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Giovedì, 16 Maggio 2024
 
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L'Agesci dice addio alla specialità di scout filatelista

Una decisione tanto inaspettata quanto, per certi versi, assurda, quella adottata dal Consiglio Generale dell’AGESCI, l’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani. A partire dal prossimo anno, gli esploratori e le guide della maggiore associazione scout del Paese non potranno più conquistare la specialità di filatelista, ritenuta non più meritevole di una propria forte specificità e, dunque, soppressa. O meglio “aggregata”, assieme a quella di numismatico, nella più generale specialità di collezionista. La decisione, un vero fulmine a ciel sereno, è stata assunta nonostante un accorato invito al ripensamento espresso dall’AISF, l’Associazione Italiana di Scoutfilatelia.

L'Agesci dice addio alla specialità di scout filatelista

Dal prossimo autunno, con l’avvio del nuovo anno scout dopo la pausa estiva, gli esploratori e le guide dell’AGESCI troveranno una inaspettata novità: tra le specialità individuali alle quali potranno aspirare mancherà quella di filatelista.

Le specialità individuali, come il termine stesso suggerisce, sono delle specializzazioni conseguite al termine di uno specifico percorso di più prove, in genere concordate assieme ai capi, che attestano il lavoro svolto dallo scout e le sue conoscenze. Come sancito dall’apposito Regolamento Metodologico, nell’AGESCI esse “costituiscono il primo passo nell'approfondimento di capacità personali che, arricchite di cognizioni tecniche, possono far sviluppare attitudini verso cui i ragazzi e le ragazze si sentono portati”. Si tratta, dunque, di un importante momento formativo nel percorso di progressione personale portato avanti dallo scout.

Ad assumere l’inaspettata (e per certi versi assurda) decisione di eliminare la specialità di filatelista è stato lo stesso Consiglio Generale AGESCI, l’organo legislativo interno con il compito di deliberare sui temi di indirizzo politico dell’Associazione e sulle proposte di modifica dello Statuto e dei Regolamenti. La deliberazione è stata adottata durante l’ultima riunione annuale del Consiglio, avuta luogo a Bracciano dall’1 al 4 maggio scorsi, su specifica proposta degli Incaricati e dell’Assistente ecclesiastico nazionali della branca E/G, volta ad apportare modifiche all’allegato 3 del Regolamento Metodologico di branca (contenente appunto l’elenco delle specialità individuali per gli esploratori e le guide).

La revisione dell’elenco delle specialità, si legge nella relazione introduttiva, “trae origine dalla necessità di adeguare questi strumenti metodologici alle nuove tecniche in cui i ragazzi si cimentano, senza tuttavia perdere di vista quegli ambiti che fanno parte delle abilità tecniche su cui ogni buona Guida ed Esploratore devono cimentarsi”. La revisione presentata al Consiglio Generale ha dunque tenuto conto di nuove abilità tecniche (esperto del computer, grafico, scenografo), modificato quei nomi che potevano generare confusione, eliminato quelle poche aree tecniche ritenute obsolete (dattilografo, esperantista, stenografo) ed infine aggregato quegli ambiti che, a detta dei proponenti, “non necessitavano più una forte specificità”.

Proprio tra tali aggregamenti è incappata la specialità di filatelista che, assieme a quella di numismatico (anch’essa soppressa), è confluita nella più generale specialità di "collezionista".

Agli occhi dei capi AGESCI, dunque, la filatelia non godrebbe più di una propria forte specificità, tanto da essere tout court assimilata ad una qualsiasi altra forma di collezionismo. Le raccolte di francobolli e monete sarebbero quindi considerate alla stessa stregua di quelle delle schede telefoniche, delle figurine, delle sorpresine Kinder o, peggio ancora, delle schede Yu-Gi-Oh.

Una decisione che, benché sicuramente adottata in buona fede, non ha tenuto in minimo conto l’enorme valenza culturale e formativa della filatelia, né le diverse obiezioni da diverse parti mosse alla proposta prima della sua discussione in Consiglio Generale.

Nulla ha potuto neppure una bellissima lettera inviata dall’Associazione Italiana di Scoutfilatelia al Comitato Centrale dell’AGESCI in vista della riunione di Bracciano. Nella nota, redatta a nome dell’intero Consiglio Direttivo AISF, il presidente Maurizio Cavalli esprimeva tutte le proprie perplessità sulla proposta di abolizione della specialità di filatelista, confidando in un ripensamento dei proponenti e dei Consiglieri Generali. “Come ogni forma di collezionismo - scrive Cavalli - se svolta con la dovuta attenzione alla persona, anche la collezione di francobolli ha la sua valenza educativa. La filatelia, in particolare, può offrire interessanti spunti pedagogici se utilizzata come mezzo per aiutare a sviluppare alcune doti che concorrono alla formazione del carattere”.

A differenza di altre forme di collezione, dunque, la filatelia ha quel quid pluris che da semplice passatempo la eleva ad efficace mezzo di crescita personale. Una disciplina, più che un hobby, che per le proprie peculiari caratteristiche culturali ed educative non può che essere considerata in forma autonoma rispetto ad altri settori del collezionismo.

Una scelta tanto più amara se si considera che segue di appena un anno l’emissione da parte dell’Italia dei francobolli celebrativi dello Scautismo nell’ambito delle celebrazioni per il centenario del Movimento. Un’emissione che ha visto coinvolti attivamente gli stessi vertici dell’AGESCI, impegnati sia nel lungo iter di preparazione dei francobolli che nella cerimonia di presentazione al pubblico, avuta luogo a Roma il 23 aprile 2007, giorno di emissione, alla presenza del Ministro delle Comunicazioni e dei vertici di Poste Italiane. Per non parlare, poi, delle decine di mostre e manifestazioni filateliche organizzate autonomamente dai vari gruppi scout durante tutto l’anno, con conseguente corollario di annulli speciali.

Valutazioni che, come accennato, non sono servite a far cambiare idea al Consiglio Generale, i cui componenti hanno accolto la proposta degli Incaricati di branca. Salvo improbabili colpi di scena, dal prossimo anno gli esploratori e le guide dell’AGESCI non potranno più conquistare la specialità di filatelista, ma dovranno accontentarsi di quella più generica di collezionista.

La specialità unica di collezionista, peraltro, è già da tempo una realtà per i lupetti e le coccinelle, il primo gradino del percorso scout destinato ai bambini dai 7 agli 11 anni. Una semplificazione tuttavia obbligata, considerata la particolare fascia di età e la peculiarità del percorso formativo di branca (persino la promessa e la legge, elementi fondamentali dello Scautismo, assumono per i più piccini una forma semplificata). Ciononostante, il distintivo che da sempre rappresenta la conquista della specialità di collezionista da parte di lupetti e coccinelle raffigura proprio un francobollo. E riteniamo non sia una semplice casualità.

Per il momento, a “danno” ormai fatto, resta solo da augurarci che la filatelia non venga sottovalutata anche nella fase di elaborazione del nuovo distintivo di specialità. Il riferimento ad un francobollo o ad un qualsiasi elemento simbolico strettamente collegato al mondo della filatelia sembrerebbe la scelta più ovvia, se non altro come piccolo gesto di riconoscenza verso una disciplina già ingiustamente penalizzata.

Link:
AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani
AISF - Associazione Italiana di Scout Filatelia

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