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Poste Italiane: ambiente e tecnologia le parole chiave di luglio

Un mese di luglio pieno di innovazioni quello che sta per concludersi: Poste Italiane ha infatti presentato, durante un convegno organizzato a Roma insieme a Legambiente sulla "mobilità sostenibile", la sua flotta di autoveicoli eco-compatibili per il recapito della posta e i primi risultati della sperimentazione nell'ambito del progetto europeo Green Post che si sta svolgendo a Perugia. Sempre da luglio è iniziata la fase di avvicinamento al progetto finale del Postino telematico: dopo una sperimentazione che è servita ad ottimizzare l'infrastruttura tecnologica, i nuovi palmari di cui saranno dotati i portalettere per gestire la Posta Registrata, saranno operativi in sei città del centro-nord.

Poste Italiane: ambiente e tecnologia le parole chiave di luglio

Un luglio 2008 all'insegna dell'ambiente e delle nuove tecnologie, quello che si sta per concludere per Poste Italiane.

Dopo aver iniziato la sperimentazione dei Free Duck, i nuovi automezzi a basso impatto ambientale in uso da Gennaio nel centro storico di Perugia, Poste ha deciso di continuare i suoi investimenti a favore dell'ambiente presentando queste nuove "green car" a Roma, durante un convegno organizzato insieme a Legambiente. All'incontro, svoltosi il 21 luglio, si è parlato del ruolo centrale delle imprese postali nella cosiddetta "mobilità sostenibile" e dell'attuazione degli obiettivi fissati dall'Unione Europea per ridurre il degrado ambientale delle città italiane.

Poste Italiane, che è stata una delle prima aziende ad aderire al progetto europeo Green Post, condivide la scena con gli operatori postali di Belgio, Ungheria e Bulgaria all'interno del programma "Intelligent Energy for Europe" il cui obiettivo è ridurre le emissioni nocive attraverso l'introduzione di mezzi di recapito puliti, come appunto i quadricicli Free Duck (realizzati dall'italiana Ducati Energia) e altri veicoli ad alimentazione ibrida.

Il convegno ha rappresentato anche l'occasione per un primo bilancio dell'attività sperimentale avviata il 30 gennaio scorso a Perugia in collaborazione con l'Università locale, e che durerà 30 mesi: nella città umbra Poste sta, infatti, impiegando ben 57 Free Duck sia a trazione elettrica che ibrida (in grado di percorrere in piena autonomia fino a 50 km nel primo caso e 300 km con il secondo allestimento) che, secondo i modelli previsionali, permetteranno di ridurre in ambito urbano l'inquinamento acustico e atmosferico oltre che realizzare un sensibile risparmio energetico.

"Ci auguriamo che le green car possano circolare nei centri storici già a partire dal 2009" ha sottolineato con orgoglio l'AD Massimo Sarmi. "I quadricicli rispondono a due nostre esigenze fondamentali: il rispetto dell'ambiente e la sempre maggiore attenzione alla sicurezza. I portalettere potranno effettuare il recapito su un mezzo a quattro ruote ancor più facile e sicuro da usare. Lo sviluppo sostenibile e il rispetto per l’ambiente per Poste Italiane sono una necessità” ha aggiunto Sarmi “perché le scelte di una grandissima realtà come la nostra hanno infatti importanti ricadute non solo all’interno dell’azienda ma sull’intero Paese. Sull’ambiente l’azienda ha già raggiunto risultati importanti ed è leader in iniziative che la pongono all’avanguardia in Europa”.

L'occasione è stata buona per presentare anche l'eco-flotta di Poste Italiane che, con i suoi quasi 1400 automezzi a doppia alimentazione (metano e benzina), diventa così l'operatore postale europeo più virtuoso in materia di salvaguardia ambientale.

Sempre nei giorni scorsi Poste ha pure dato un sensibile impulso al progetto interno denominato "Postino telematico" che prevede di informatizzare i servizi di recapito attualmente erogati dai portalettere e, contestualmente, di preparare una vera e propria piattaforma mobile sulla quale sviluppare nuovi servizi alla clientela (anche grazie alle possibilità offerte dalla carta sim prepagata Poste Mobile).

Il progetto ha previsto una fase sperimentale presso i Centri di Distribuzione di Roma Aurelio e Castel Gandolfo che, se da un lato ha permesso di ottimizzare la parte infrastrutturale (dimensioni e peso del palmare e della stampantina in dotazione, affinamento del software, ecc.), dall'altro ha confermato il miglioramento ottenibile nella qualità del processo di gestione della Posta Registrata (raccomandate e assicurate).

A partire da questo mese, pertanto, l'uso del terminale digitale verrà pian piano esteso ai circa 11.000 portalettere italiani dell'articolazione universale. I primi centri di distribuzione ad essere attivati saranno quelli di Roma Aurelio, Prato Datini, Milano Baggio, Sesto San Giovanni, Torino Reiss Romoli e Verona Viviani, per un totale di 500 portalettere coinvolti.

I palmari che presto vedremo in mano ai postini delle nostre città - ergonomici, robusti, con display touch-screen e memoria di back-up, dotati di lettore barcode e RF-ID, di GPS e in grado di connettersi con l'esterno via GSM/GPRS, Bluetooth e WiFi - saranno capaci, almeno per ora, di gestire solo la Posta Registrata. Contestualmente saranno utilizzati per una nuova sperimentazione che riguarderà la tracciatura a campione della corrispondenza Non Registrata.

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