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Domenica, 19 Maggio 2024
 
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Normativa e Mercati

Antitrust: bene gli impegni di Poste Italiane nei confronti degli ex concessionari

Positiva per Poste Italiane la riunione di ieri dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha dato il via libera definitivo agli impegni assunti dalla società di Massimo Sarmi nei confronti delle ex società concessionarie di servizi postali e che evita il proseguimento dell'istruttoria per posizione dominante. Tra gli impegni: aumento di quantità e tipologia dei servizi messi a gara, proroga dei contratti fino a marzo 2008 ed eliminazione di alcune clausole ritenute troppo onerose.

Antitrust: bene gli impegni di Poste Italiane nei confronti degli ex concessionari

Nella seduta di ieri, 27 febbraio, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di accettare gli impegni presentati da Poste Italiane relativi al possibile abuso di posizione dominante nei mercati dei servizi liberalizzati che l'Antitrust aveva contestato alla società di Massimo Sarmi sin dall'agosto dello scorso anno.

L'Authority, presieduta da Antonio Catricalà, ha definito gli impegni assunti da Poste "idonei a rimuovere i profili anticoncorrenziali, contestati in avvio di istruttoria, segnalati dai rappresentanti delle agenzie di recapito e relativi alle modalità di contrattualizzazione da parte di Poste dei soggetti ex concessionari".
Gli accordi di fornitura stipulati nel periodo Dicembre 2000-Gennaio 2007 con i concorrenti già titolari di concessione di servizi postali, secondo l'analisi dell'AGCM, "insieme alle previsioni contenute nel Bando di gara emanato nel maggio 2007, avrebbero infatti potuto configurare una strategia unitaria di Poste mirata ad estendere e rafforzare la propria posizione dominante sui mercati dei servizi attualmente liberalizzati e su quelli che lo saranno in un prossimo futuro".

Adesso, pertanto, grazie agli impegni assunti dall'operatore postale pubblico, la capacità produttiva dei soggetti titolari di strutture di recapito potrà essere mantenuta anche alla luce del Memorandum siglato tra il Ministero delle Comunicazioni, Poste e agenzie di recapito l’11 dicembre 2007 scorso. E ciò aiuterà l’instaurarsi di condizioni effettive di concorrenza da parte di concorrenti attuali e potenziali di Poste nell’offerta di servizi postali, non appena completata la liberalizzazione dei mercati postali.

Ecco quali sono gli impegni definitivi assunti da Poste Italiane e rafforzati dai risultati ottenuti dal "market test" svolto dall'Autorità:

a) Indizione di una nuova gara per l’aggiudicazione dei servizi di distribuzione e raccolta di corrispondenza e posta non indirizzata e l’espletamento di servizi ausiliari in ambito urbano, in 70 lotti (42 lotti non aggiudicati nella gara di giugno 2007 e 28 nuovi lotti). Il valore complessivo delle attività messe a gara, di 168 milioni di euro nel triennio, insieme alla garanzia di un valore totale minimo pari all’80% del valore triennale del lotto aggiudicato, confermano sostanzialmente gli importi contrattualmente riconosciuti agli ex concessionari negli anni precedenti, favorendo il mantenimento della capacità produttiva delle agenzie di recapito fino al momento della completa liberalizzazione dei mercati postali, previsto al più tardi al 1° gennaio 2011;

b) proroga dei contratti stipulati con le agenzie di recapito per tutto il primo trimestre 2008, entro il quale è prevista la conclusione delle procedure inerenti la nuova gara. In questo modo si consente ai soggetti ex concessionari di proseguire la propria attività produttiva fino all’esito della gara e all’aggiudicazione dei relativi nuovi contratti;

c) garanzia di un affidamento medio non inferiore al 40% di servizi di raccomandate, con un minimo del 25% per singola impresa. Questo impegno contempera l’esigenza di internalizzazione delle attività da parte di Poste con quello di ridurre gli oneri delle agenzie di recapito derivanti da un’eventuale riconversione della propria struttura distributiva;

d) eliminazione della clausola di gradimento e delle clausole contrattuali relative al divieto di concorrenza a favore di Poste. In questo modo potrebbero essere incentivati fenomeni di crescita e aggregazione delle imprese locali e si consentirà alle agenzie di recapito di rafforzare la propria posizione sul mercato in quanto saranno potenzialmente in grado di offrire servizi postali liberalizzati in concorrenza con l’operatore dominante.

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