Devastata da una quasi ventennale guerra civile, la Liberia sta cercando faticosamente di ritornare alla normalità dopo le elezioni presidenziali del novembre 2005 che hanno portato alla guida dello stato africano "la signora di ferro" Ellen Johnson Sirleaf prima donna nera al mondo ad aver conquistato il ruolo di presidente di uno stato.
E la normalità, per un paese che ha sofferto regimi dittatoriali e brutali, oltre che attraverso la conquista delle libertà civili e della democrazia, passa anche attraverso la libertà di comunicazione e l'accesso ai servizi postali.
Migliorarne la qualità ma soprattutto ripristinare la fiducia della clientela nei confronti di tali servizi è proprio una delle massime priorità di Jeremiah Sulunteh, attuale Ministro delle Poste e Telecomunicazioni di Monrovia, che la scorsa settimana ha fatto tappa all'International Bureau dell'Unione Postale Universale a Berna, sua prima visita ufficiale da quando ha assunto l'incarico lo scorso febbraio.
Secondo Sulunteh, che è pure Postmaster General (direttore delle Poste), la Liberia sta compiendo enormi passi in avanti verso servizi postali pienamente operativi: l'infrastruttura postale del paese, pur completamente distrutta durante gli anni della guerra civile, sta pian piano tornando alla normalità a cominciare dalla riapertura di numerosi uffici postali (a partire dall'Agosto dello scorso anno) destinati alla clientela business.
"Ci attende una grande sfida in termini di infrastrutture, logistica e formazione" ha dichiarato il Ministro, per il quale, tuttavia, l'aspetto fondamentale delle nuove poste liberiane dovrà essere la "decentralizzazione" ovvero garantire la presenza sull'intero territorio in modo che siano visibili a tutta la popolazione. "Dobbiamo trasportare la posta dalla capitale verso tutte le regioni del paese", ha sottolineato Suluneth, "E nei prossimi mesi incrementeremo il numero di veicoli in modo che la gente capisca che le Poste sono tornate pienamente operative".
E che la Liberia stia tornando, seppur lentamente, alla normalità lo dimostrano i crescenti volumi di traffico postale, la presenza di numerosi operatori postali privati e la riattivazione di servizi evoluti come il corriere espresso EMS.
Alla ricostruzione dei servizi postali liberiani, oltre che l'UPU, sta contribuendo lo US Postal Service americano che già nei mesi scorsi ha visitato il paese africano: gli Stati Uniti stanno, infatti, inviando materiali e attrezzature postali, soprattutto sistemi automatizzati di trattamento e ordinamento delle lettere. USPS, inoltre, ha già effettuato a Dicembre 2007 la formazione di una trentina di "postini" liberiani su aspetti collegati alla sicurezza postale, mentre ha fornito una serie di raccomandazioni su come affrontare lo svilupo dei servizi postali nel prossimo futuro.
La Liberia è attualmente raggiungibile anche dall'Italia attraverso quasi tutti i servizi postali internazionali a disposizione, a cominciare dalla Posta Prioritaria e dalla Posta Raccomandata. Non è ammessa invece la Posta Assicurata e il Paccocelere Internazionale è disponibile solo per destinazioni nella capitale Monrovia.
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Road to recovery (dal sito dell'UPU)
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