USFI: si riunisce a Verona il primo Consiglio Direttivo

Si svolgerà domani, sabato 29 novembre, nell'ambito della 111a edizione di Veronafil, la prima riunione ufficiale del nuovo Consiglio Direttivo dell'USFI così come uscito dall'assemblea ordinaria dello scorso 11 ottobre.

Archiviata la gestione dell'ex presidente Renato Russo, che ha guidato l'associazione nella quale si riconoscono tutti gli scrittori e i giornalisti filatelici italiani per due mandati consecutivi, adesso l'USFI si appresta a varare un nuovo piano di lavoro per il prossimo triennio già ampiamente anticipato ai soci nelle scorse settimane e basato su due parole chiave: esperienza e rinnovamento.

Ecco, allora, che il nuovo presidente, Danilo Bogoni, e il Consiglio Direttivo si ritroveranno a Verona per completare innanzitutto la squadra di lavoro con l'elezione del Vice-presidente e del tesoriere (alla prima carica sembra certa la riconferma di Claudio Baccarin) ma anche per discutere di un obiettivo fondamentale ovvero quello di garantire all'USFI una maggiore presenza istituzionale, a cominciare dal ruolo importante che dovrà avere nella prossima manifestazione internazionale di Roma (Italia 2009) e all'interno della Consulta per l'emissioone delle cartevalori postali e la filatelia, oltre che favorire un avvicinamento strategico all'Associazione internazionale degli autori e giornalisti filatelici (AIJP).

Maggiore visibilità, quindi, che dovrà avere il supporto di un prezioso sistema di comunicazione come internet: il sito web dell'Associazione verrà completamente ridefinito nella struttura e nei contenuti in modo che possa essere un vero biglietto da visita e soprattutto una piattaforma di comunicazione ed informazione per gli stessi soci (ad es. fornendo materiali e notizie selezionate utili a scrittori e giornalisti per i propri articoli).

Tuttavia, una delle sfide più importanti messe sul tavolo dal presidente Bogoni, è la trasformazione dell'USFI in un punto di riferimento privilegiato per la stampa italiana (cartacea e online) affinchè si possa tornare a parlare di filatelia in modo serio e competente, ovvero a realizzare un'attività divulgativa che consenta alla filatelia di superare gli ormai ristretti confini della stampa prettamente filatelica (in Italia ridotta a pochissime riviste e ad un paio di siti web).