L’acutezza di Giovanbattista Spampinato, socio del CIFO, unita alla sua proverbiale precisione, hanno portato alla luce un piccolo segreto celato nella microscrittura della nuova serie ordinaria denominata “Posta Italiana”. La serie emessa il 7 luglio, per la sua estrema semplicità, sembrava non avere segreti, ed invece ecco che l’occhio “clinico” di Spampinato, lo ha subito messo in evidenza.
Si tratta di un, chiamiamolo, “vezzo” che è stato inserito nella microscittura che riempie la cartella grande sopra la busta che vola. Come si può vedere dalla figura qui a lato, tra le parole ripetute “POSTA ITALIANA” sono state inserite le lettere "I" (terza riga a sinistra della busta), "P" (terza riga a destra), "Z" (sesta riga a sinistra) ed "S" (settima riga a destra).
L’inserimento delle quattro lettere è costante in tutti e quattro i francobolli (valori da 0,60-1,40-1,50-2,00 Euro) ed anche nell’immagine impressa sulla cartolina postale per l’interno da 0,60 Euro.
Questi inserimenti ricordano quei piccoli elementi di stampa, presenti o mancanti, che venivano adottati nella stampa dei francobolli ottocenteschi contro le falsificazioni. In questo caso la particolarità è che le lettere corrispondono alle iniziali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
È da escludere che possa trattarsi di un caso, possiamo pensare che sicuramente sono le iniziali dell’Istituto. Come interpretarli? Non credo come elementi di sicurezza, la microscrittura lo è di per sé. Propenderei per un vezzo voluto.
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