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Domenica, 19 Maggio 2024
 
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Il nuovo Museo Filatelico e Numismatico, fiore all'occhiello dei Musei Vaticani

Nel pomeriggio di martedì è stato inaugurato ufficialmente il nuovo Museo Filatelico e Numismatico della Città del Vaticano nelle sale dei Musei Vaticani, alla presenza del direttore dell'UFN, Francini, del direttore dei Musei Vaticani, Buranelli, e delle più alte cariche istituzionali vaticane. La nuova realtà museale, seppur in uno spazio ridotto rispetto al passato, conserva l'intera produzione filatelica e numismatica dello Stato dei Papi: dalle emissioni del 1929 sino a quelle recentissime di Benedetto XVI, passando per i tantissimi francobolli dei ventisei anni di pontificato di Giovanni Paolo II. Nello spazio espositivo sono presenti anche documenti e reperti dello Stato Pontificio e alcune rarità, come il Giallino non emesso da 20 baj del 1858 e i fogli interi della Provvisoria del 1934. (All'interno la PHOTOGALLERY)

Il nuovo Museo Filatelico e Numismatico, fiore all'occhiello dei Musei Vaticani
Inaugurato nel pomeriggio di martedì alla presenza delle massime autorità dello Stato, il nuovo Museo Filatelico e Numismatico della Città del Vaticano è da ieri, mercoledì 26 settembre, ufficialmente aperto al pubblico.

Particolarmente gremita la conferenza stampa di presentazione, alla quale hanno partecipato il direttore dei Musei Vaticani, Francesco Buranelli, ed il direttore dell'Ufficio Filatelico e Numismatico, nonché conservatore del Museo, Pier Paolo Francini. "Il Museo Filatelico - ha affermato il dott Buranelli nel corso dell'incontro con i giornalisti - diventa la trentunesima realtà museale all'interno dei Musei Vaticani, ed è per questi un fiore all'occhiello in più".

Nato negli anni '80, il Museo Filatelico e Numismatico era da oltre un decennio alla ricerca di una nuova collocazione all'interno del piccolo Stato della Città del Vaticano. Ospitato in un primo momento nella Torre Borgia, da cui dovette ben presto traslocare per motivi di sicurezza (troppo vicino agli appartamenti e ai luoghi di lavoro del Santo Padre e delle altre massime cariche vaticane), l'esposizione trova negli anni '90 una collocazione ottimale all'interno dei locali della ex Stazione Ferroviaria, non lontana dallo stesso palazzo del Governatorato, sede dell'Ufficio Filatelico. L'esiguo numero di visite, determinato soprattutto della posizione defilata rispetto agli abituali percorsi turistici, ne determinò tuttavia in breve tempo la chiusura.


Interno del nuovo
Museo Filatelico e Numismatico


Quello appena inaugurato è, di fatto, un museo completamente nuovo rispetto ai precedenti. Lo spazio notevolmente ridotto e la nuova collocazione nell'ambito della più ampia realtà dei Musei Vaticani (con oltre quattro milioni di visitatori l'anno)  hanno impegnato per lungo tempo una speciale "equipe" dell'Ufficio Filatelico e Numismatico nella meticolosa preparazione dell'allestimento definitivo. "Si è reso necessario - ha affermato il dott. Francini - un grosso lavoro di cernita e di sintesi nel riallocare il Museo nella nuova sede". Ed il risultato è certamente positivo: in una superficie di appena 350 mq è racchiusa la summa della produzione filatelica e numismatica vaticana, proposta al visitatore mediante un allestimento essenziale ma completo, capace di attirare l'attenzione del turista e, allo stesso tempo, di soddisfare il palato degli esperti del settore.

La grande novità espositiva rispetto ad un tradizionale museo filatelico e numismatico consiste nell'aver volutamente privilegiato il fattore storico-documentale rispetto a quello meramente didascalico e cronologico. Altra particolarità del Museo è la possibilità di accesso da più punti diversi. Oltre all'ingresso principale, situato in prossimità della succursale delle Poste Vaticane, vicino alla scala "elicoidale" che segna l'uscita dai Musei Vaticani, è possibile difatti accedere alla struttura sia dal Museo Pio-Cristiano che dal Museo Etnologico.

Ma vediamo, in sintesi, cosa il nuovo Museo offre al visitatore.

Provenendo dall'ufficio postale, attraverso un corridoio nel quale sono collocate alcune vetrine numismatiche a carattere tematico, si ha accesso diretto alla grande sala che ospita l'esposizione vera e propria, all'inizio della quale si trovano le monetazioni divisionali vaticane a partire dal 1929. Proseguendo si incontra un'ampia vetrina dedicata ai francobolli dello Stato Pontificio, contenente anche reperti filatelico-postali e monetari del periodo 1852-1870. E ancora un'ampia sezione dedicata agli interi postali, con tutte le cartoline postali e gli aerogrammi emessi, rispettivamente, dal 1929 e dal 1950.

L'interno della sala, invece, è dedicato alle emissioni filateliche della Città del Vaticano, a partire da quelle dell'attuale pontefice Benedetto XVI per arrivare, andando a ritroso negli anni, ai francobolli della serie "Conciliazione", la prima emissione all'indomani della firma del Concordato. Di particolare rilevanza lo spazio dedicato alle serie che hanno avuto la luce durante i ventisei anni di pontificato di Giovanni Paolo II.


Vetrinetta dedicata ai francobolli per
l'80mo Compleanno del Papa

Una vetrina a parte ospita pure i francobolli e le monete emessi nei periodi di Sede Vacante, durante i quali lo Stato Vaticano continua ad esercitare la propria sovranità sotto l'ordinaria amministrazione del Cardinale Camerlengo di Santa Romana Chiesa. La particolarità di tali serie filateliche, come è noto, è la validità postale limitata al solo periodo di Sede Vacante.

Non poteva mancare, infine, una sezione dedicata alla "nascita" dei francobolli e delle monete, nella quale vengono illustrate, in successione cronologica, le diverse tecniche di stampa dei francobolli nonché diversi modelli in gesso e bronzo preparatori alla coniazione delle monete vaticane.

Molte le rarità esposte. Tra di esse spicca sicuramente l'unico foglio completo del "giallino" da 20 bajocchi, realizzato nel 1858 e mai emesso. L'intera tiratura, difatti, fu distrutta prima di essere distribuita agli uffici postali. Come lo stesso dott. Francini ha tenuto a sottolineare, si ignorano i motivi che portarono al blocco dell'emissione. Forse dietro tale decisione vi furono ragioni di carattere politico, anche considerato l'imminente scoppio della Seconda Guerra d'Indipendenza. Ma il "giallino" non è l'unica rarità. Ad essere esposti sono anche i fogli interi della "Provvisoria", la serie di sei valori emessa nel giugno 1934 ottenuta sovrastampando altrettanti francobolli del 1929.

Proprio all'inizio della sala centrale vi è anche un'altra chicca. Nella sezione dedicata a Benedetto XVI è esposto un pregiato raccoglitore contenente i minifogli della recente emissione dedicata all'80° Genetliaco del Santo Padre firmati in originale dal Papa durante la visita ufficiale al Governatorato della Città del Vaticano (da cui dipende l'Ufficio Filatelico e Numismatico) il 31 maggio 2007. Accompagnano i preziosi foglietti due fotografie che riprendono il momento, nonché la penna originale utilizzata dal Santo Padre per firmare la cimosa dei minifogli.



Diritti sulle foto di questo articolo:
Ufficio Filatelico e Numismatico, per gentile concessione dei Musei Vaticani

Vedi anche:

Francobolli e busta celebrativa per il rinnovato Museo Filatelico e Numismatico vaticano
Gli annulli speciali per i Trattati di Roma e il nuovo Museo Filatelico
Piantina del Museo (fonte: vaticanstate.va)

Link:

Ufficio Filatelico e Numismatico del Vaticano (sito ufficiale)
Musei Vaticani (sito ufficiale)

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