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Lunedì, 29 Aprile 2024
 
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Rivista di Posta Militare: le serie Coralit sono tre. Anzi quattro.

Tutti i cataloghi italiani repertoriano solo tre serie emesse nel 1945 dai Corrieri Alta Italia. La rivista dell'Associazione Italiana dei Collezionisti di Posta Militare ne aggiunge una quarta, fatta di marche-etichette di evidente natura postale, con valore convenzionale di 14 lire. Ma l'Aicpm, sull'ultimo numero di "Posta Militare e Storia Postale", propone interessanti articoli dedicati anche alla "Grande Albania" degli anni 1941-43, alla Falange Spagnola durante la Guerra Civile nel paese iberico, ai servizi postali nelle regioni Alpenvorland e Adria.

Rivista di Posta Militare: le serie Coralit sono tre. Anzi quattro.

Finito il periodo festivo, si torna a riaprire gli album e a rimettere mano alle proprie collezioni. Non solo. Moltissimi riprendono i loro studi e le loro ricerche, tornano a scrivere di filatelia, completano articoli che avevano abbozzato prima dell'estate. Ecco come mai all'AICPM, l'Associazione Italiana dei Collezionisti di Posta Militare, forte di settecento iscritti, anche l'ultima edizione del notiziario di "Posta Militare e Storia Postale" (n.117, Settembre 2010) trabocca di articoli interessantissimi.
E come se non bastasse - sottolinea nell'Editoriale con un giusto pizzico di orgoglio il presidente Piero Macrelli - i soci hanno lavorato così tanto e bene che "ci permetteranno quest'anno di inviare cinque riviste invece delle solite quattro". A Dicembre, infatti, vedrà la luce il volume n.118 della Rivista AICPM. Durante il Veronafil di Novembre, invece, sarà finalmente in distribuzione la seconda edizione dell'attesissimo "Repubblica Sociale Italiana" di Luigi Sirotti, che con le sue 500 pagine in formato A4, contiene tantissime novità scoperte nel corso degli ultimi anni di appassionate ricerche. Infine, a dimostrazione della vitalità dell'Associazione, del suo gruppo dirigente e della capacità stessa della filatelia italiana di continuare a produrre letteratura di alto livello, nel 2011 verrà dato alle stampe "Il servizio del telegrafo negli antichi stati italiani" curato da Valter Astolfi.

E proprio gli autori di questi due volumi firmano altrettanti articoli sulla rivista appena distribuita ai soci AICPM. Il primo prosegue la "Deutsche Dienstpost Alpenvorland e Adria", ovvero la seconda parte di una voluminosa ricerca sulla "Posta di Servizio Tedesca nelle province italiane, tra il 1943 al 1945". Questa volta si può leggere (e vedere, grazie alle tantissime immagini che accompagnano i testi) dei bolli lineari di frontespizio, bolli muti e di franchigia usati dalle autorità tedesche, etichette di raccomandazione, scontrini di raccomandate e assicurate utilizzati nelle province italiane del Nord, passate sotto occupazione tedesca durante la II guerra mondiale.

Valter Astolfi, dal canto suo, entra nelle pieghe dell'ultimo conflitto mondiale proponendo un capitolo poco conosciuto e complesso: "La Grande Albania del 1941-1943 con le annessioni in Kosovo e Macedonia". L'Albania, sottolinea Astolfi, fa parte di quei Balcani che qualcuno ha definito "terre mobili" per via dei continui mutamenti cui sono sottoposte da sempre per ragioni etniche, storiche, religiose, ecc. E nella mobilità balcanica del triennio 41-43 rientrano i tentativi del paese delle aquile, regno personale di Vittorio Emanuele III dall'aprile 1939, di ampliare i propri confini a danno della Jugoslavia che finiva sgretolata sotto la pressione militare tedesca. Delle terre kosovare e macedoni entrate nei confini albanesi restano poche ma importanti tracce postali, analizzate dall'autore insieme ad aspetti filatelici, marcofili e tariffari del periodo.

Una piccola novità, almeno per i profani dell'argomento, abituati alle informazioni "standard" fornite nei cataloghi, si può invece leggere nell'articolo a quattro mani di Gianfranco Rossetti ed Emilio M. Zucchi su "I Corrieri Alta Italia - Coralit". Durante il periodo tra RSI e Luogotenenza, tra marzo e giugno del 1945, nel Nord-Italia venne creato un servizio postale basato su corrieri in bicicletta, detto appunto Coralit. Gli autori ne scrivono diffusamente, con ampio uso di immagini, ma la vera novità (che costituisce pure la premessa al testo) è che esiste una quarta serie, in realtà una vera e propria emissione primigenia, di marche-etichette mai pubblicate sui cataloghi, eppur dotate di valore "postale" convenzionale di 14 lire e impiegate nelle 5 città del Veneto interessate dal servizio ciclistico, per un periodo brevissimo, fino al marzo 1945.

E mentre Ivo Mataloni illustra "una pagina di filatelia 'militare' dalle memorie di Wiston Churchill", con un aneddoto raccontato dal primo ministro britannico sul presidente-collezionista statunitense Franklin Roosvelt, Franco Trentini affronta un capitolo doloroso della storia postale della II Guerra mondiale: i "Servizi postali sulle vie del mare" narra ed illustra le vicende postali dei campi di prigionia tedeschi.

A concludere questa "voluminosa" rivista AICPM "La Falange Spagnola" di Giancarlo Vecchi, un capitolo della sanguinosa guerra civile spagnola nella quale si distinse un raggruppamento di intellettuali e anarchici fondato da Josè Antonio Primo de Rivera y Saenz de Heredia, figlio del generale Miguel Primo de Rivera che dal 1923 al 1930 guidò la Spagna con poteri dittatoriali. Alla Falange aderirono convintamente anche moltissimi fascisti italiani, dei quali restano alcune tracce postali.

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