Perito o no, il commerciante è garanzia di qualità

E' quanto sinteticamente si desume dal comunicato diffuso nel tardo pomeriggio di ieri dall'AFIP, l'Associazione Filatelisti Italiani Professionisti che "a fronte della confusione creatasi di recente nell'ambito delle perizie fileliche, causa il proliferare di nuove figure e associazioni peritali" ci tiene a "tranquillizzare i collezionisti filatelici" sottolineando come il commerciante sia "sempre responsabile di quanto vende, indipendentemente dalla presenza o meno di certificati a corredo".

I membri dell'AFIP, sottolineano dal "sindacato" dei commercianti filelici, "da oltre 80 anni" vengono difatti selezionati in base a "rigidi criteri" tra i quali "essere in regola con le norme amministrative e fiscali" e godere di "comprovata fama e un’esperienza riconosciuta negli anni, in modo da permettere ai collezionisti di rivolgersi a queste persone con fiducia e serenità".

Ecco perchè - evidenzia il Presidente dell'AFIP, Andrea Mulinacci - l'interesse dei soci è sempre quello "di garantire il collezionista da incauti acquisti, da illusorie proposte e da semplicistiche soluzioni commerciali, per stabilire dei rapporti duraturi e soddisfacenti per entrambi".

E a tutela del proprio buon nome e di quello dei suoi membri, l'Associazione ha realizzato una campagna di promozione dal titolo "Chiedi la firma anche sul venditore" con la quale si invitano i collezionisti ed in generale gli acquirenti di materiale filatelico a non "badare soltanto al prezzo" ma di assicurarsi serietà, competenza e professionalità rivolgendosi a venditori dotati del marchio di garanzia AFIP.