e dai collezionisti, tanto che di recente è stato pubblicato un catalogone di 480 pagine!

Davvero "innovativo" (nel senso che se qualcuno pensava di aver già visto e letto tutto sugli Interi, si ritroverà improvvisamente a rimestare nello scatolone in soffitta) l'articolo di Franco Giannini dedicato ai... "Dentelli d'Italia". Non quelli dei francobolli, bensì i dentelli delle Cartoline Postali italiane! Proprio così: sono molti gli interi postali del passato dotati di dentellatura, tipicamente sul lato sinistro o in basso, di cui per moltissimo tempo i collezionisti non hanno saputo dare alcuna spiegazione. Rimasti "in ombra, anche perchè non c'è dubbio che siano molto rari", questi interi dentellati, regolarmente citati tuttavia nel catalogo Interitalia, provengono da "blocchetti" di 50 o 100 esemplari. Giannini ne repertoria e descrive alcuni, ma solo perchè "il campo rimane così aperto ad ogni contributo" che si è solo in attesa di nuovi ritrovamenti.

Segue la traduzione in italiano (a cura di Enio Spurio, che è anche l'estensore del magazine UFI) di un articolo ripreso da Postal Stationery, la rivista degli interofili americani, dal titolo "Uno pseudo pseudo intero" che descrive alcuni "strani" (ma non così tanto) interi utilizzati in Vietnam a metà degli anni '50 per consentire le comunicazioni tra le famiglie separate, tra il Nord e il Sud del paese indocinese, dalla guerra.

Carlo Sopracordevole torna sulle familiari cartoline postali "Leoni" dei primi anni del '900, ma solo per approfondire gli "Elementi distintivi nelle 10+10c. Leoni", ovvero le cartoline con Risposta Pagata, che nel corso di alcuni anni, hanno cambiato "pelle" a causa dei numerosi aggiornamenti tariffari d'inizio secolo. In realtà, come sottolinea l'autore, queste informazioni, pur reperibili in un buon catalogo di IP, servono "per compendiare la storia dei primi decenni d'uso delle CP.RP in Italia" e, soprattutto, per illustare meglio la differenza che esiste fra i tipi elencati al n.38 del catalogo Interitalia (di cui Sopracordevole è autore insieme a F. Filanci e D. Tagliente).

Piuttosto "musicale" l'articolo di Giancarlo Cocito che prende spunto dalla raccolta Opera Omnia di Beethoven recentemente acquistata per trovare "spunti" tematici con le cartoline postali, dato che "trovo alcuni interi postali che si adattavano perfettamente alle elaborazioni beethoveniane di canti e di musiche popolari".

Interessante, anche per i risvolti che ha nella Storia Postale, l'articolo su "Porto Pagato, Port Paye, NVI. Dubbi risolti (per me)" di Valentino Vannelli, in cui, commentando a distanza con Franco Filanci che di questi oggetti postali è cultore, l'autore propone una catalogazione differente. L'esempio più eclatante è la famosa "rossa" stampata in tipografia e utilizzata dalle poste sammarinesi: la stampa tipografica nulla toglie al fatto che si tratti di un'impronta di valore. La proposta di Vannelli è però quella di inserire queste "rosse" in un'apposita sezione dedicata agli "interi postali di servizio" poichè in realtà queste rosse non erano "accessibili al pubblico". Categoria "di servizio" in cui potrebbero rientrare anche le numerose buste di Porto Pagato o NVI utilizzate dai vari servizi postali del pianeta (comprese Poste Italiane con le sue "Porto Pagato" realizzate, sembra, con una stampante!!!).

Completano questo numero 102 de L'Intero Postale, alcune recensioni e "La finestra sul mondo interofilo" di Enio Spurio contenente ancora notizie sui Pret-a-Poster francesi e curiosità riprese dalle riviste delle associazioni interofile francese (L'Entier Postal), americana (Postal Stationery) e britannica (Postal Stationery Collector).

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