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Sabato, 18 Maggio 2024
 
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Liceo Carli di Capodistria: non erede del Carlo Combi

A scriverlo è Pietro Valente, membro del Comitato ex Allievi del liceo Carlo Combi di Capodistria. Si sapeva del rinvio dell'emissione dovuto a motivi tecnici anche se la spiegazione fornita da Poste Italiane circa un'errata intitolazione del francobollo, ha meravigliato Valente: l'attuale Liceo capodistriano dedicato a "R. Carli", infatti, non può essere considerato l'erede o la continuazione del Carlo Combi, distrutto dai titini nel 1950.

Liceo Carli di Capodistria: non erede del Carlo Combi

Un chiarimento sui probabili motivi del rinvio dell'emissione dedicata al Liceo Ginnasio Carlo Combi di Capodistria, è arrivata da Pietro Valente, membro del Comitato ex Allievi del Combi, che ha curato direttamente i contatti con l’Ufficio Filatelico e con l'Istituto Poligrafico.

Valente, capodistriano di nascita ed esule a Trieste dal 1950, intervenendo sul sito dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ha spiegato di essere a conoscenza "da più un mese che ci sarebbe stato un rinvio (poi confermatomi anche al telefono) in quanto non ci era stato richiesto in tempo utile il testo da inserire nel bollettino filatelico e che il ritardo era dovuto ufficialmente a cause tecniche". Nessun dramma, sin qui, anche se "il mancato rispetto della data del 9 febbraio (concordata con gli organi ministeriali) certamente dispiaceva, visto che era stata scelta per dare continuità alle celebrazioni del Giorno del Ricordo".

Tuttavia il motivo di tale rinvio sarebbe ben altro, dato che il Comitato degli allievi dell'ex liceo Combi (titolare della pratica presso l'Ufficio Filatelico) di cui fa parte lo stesso Valente, si è detto meravigliato di aver appreso tramite un comunicato diffuso da Poste Italiane nei giorni scorsi, "quella che secondo loro dovrebbe essere l'esatta titolazione cioè "Già Liceo Combi oggi R.Carli - Capodistria". Un testo ingiustificato e da noi mai richiesto", dato che l'attuale intestazione a "R. Carli" non è mai stata citata nella documentazione ufficiale.

"Messe così le cose, sembra che questa scuola slovena, per la minoranza italiana, sia l'erede e la continuazione del Combi", sottolinea Valente. Ed, invece, la storia dice altro dato che il Liceo Combi fu distrutto "domenica 5 febbraio del 1950, quando con una azione vandalica, i titini distrussero a martellate tutte le lapidi storiche dell'atrio e successivamente rimossero il monumento del cortile con la torretta del sommergibile "Giacinto Pullino" di Nazario Sauro, inviandola in fonderia e decretarono l'espulsione di tutto il corpo docente".

Nessuna continuità, quindi, tra il Liceo ex Combi e l'attuale Liceo R. Carli di Capodistria.
"Lo spirito della richiesta era solamente quella di ricordare il nostro antico istituto", conclude Valente, "nato nel 1675 con un decreto del Doge Nicolò Sagredo e di dare un’ultima soddisfazione ai pochi studenti superstiti".

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