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Giovedì, 28 Marzo 2024
 
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Cronache di Posta

Trieste 1949: il 10 lire pacchi postali con sovrastampa modificata

Continuiamo la pubblicazione degli studi di Carlo Cervini sulle rarità di Trieste. Questa volta occhi puntati sul 10 lire pacchi postali emesso nel 1949 ma con sovrastampa "AMG-FTT" modificata, uno dei dentelli più costosi della collezione. Dopo una prima emissione in cui le sovrastampe (distanti 11 mm) risultavano sovrapporsi alla cifra 10 sulla parte sinistra rendendola di difficile lettura, si decise modificarla. Ecco che la sigla dell'Amministrazione alleata sulle due parti del francobollo per pacchi venne rifatta in modo che le due sovrastampe (una per ciascuna sezione) risultassero più vicine tra loro (solo 5,5 mm), rendendo completamente visibile la cifra 10.

Trieste 1949: il 10 lire pacchi postali con sovrastampa modificata

I francobolli dei pacchi postali della Repubblica, che sarebbero stati in seguito più volte soprastampati per Trieste, erano stati strutturati in due sezioni (bollettino e ricevuta) con la cifra grande all’estrema sinistra del bollettino molto visibile e l'altra nel centro della vignetta sulla ricevuta.

Questa conformazione non si prestava assolutamente ad una futura ipotetica soprastampa. Infatti, la seconda impronta andava a coprire la parte centrale della sezione della ricevuta  dove c’era la cifra, nascondendola e rendendo problematica o distorta la visione del valore nominale del francobollo diviso in due parti; realtà questa che era stata già ampiamente rilevata e verificata nei segnatasse seconda emissione del 1949 con cifra nel centro e nella prima emissione dei pacchi postali del 1947/48 soprastampati su due righe dalla Tipografia Fortuna.

La  prova di variazione della soprastampa fu effettuata utilizzando il valore da 10 lire violetto, solo perché era stato il primo francobollo lavorato dei primi quattro (1, 5, 10 e 20 lire) emessi nel Novembre 1949. Si decise di procedere con una soprastampa su una sola riga più ravvicinata a 5,5 mm. tra le due sezioni, invece degli originali 11 mm.

Allo scopo vennero appositamente scelti 4 fogli campione con diverse posizioni della vignetta, uno ottimamente centrato, gli altri tre con vignette progressivamente sempre più decentrate in verticale ed orizzontale fino ad essere incise dalla dentellatura (fogli da scartare).

L’esito della prova di soprastampa fu subito giudicato negativo poichè la distanza piuttosto breve (5,5 mm) delle due impronte favoriva nei francobolli più decentrati in orizzontale il sovrapporsi di 2 impronte sulla medesima sezione, a destra o sinistra, lasciando l’altra sezione con soprastampa parziale o dimezzata

Si decise allora, avendo già risolto in precedenza i problemi relativi alla visibilità della cifra, di ritornare alla distanza di 11 mm tra le due impronte, anche se la lunghezza totale della soprastampa  su una sola riga era aumentata di circa 5,2 mm rispetto a quella su due righe; quindi si procedette con la soprastampa del 10 lire normale, per un totale di 400.000 esemplari con filigrana Ruota del I tipo coricata, che fu emesso il 22 Novembre 1949; successivamente altri 414.400 esemplari Ruota del III tipo, sempre coricata, emessi il 17 Marzo 1952.

Gli ormai conosciuti e famosi 4 fogli della prova di soprastampa, dichiarati ufficialmente non idonei,  furono riposti in origine in un armadio blindato presso il Poligrafico in attesa di essere inviati al Museo Postale o in parte donati come "specimen" alle autorità dell’epoca.
Invece, apparvero improvvisamente e regolarmente sul mercato filatelico nel 1951: non è noto come Renato Mondolfo per primo sia riuscito a recuperarne degli esemplari in blocchi, ma certamente è stato un evento molto importante per il reparto "servizi" della filatelia della Repubblica e di Trieste. Infatti, senza il loro recupero, i collezionisti avrebbero perduto la possibilità d’inserire nella propria raccolta un francobollo autentico e di rarità assoluta.

L’attuale quotazione nei cataloghi è costituita da 3 valutazioni diverse del 10 lire pacchi n. 18/A (Catalogo Sassone Specializzato) tutte fortemente condizionate dalla qualità degli esemplari e deriva dalla diversa centratura delle vignette dei francobolli; tutto questo dipende dallo stato dei 4 fogli campione originali. Tuttavia non si può dimenticare o ignorare che i tre fogli progressivamente più decentrati, furono appositamente prescelti ad hoc per poter verificare il reale posizionamento dell'impronta della soprastampa più ravvicinata sulla seconda sezione del francobollo.

Pertanto molti esperti ritengono assolutamente improprio ed errato condizionare la valutazione del raro francobollo al normale criterio della centratura della vignetta più o meno decentrata: i 400 esemplari del 18/A sono tutti uguali proprio per lo scopo finale per il quale furono selezionati. E' assai più corretto legare la valutazione solo all’effettiva rarità di questa stupenda prova di soprastampa; al contrario i pochi esemplari che a causa del fortissimo decentramento della vignetta, portano entrambe le impronte che in parte toccano una sola sezione, devono essere considerati ancora più pregiati.

Scheda tecnica del francobollo

Lire 10 dei pacchi postali soprastampa AMG – FTT tipografica, ravvicinata di 5,5 mm invece che 11 mm su una riga effettuata dal Poligrafico di Roma, filigrana ruota alata I tipo coricata, recuperato nel 1951, validità fino al 15 Novembre ‘54; catalogo Sassone n. 18/A, colore violetto, dentellatura 131/4 a pettine, tiratura ufficiale di prova di n. 4 fogli da 100 francobolli divisi in due sezioni (bollettino e ricevuta) per un totale di n. 400 pezzi.

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