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Lettere da e per gli Antichi Stati italiani: percorsi e tariffe internazionali

Sembra più un catalogo enciclopedico piuttosto che un libro di approfondimento, l'ultimo volume edito a quattro mani da Mario Mentaschi e Thomas Mathà, due dei maggiori esperti italiani in storia postale degli antichi ducati pre-unitari. "Letter mail from and to the Old Italian States 1850-1870", questo il titolo del libro, è scritto tutto in inglese e seppur destinato ad un pubblico più vasto di quello italiano, ad oggi è l'unica opera a trattare (in oltre 300 pagine e 700 immagini) i percorsi e le tariffe postali internazionali delle corrispondenze in partenza e in arrivo negli Antichi Stati italiani.

Lettere da e per gli Antichi Stati italiani: percorsi e tariffe internazionali

E' stato presentato lo scorso 8 marzo durante l'edizione 2008 di Milanofil, il volume edito da Vaccari "Letter mail from and to the old italian states 1850-1870" (ed. 2008, 59,00€) di Mario Mentaschi e Thomas Mathà, un testo inserito nella collana "La storia attraverso i documenti" dell'editore vignolese con il quale si ripercorre la storia postale degli Antichi Stati italiani in chiave tariffaria.

I due autori, esperti della materia ed entrambi Fellow della Royal Philatelic Society di Londra, una delle più prestigiose accademie di filatelia a livello mondiale, hanno condensato in 320 pagine e 717 immagini, i percorsi e le tariffe postali internazionali delle corrispondenze partite dagli Antichi Stati e dirette all'estero e di quelle che, invece, hanno fatto il percorso inverso, provenienti dall'estero e destinate negli antichi ducati italiani.

Il tantissimo materiale catalogato e accuratamente descritto, proveniente perlopiù dalle collezioni personali degli autori, riguarda un periodo storico ben preciso che va dal 1850 sino al 1861, cioè sino alla nascita del Regno d'Italia. Dérogano da questo intervallo temporale solo quelle regioni che, per motivi storici, rappresentano gli ultimi lembi della penisola ad essere stati annessi al nuovo Regno: il Veneto, ancora in mani austriache fino al 1866, e lo Stato Pontificio che fu annesso soltanto nel 1870 quando l'esercito italiano, sfondando a Porta Pia (era il 20 settembre), entrò nella capitale.

Va detto subito che una delle peculiarità del libro di Mentaschi (vicentino, considerato uno dei massimi esperti di storia postale italiana dal 1850 al 1870, con all'attivo decine di articoli sull'argomento) e Mathà (bolzanino, specializzato in storia postale degli Antichi Stati con riguardo agli Stati romani, autore anch'egli di numerosi volumi) è la lingua in cui è scritto: l'inglese! Un'idea che potrebbe sembrare quanto meno bizzarra se non fosse chiaro che il testo è destinato ad un pubblico internazionale. "Gli autori hanno preferito scrivere questo libro in inglese", si legge nell'introduzione, "perchè pensano che possa raggiungere un audience più vasta". Ma i lettori italiani stiano tranquilli: si tratta di un vero e proprio "plain english", un inglese, cioè, più che semplice da comprendere, gradevole ma soprattutto efficace. E tuttavia, se proprio l'inglese rappresenta uno scoglio insormontabile, basterà avere ancora un pò di pazienza: come preannunciato dalla stessa Valeria Vaccari in conferenza stampa, il libro avrà presto una traduzione nella nostra lingua.
E' un peccato, però, che le illustrazioni del volume siano tutte rigorosamente in bianco e nero: a quanto pare, frutto di una ben precisa scelta editoriale il cui "peso" è reso meno drastico dall'allegato CD-ROM consultabile senza difficoltà su un comune PC, nel quale sono memorizzate le immagini a colori ed in alta risoluzione di tutte le lettere e le cartine geografiche presenti nel volume cartaceo.

Lo scopo di questo libro è di, quindi, spiegare le tariffe postali in uso negli anni 1850-1870. Ecco perchè è realizzato in modo non proprio tradizionale: si tratta quasi di un libro "visuale", ricchissimo di immagini, piantine degli Antichi stati, tabelle riepilogative.
Si inizia con un "Breve sommario degli Antichi Stati Italiani": per ciascuno dvengono, infatti, fornite le informazioni storico-postali essenziali per comprendere tutti i meccanismi che erano alla base del calcolo delle tariffe, come le valute in uso nel corso del tempo, gli indici di parità con le altre principali valute, ma anche le unità di peso e le loro conversioni in grammi.

Poche pagine introduttive e si passa immediatamente all'esame dei percorsi e delle tariffe: tutti i paesi sono suddivisi per continente e vengono presentanti in ordine alfabetico. Si parte dall'Impero Austriaco, si attraversano tutti i maggiori stati europei (Belgio, Danimarca, Francia, Antichi Stati tedeschi, Impero Ottomano, Regno Unito, Svizzera, ...), si fa un "salto" in Nord America (Canada, Terranova, USA, ...), si va giù in Centro (Cuba, Messico, Trinidad, St. Thomas) e Sud America (Argentina, Brasile, Venezuela, Cile, ....). Quindi è la volta dell'Africa (soprattutto nelle terre sotto influenza europea, dall'Algeria alla Nigeria, dal Marocco alle Mauritius) e dell'Asia (perlopiù territori britannici come Ceylon, Hong Kong, India, ma anche Cina e Siria). Infine, tocca al Nuovo Continente, tra Nuova Zelanda e gli stati australiani di Vittoria e Nuovo Galles del Sud.

Per ciascuno stato gli autori propongono una grande quantità di informazioni: oltre a decine e decine di corrispondenze ricche di descrizioni e spiegazioni tariffarie, vi sono anche i riferimenti alle Convenzioni Postali in vigore all'epoca, all'utilizzo di paesi "intermediari" nel trasporto delle corrispondenze e alle principali "vie postali". In particolare, in presenza di Convenzioni "dirette" (bilaterali) tra Antichi stati italiani ed esteri, le tariffe postali applicate erano generalmente uguali seppur con piccole differenze derivanti dagli arrotondamenti.
Suggestivi, invece, i percorsi attraverso i quali le lettere potevano raggiungere i medesimi paesi: si tratta delle cosiddette "mediazioni" di paesi terzi. Ad esempio una lettera in partenza dal Regno di Sardegna e diretta in Russia poteva essere spedita sia con la mediazione Austriaca che Svizzera.

Gli autori precisano che le informazioni tariffarie riguardano esclusivamente materiale postale in loro possesso, ricollegabile in modo diretto alle Convenzioni postali dell'epoca, per le quali oltre alle date di entrata in vigore, vengono indicati anche eventuali emendamenti ed aggiornamenti successivi. Mancano, pertanto, "destinazioni" inconsuete o delle quali il tempo non ha lasciato tracce (ad esempio, sono pochissime le lettere censite in partenza dai ducati di Modena e Parma o dal Regno di Napoli, dirette verso l'estero) o, ancora ,decisamente esotiche e rare (soprattutto in Africa e Asia, nonostante vastissimi territori di questi continenti fossero da secoli colonizzati dagli europei).

Di grande rilevanza pratica sono i capitoli conclusivi che offrono al lettore, in comode "tabelle", tutte le tariffe postali suddivise per nazione (in entrambe le direzioni, dall'Italia all'estero e viceversa), comprese informazioni essenziali come il periodo di applicazione della tariffa, la presenza di "mediazioni" straniere e la progessione di "peso" (in pratica il "porto" delle lettere).

Ricche anche la Bibliografia (comprendente testi sia italiani che stranieri, davvero utile per chi volesse approfondire e specializzare la propria collezione), l'Indice analitico (che elenca per ciascuna nazione di origine le varie destinazioni e i percorsi postali) e l'Indice degli annulli postali, nel quale sono censiti, in ordine alfabetico, la vasta gamma di annulli e segni postali impressi sulle lettere presentate nel volume, con la fondamentale traduzione in inglese per quelli in lingue diverse dall'italiano.

Un'opera senz'altro di grande pregio, quella di Mario Mentaschi e Thomas Mathà, non fosse altro per la grande quantità di materiale recensito e per il grande lavoro che, indubbiamente, è stato fatto per lo studio della complessa "normativa" dell'epoca (Convenzioni postali, in primis). Ma, più di tutto, rappresenta un fondamentale passo in avanti nella letteratura storico-postale dell'area italiana, in un settore, quello delle tariffe postali da e verso l'estero, sino ad oggi completamente "sguarnito".

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