ATTENZIONE!!! Philweb si è trasformato.
Dal 24 settembre è diventato un blog. Clicca qui e corri subito a vederlo!

Philweb.it - Home
Main Navigation
Sabato, 18 Maggio 2024
 
Ultime notizie

Cronache di Posta

Nuove etichette di Posta Aerea, inutili e sbagliate

Sono arrivate in modo del tutto inaspettato e senza alcun preavviso. A scoprirle già a fine dicembre in alcuni uffici postali della Lombardia è stata l'associazione dei Collezionisti di Francobolli Ordinari che ne ha dato informazione ai primi di gennaio. Per il momento resta inspiegabile il motivo per cui Poste Italiane abbia deciso di rispolverare una vecchia denominazione come quella di "posta aerea", servizio già da un decennio sostituito dal corriere prioritario. Poi c'è la questione delle nuove etichette: emulano quelle blu di posta prioritaria, ma sono diverse nelle dimensioni e nella grafica. Ed infine la scitta "by airmail": ma non si era detto che la normativa UPU pretende l'uso della lingua francese?

Nuove etichette di Posta Aerea, inutili e sbagliate

Ancora una stravagante novità dal mondo postale italiano: qualche giorno fa, l'associazione dei Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari, peraltro sempre ben informata, ha segnalato il ritrovamento in alcuni uffici postali della Lombardia di etichette autoadesive dentellate e di colore azzurro recanti la scritta "by airmail/via aerea".

Distribuite in fogli di 64 esemplari (4 colonne su 16 righe) le nuove etichette sono molto simili a quelle di "posta prioritaria" che ancora oggi (anche se del tutto sporadicamente) si possono vedere sulle corrispondenze.

A cambiare rispetto a queste ultime è in realtà il colore (un azzurro più chiaro), il tipo di carattere utilizzato per la scritta, le dimensioni (sono palesemente più lunghe) e la dentellatura (simulata tramite fustellatura con dentelli "schiacciati").

Fin qui, nulla di strano se non per un piccolissimo dettaglio: la Posta Aerea (almeno con questa denominazione) in Italia non esiste più da un pezzo, sostituita dalla cosiddetta Posta Prioritaria. Il vettore aereo, infatti, rappresenta ormai il principale mezzo di movimentazione delle corrispondenze sia sul territorio nazionale che verso l'estero, tanto che dal Maggio 2006 la posta in Italia ... è soltanto prioritaria (avendo finito, sostanzialmente, per diventare una nuova posta ordinaria... soltanto più veloce).

Ed allora come mai Poste Italiane ha esordito con questa novità? Il CIFO ha cercato di indagare avanzando l'ipotesi che si stia preparando una nuova "versione" di posta aerea. Ipotesi, in realtà, poco credibile dato che oggi tutta la corrispondenza interna è di tipo "prioritario" (quindi per definizione "veloce") e quella destinata all'estero già viaggia, appunto, per via aerea!

Anche l'ipotesi che potrebbe trattarsi di un'iniziativa "locale" non sta in piedi, poichè sappiamo che l'etichetta è in distribuzione anche in altri uffici postali italiani (al nord, come al sud) nonostante gli impiegati non sappiano indicarne le modalità d'uso.

Proviamo noi a dare una spiegazione, tornando indietro di qualche mese ad un articolo del marzo 2007 dedicato proprio alle etichette blu di "posta prioritaria". Già all'epoca dicevamo che tutte le corrispondenze viaggianti in Italia avevano ormai abbandonato l'etichetta blu (tanto gli invii erano e sono tutti prioritari!), etichette peraltro introvabili negli uffici postali e presso i tabaccai e distribuite soltanto per usi filatelici insieme ai relativi francobolli.

Si pensò, pertanto, che l'etichetta blu "posta prioritaria" fosse diventata facoltativa non solo sulle corrispondenze nazionali ma anche su quelle verso l'estero. Cosa non vera, soprattutto se le lettere andavano oltre confine, in quei paesi in cui c'era (e c'è) ancora grande differenza tra posta prioritaria e posta ordinaria (più economica). Il rischio è che una lettera prioritaria imbucata in Italia e destinata in Francia o Gran Bretagna, se non opportunamente segnalata come "prioritaria" (con l'apposita etichetta blu, appunto) raggiunto il paese straniero... finisce per continuare il viaggio in "economica". Tanto da spingere Poste a diramare una Disposizione di Servizio che ribadiva il concetto: "etichetta blu di posta prioritaria ancora del tutto obbligatoria su tutte le corrispondenze, soprattutto su quelle destinate all'estero".

Da allora l'etichetta blu riprese a vedersi sulle lettere verso l'estero, per scomparire del tutto (e definitivamente) su quelle interne.Chi però abbia intenzione di richiedere una di queste "vecchie" etichette blu ad un ufficio postale o presso il tabaccaio sotto casa può star tranquillo: non ne hanno più da mesi, ormai.

A questo punto entra in ballo la nuova etichetta blu "by airmail/posta aerea" che (seppur bruttina) sembrerebbe avere tutte le carte in regola per diventare il sostituto dell'etichetta di posta prioritaria sulle corrispondenze destinate all'estero.

Certamente è stata prodotta in grandi quantità, poichè sembrerebbero esserne già riforniti tutti gli uffici postali del paese. Per le diverse caratteristiche grafiche, tuttavia, non sembra che sia uscita dalle macchine del Poligrafico (come le vecchie etichette) ma quasi certamente da una ditta esterna. Che senso, altrimenti, avrebbe avuto cambiare fustellatura, colore, dimensione? Pure la "tracciatura" necessaria per staccare le etichette e lasciarle isolate sul loro supporto rettangolare, è molto diversa da quella adottata dal Poligrafico per le vecchie etichette blu.

Per il momento non c'è alcuna spiegazione ufficiale su questa novità (peraltro di interesse solo per gli studiosi di "cose postali" e del tutto secondaria rispetto al collezionismo dei francobolli) e anche gli impiegati delle Poste non hanno notizie in merito.

Qualcos'altro, tuttavia, ci preme sottolineare. Sempre nell'articolo citato qualche riga più sopra, si evidenziava come l'etichetta blu "posta prioritaria/priority mail" fosse ben chiaramente irregolare rispetto alla normativa internazionale stabilita dall'UPU (Art. 125 del Letter Post Manual): avrebbe, infatti, dovuto recare innanzitutto la scritta in francese "Prioritarie" (lingua ufficiale dell'UPU) ed eventualmente quella nella lingua nazionale "Posta Prioritaria". Le parole in inglese "priority mail" pertanto sono fuori norma.

Le nuove etichette blu di "posta aerea" sono affette dallo stesso problema: chi ne ha deciso l'emissione (ma non bastava semplicemente ristampare le vecchie etichette di "posta prioritaria"?) ha certamente continuato ad ignorare i regolamenti internazionali che obbligano (e l'Italia ne è obbligata essendo membro storico dell'Unione Postale Universale) l'uso della lingua francese eventualmente associata a quella nazionale. Pertanto, l'etichetta avrebbe dovuto recare una più coerente didascalia "par avion/posta aerea".

E pensare che quando in Italia c'era per davvero la posta aerea, le famose etichette blu "Mod. 24-R" erano scritte in modo corretto!

I vostri commenti

Questo articolo non ha commenti.