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Martedì, 07 Maggio 2024
 
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Satelliti e nuovi cataloghi di francobolli in Cronaca Filatelica di ottobre

E' dedicato allo Sputnik e alla tematica "spazio" la copertina del numero di ottobre di Cronaca Filatelica. Nel 2007 ricorrono infatti i 50 anni dal lancio del satellite sovietico, celebrato su decine di francobolli, insieme ad altri apparecchi lanciati nello spazio nel corso dei decenni. Ampio lo spazio occupato dalle cronache riccionesi: sono pubblicate le interviste a tutti gli autori e agli editori dei nuovi cataloghi 2008. Interessanti gli articoli dedicati a Ruggero Leoncavallo, il compositore napoletano del quale CF svela il mistero della data di nascita, e ai francobolli artigianali della Repubblica di Bosgattia, anticipazione del movimento artistico della Mail Art.

Satelliti e nuovi cataloghi di francobolli in Cronaca Filatelica di ottobre
E' dedicato al lancio dello Sputnik, il primo satellite artificiale della storia spaziale, la cover story di Cronaca Filatelica di ottobre in edicola in questi giorni.
Era il 4 ottobre 1957 quando Radio Mosca annunciò l'evento che avrebbe rappresentato l'inizio della corsa per la conquista e la supremazia nel vuoto cosmico. "Sputnik, alba di una nuova era" è il titolo dell'articolone di Renato Dicati, undici pagine interamente dedicate all'aerofilatelia e ad una delle tematiche più popolari tra i collezionisti: lo spazio. Ma lo Sputnik, al quale sono state dedicate decine di ricordi dentellati non solo dall'ex Unione Sovietica ma anche dai paesi del blocco comunista, non è l'unico satellite ad essere finito sui francobolli di tutto il mondo. Ve ne sono tanti altri utilizzati per le comunicazioni, per la ricerca e il soccorso (come il "Sarsat-Kospas" creato nel 1980 da Usa, Urss, Francia e Canada) o per l'analisi delle risorse terrestri (gli americani Gemini degli anni '60, i Nimbus e i recenti Landsat) che sono diventati i soggetti dei francobolli di tantissimi paesi.
Anche l'Italia ha ricordato filatelicamente i satelliti, ovviamente "nostrani", come il Sirio destinato alla "ricerca orientata" e finito sull'aerogramma da 200 lire del 1977. Un aerogramma che, uscito in primissima battuta con la data del "18 agosto 1977" giorno ufficiale del lancio, successivamente spostato al 26 agosto, venne ristampato con la data aggiornata ed emesso il 5 ottobre successivo. Il bollettino illustrativo, invece, fu regolarmente venduto nonostante la data del lancio errata.

Il 2007 è anche l'anno di Ruggero Leoncavallo, anzi "Quel giocherellone del Leoncavallo". Il motivo, come scrive Danilo Bogoni, è legato ad una vecchia storia: al geniale compositore napoletano venne in mente di cambiarsi i dati anagrafici soltanto per non risultare... più vecchio del suo "concorrente" Giacomo Puccini.
A quanto pare, svela Bogoni, Leoncavallo (sul quale esistono pure dubbi sul primo nome che avrebbe dovuto essere Ruggiero - con la i - e non Ruggero) era nato il 23 aprile 1857 e non l'8 marzo 1858 (stesso anno di nascita di Puccini): lo si desume da un estratto dell'atto di nascita venuto alla luce nel 1958, anno in cui il musicista venne celebrato filatelicamente dall'Italia (quindi con un anno di ritardo) con un bel francobollo, il 25 lire di Tranquillo Marangoni raffigurante una scena tratta da "i Pagliacci", opera più famosa del Leoncavallo.

Nel 1945 Luigi Salvini, eclettico studioso milanese che fu anche critico, linguista, filologo, traduttore e saggista, creò su un'isoletta in mezzo al fiume Po, nei pressi di Adria, un luogo turistico molto particolare ed eccentrico che per un decennio fece uso di pseudo-francobolli del tutto artigianali. "Mail Art ante litteram nei francobolli di Bosgattia", di Alessandro Ceccotto, racconta le vicende "postali" della Tamisiana Repubblica di Bosgattia, ovvero la creatura isolana di Salvini, nella quale erano stampati (e colorati a mano) dei francobolli, aventi "corso legale" ovviamente solo nell'isola-rrpubblica. Questi rettangoli colorati, con valore in "Cievaloro" (la valuta della Bosgattia) sembrano anticipare di molti anni quel movimento artistico, definito addirittura "rivoluzionario" che va sotto il nome di "Mail Art" avviato solo nel 1961-62 e che utilizza il mezzo postale come forma d'arte.

Era il 1929 quando la Città del Vaticano, appena riconosciuta come entità statuale dal Regno d'Italia tramite i Patti Lateranensi, iniziò ad emettere propri francobolli, utilizzabili esclusivamente per la posta ordinaria. Per poter spedire corrispondenze "via aerea" era, quindi, necessario utilizzare i francobolli delle poste italiane con i quali assolvere la sovrattassa aerea. E' questo il primo esempio di "affrancatura mista", perfettamente legale e autorizzata per motivi "pratici", ottenibile con i francobolli di due stati. Tecnica adottata di recente dalle poste viennesi delle Nazioni Unite che per inviare raccomandate si appoggiano alle poste austriache utilizzando le apposite "etichette con valore" da 2,10€ vendute dalle stesse poste Onu. L'idea di appoggiarsi alle poste di un paese "amico" per usufruire di servizi altrimenti non disponibili per uno stato, potrebbe essere copiato anche dallo SMOM. "E' raccomandata la doppia affrancatura" contiene la proposta di Gabriele Fabris, rivolta alle Poste Magistrali, di rendere del tutto operativa la convenzione postale con Poste Italiane del 2004 che prevede anche l'invio di corrispondenza raccomandata usufruendo del servizio di raccomandazione offerte da Poste Italiane.

Tantissimo è lo spazio dedicato da CF ai risultati e alle novità dell'ultima Fiera Internazionale del Francobollo di Riccione, conclusasi ai primi di settembre. Noè Castgnaro in "Riccione fiera delle novità" fa un resoconto della manifestazione, riportando i commenti e i discorsi ufficiali degli operatori e delle personalità intervenute, da Pier Guido Landi e Carlo Catelani, rappresentanti dei commercianti italiani, a Pier Orazio Pignatta delle Poste di San Marino, da Antonio Catricalà - presidente dell'Antitrust e della Commissione per lo studio delle carte valori postali del Ministero delle Comunicazioni - a Giorgio Benvenuto, senatore con l'hobby della filatelia. Di contorno, le interviste ai rappresentanti delle tre case editrici che hanno presentato in Fiera le loro novità 2008: Giacomo Avanzo ("Abbiamo proceduto a dei ritocchi selettivi") e Gianni Carraro ("Rivalutate solo le rarità più richieste") per la Sassone, Lorenzo Dellavalle ("Il Bolaffi flash? E' un catalogo trasversale") per la Bolaffi e Igino Lottini ("Ridimensionate le emissioni spinte su dalla domanda spagnola") per la CIF-Unificato.

Intervistato anche Alberto Bolaffi, creatore dell'attesissimo Forum dedicato alla filografia, secondo il quale il nuovo catalogo Bolaffi "ha fatto una lista dei francobolli che, nuovi o su lettera, sono i più rari. Un catalogo che va bene a tutti perchè non ci sono i prezzi".
Anche se il Signor No, nel suo consueto corsivo di pagina 3, viviseziona l'opera bolaffiana facendogli "pelo e contropelo" e definendolo "d'élite": "ciò che colpisce", scrive Mr. No, "è che solo 145 pagine su 1000 siano dedicate a quella che dovrebbe essere la vera novità del catalogo", cioè la filografia, mentre le altre 900 "sono la consueta riproposizionen del normale catalogo Bolaffi".

Sempre in tema di "cataloghi", lo "Sguardo al mercato" di Sebastiano Cilio è piuttosto ottimista, nonostante l'Unificato abbia complessivamente ridotto i prezzi e gli altri due cataloghi abbiano fatto solo pochi ritocchi verso l'alto. Il consiglio del presidente della Borsa Filatelica nazionale è quello di acquistare i francobolli italiani e sammarinesi come pure quelli della tematica Europa, perchè i prezzi sono bassi e sicuramente risaliranno. E augura "Buona caccia a tutti!".

Alla tematica "Italiana" è dedicata la "stanza" di Nino Barberis. Questo tema, dice uno dei massimi esperti di filatelia giovanile, sotto il quale si può raccogliere materiale filatelico straniero che ha a che fare con l'Italia, è tra i più "interessanti" ed economici, anche se ha avuto pochissima fortuna tra i collezionisti. Di tematiche scrivono anche Ernst Halsch e Gabriele Fabris in "Albrecht Dürer, il camaleonte dell'acquerello", elencando un grandissimo numero di francobolli e maximum dedicati all'artista tedesco.

Decine di altri articoli e news filateliche completano questo 343 numero di CF, comprese quelle della recente morte di Pavarotti, del francobollo dedicato alla Sacra di San Michele - che già comparve sull'1 lira dell'Italia al Lavoro dedicata al Piemonte - e del "senso del colore e del paradosso nei manifesti di Cappiello", l'articolo sul collezionismo di Cartoline di Furio Arrasich.

Infine una novità: a partire da gennaio 2008, gli abbonati alla rivista delle Edizioni Olimpia, riceveranno gratuitamente via email, una newsletter contenente le ultime notizie dal mondo filatelico.

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