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Mercoledì, 08 Maggio 2024
 
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Il 45c Donne nell'Arte dentellato 11¼, originale ma taroccato

L'affascinante mondo del collezionismo specializzato prende corpo in questo articolo in cui si narrano le origini (e le conclusioni) di un misterioso francobollo ordinario, lo 0,45€ della serie Donne nell'Arte, dentellato 11¼. Scoperto, quasi casualmente su un plico raccomandato nell'Estate 2007, il francobollo (che va ad aggiungersi al falso 45c dentellato 14x14¼) è stato fatto oggetto di un approfondito studio di un pool di collezionisti: Nicola Cipriani (professore universitario con la passione peritale), Marcello Manelli (anch'egli perito filatelico e presidente dell'Associazione Italiana di Filatelia Specializzata) e Claudio Manzati (presidente dell'associazione dei Collezionisti di Francobolli Ordinari). L'articolo - che ospitiamo volentieri su Philweb nella speranza che ne seguano presto degli altri - è stato recentemente pubblicato sui notiziari del CIFO e dell'AFIS, rispettivamente Il Francobollo e La Ruota Alata, ed è la prima volta che compare online con illustrazioni a colori.

Il 45c Donne nell'Arte dentellato 11¼, originale ma taroccato

La notizia più interessante dell'estate appena trascorsa è stato il ritrovamento di un francobollo da 45c donne nell'arte con una dentellatura 11¼ che ha fatto subito pensare ad un nuovo falso dopo quello dentellato 14x14¼  che Nicola Cipriani ha descritto in modo esauriente ne La Ruota Alata n. 64.  La scoperta (risalente all'estate 2007) va attribuita al socio del CIFO Stefano Finotti, il quale con spirito di condivisione e collaborazione, ha fornito informazioni utilissime su un plico raccomandato a lui indirizzato e affrancato con un blocco da 7 francobolli da 45 centesimi della Donna nell'Arte in data 31/05/07 (figura 1).

Inizialmente la busta era passata inosservata a Finotti e molto spesso anche i collezionisti più attenti non tengono nella dovuta considerazione i comunissimi francobolli ordinari che spesso, senza molta attenzione, finiscono nel cestino.

Ma anche il collezionista distratto deve avere un occhio sempre attento ai piccoli dettagli. Pensate un pò ai tanti ordinari estremamente comuni che presentano varietà di filigrana o dentellatura o altro che invece li trasformano in veri piccoli tesori ambiti da tutti noi. Siamo d'accordo, diciamo sempre che non ci capiterà mai, eppure vi assicuro che la costanza da i suoi frutti e molti di noi possono raccontarvi qualche storia vera e bella perché abbiamo sempre controllato ogni pezzo anche annoiandoci.

Quando tutto ebbe inizio...

Ma torniamo al nostro scopritore, dopo circa un mesetto, casualmente, riguardando la busta ha notato qualcosa di strano, non ben definibile immediatamente, ma quella sensazione ha causato una osservazione più attenta, fino ad individuare che la dentellatura non era la solita. Infatti il blocco di 7 della busta presenta l'intero angolo di foglio destro basso e normalmente questi francobolli non sono perforati lungo i bordi verticali come invece sono quelli in questione. Ma poi... la dentellatura non mostra gli angoli perfetti dei francobolli di questo tipo. "Accidenti è una dentellatura lineare!!". "Ma cosa è, un falso o una varietà uscita dal poligrafico?", questa è stata la prima domanda che si è fatto il nostro amico il quale, dopo aver riflettuto un pò su, ci ha anche scritto "... la carta, la filigrana stelle 4, la fluorescenza e la stampa mi sembrano assolutamente normali per questo tipo di emissione; ma la dentellatura è lineare e con due perforatori di diametro diverso, entrambi con passo 11¼!!".
Allora ci siamo fatti mandare tutto il materiale che (figure 2 - 8) ed è quindi iniziato lo studio dettagliato di "questa donna affascinante" (parole di Finotti). Il contatto successivo con il mittente della lettera, molto probabilmente non filatelista, permetteva di recuperare tutti i francobolli disponibili che, a detta del venditore, erano stati acquistati su un banchetto di un mercatino domenicale a Roma.
Non sappiamo quanti di questi francobolli siano stati utilizzati per gli invii fino al momento della loro scoperta. Purtroppo questo rimarrà un punto interrogativo. Ad ogni modo il lotto recuperato è composto da 148 esemplari sia in grandi blocchi che quartine, coppie e singoli. Spiccano nel lotto tre coppie bordo di foglio destro ed una quartina angolo di foglio destro basso non dentellati lungo il bordo destro del foglio. Il lotto complessivo è composto da:

1.    busta con un blocco di 7 angolo di foglio destro basso (figura 1)
2.    blocco di 60 (parte inferiore del foglio) (figura 2)
3.    blocco di 18 esemplari (tre strisce verticali di 6) bordo di foglio a sinistra (figura 3)
4.    blocco di 18 composto da tre strisce verticali di 6 (figura 3)
5.    blocco di 12 composto da tre strisce verticali di 4 (figura 3)
6.    striscia verticale di 6 bordo di foglio a destra (figura 3)
7.    quartina (figura 3)
8.    quartina angolo di foglio destro basso (figura 4)
9.    quartina angolo di foglio sinistro basso (figura 5)
10.    una coppia (figura 6) più una coppia bordo di foglio sinistro (non raffigurata)
11.    un singolo bordo di foglio dex, posizione 80 (figura 4)
12.    due singoli (figura 3 e figura 7) più altri due singoli (non raffigurati)
13.    quattro blocchi bordo di foglio a destra non dentellati lungo il bordo del foglio: quartina angolo di foglio destro basso (posizioni 89-100) e tre coppie nelle posizioni 59-60 (con quadrato nero), 69-70 e 79-80 (con triangolo di registro del colore viola) (figura 8)

Fogli di... 60 esemplari!?

I blocchi dei punti 3, 4, 5, 6 e 7 ai quali si aggiunge un singolo fanno parte della stessa porzione di foglio, come si può evidenziare accostandoli tra loro (figura 3). Anche questo, quindi, doveva essere un blocco intero parte inferiore del foglio in cui la fila 91-100 è stata interessata dal taglio della lama. Invece i blocchi di cui ai punti 8 e 11 provengono dallo stesso blocco (figura 4). Anche i piccoli blocchi descritti al punto 13 fanno parte tutti dello stesso blocco (figura 8), nell'ordine come sono stati descritti, e corrispondono alle posizioni 59-100. Di questo blocco, se il taglio del foglio comprendeva anche in questo caso 6 francobolli in verticale, mancherebbe una coppia non dentellata a destra.

La composizione dei blocchi fa supporre che essi derivino da normali fogli di 100 esemplari, inoltre, sia la presenza dei blocchi non dentellati lungo il bordo destro del foglio (posizioni 59-100) che quella di altri blocchi con bordo di foglio destro, ci dicono che il materiale dovrebbe provenire da almeno quattro distinti fogli o da spezzoni di fogli diversi tutti dentellati e da uno non dentellato lungo il bordo destro del foglio, per un totale di 5 spezzoni di foglio. Ci aiutano in questa valutazione i simboli di registro dei colori sul bordo destro. Gli stessi sono presenti nel blocco di 7 sulla busta (figura 1), nel blocco da 60 (figura 2), nella striscia verticale di 6 con bdf destro (figura 3 6), nella quartina + singolo b.d.f. destro (figura 4) e nella quartina non dentellata a destra (figura 8).

La caratteristica di tutto il lotto è che non dovrebbero esistere strisce verticali con più di 6 francobolli, infatti i grandi blocchi di questo lotto sono delimitati in alto ed in basso da due vistosi tagli di lama da tipografia ben evidenziabili dai francobolli tagliati che delimitano i blocchi. Anche quelli con bordo di foglio basso presentano la stessa caratteristica, infatti questo non è mai intero ma interessato dai tagli a varia altezza. L'altezza dei blocchi visionati è di 18,20 cm a sinistra e di 18,45 a destra, si può intuire come i fogli siano stati messi sotto la lama senza una grande attenzione.

Se ipotizziamo che i blocchi originari fossero stati tutti di 60 francobolli parte bassa del foglio, con o senza bordo, e che siano stati in numero di 5, i francobolli di questo tipo in origine avrebbe dovuto essere un totale di 300, sulla base di questa ipotesi, mancherebbero all'appello 148 francobolli. Preciso che abbiamo fatto un calcolo molto ipotetico anche se siamo partiti da una base logica, ma non sappiamo se gli spezzoni di foglio siano stati 5 o in numero maggiore. Inoltre non sappiamo se il venditore al banchino del mercatino domenicale li ha venduti a Finotti tutti in blocco o solo in parte.

Dentellatura lineare... d'altri tempi

Osservando questi francobolli, l'impatto maggiore è dato senz'altro dalla dentellatura lineare con perforazione 11¼ che fa subito pensare ad un falso di buona fattura dato che la vignetta appare decisamente simile all'originale. In effetti, come anticipato nel numero 65 de La Ruota Alata e nel notiziario CIFO di Dicembre, la vignetta è realmente originale, come potrete realizzare proseguendo la lettura. Ad ogni modo da una attenta analisi della dentellatura si evince che:

  • il perforatore è del tipo "lineare" con passo decimale 11,2 scarso; la sequenza e la dimensione dei fori sono irregolari tanto che in alcune zone si possono leggere valori differenti.
  • i perforatori lineari utilizzati dal Poligrafico dello Stato durante il periodo repubblicano hanno un passo decimale di 11,3.
  • si nota una discrepanza fra maschio e femmina dei punzoni che compongono il perforatore, ciò si può dedurre dalla leggera sbavatura nel contorno dei fori chiaramente visibile al verso dei francobolli. Da questi caratteri si può anche dedurre che il perforatore è fortemente usurato e/o di scarsa qualità e comunque di attrezzature non ben manutenute. Tutto si può dire del Poligrafico, ma certamente la qualità delle attrezzature è indiscutibile.

Conclusione: la perforazione è molto probabilmente avvenuta all'esterno del Poligrafico, ed eseguita da privati.

Nella figura 9 sono messi a confronto il francobollo dentellato 11¼ (a sinistra) con quello originale (a destra). A prima vista si nota una stampa un pò più secca visibile da punti di discontinuità di alcune righe, ma aguzzando bene la vista alla ricerca di differenze, bisogna riconoscere che proprio non se ne vedono, a parte una leggera, ma normale, differenza di tono di colore. Tra l'altro, casualmente l'originale ha le stesse sbavature di colore nero sul collo e questo sembra già abbastanza sintomatico.

Partiamo dalle dimensioni. Le vignette di entrambi i francobolli non solo hanno le stesse dimensioni, ma hanno anche la stessa spaziatura (figura 10 e 11). Inoltre sia gli ornati che le scritte sulla cimosa sinistra "Il Foglio di Cento ..." hanno le stesse dimensioni e lo stesso carattere puntinato a losanghe come mettono in evidenza la figura 12 ed il particolare ingrandito di figura 13.

Nelle figure 14 e 15 vengono invece messe a confronto le scritte ed i simboli presenti lungo la cimosa destra. Si nota subito come il rettangolo nero, il numero del foglio ed il codice a barre non occupano la stessa posizione. Questa cosa non deve sorprendere perché la loro posizione in tanti altri francobolli è spesso stata molto ballerina in quanto dipende dalla tiratura la quale, nel caso di un ordinario di tariffa lettere e non solo ne ha sempre avute tante.

Il codice a barre è la traduzione del numero del foglio in cifre e pertanto lo spessore e la successione delle barrette cambia da foglio a foglio. Il tipo di stampa e la posizione delle figure geometriche che evidenziano il registro dei colori è invece perfettamente identico nei due francobolli. Infatti la stampa è costituita da piccole losanghe in calcografia ed i simboli di registro occupano la stessa posizione rispetto ai francobolli e, di conseguenza, hanno anche la stessa distanza tra loro (figura 15).

A questo punto analizziamo le vignette dei francobolli con lo stesso metodo utilizzato da Cipriani nella descrizione del falso dentellato 14x14¼ e vi consigliamo, se avete il n. 64 de La Ruota Alata, di confrontare anche le figure di questo falso.

Nelle figure 16, 17 e 18 sono riportate le immagini rispettivamente del colore violetto, del ciano e del nero. Anche in questo caso possiamo affermare che non ci sono proprio differenze tra i due francobolli.

Per concludere...

A questo punto pensiamo che tutti i lettori siano d'accordo con noi nel dire che questo francobollo non può che essere autentico, a parte, naturalmente la perforazione. Quali conclusioni trarre? Anche più di una volendo e potremmo sbizzarrirci, ma sicuramente tutte molto poco credibili a parte una. Visto che al Poligrafico non vengono più usati "strani" perforatori si deve pensare che questa operazione sia "postuma".

Conclusioni: il nostro dentellato 11¼ è autentico solo nella stampa. Questo francobollo doveva far parte di alcuni fogli scartati come refusi di stampa, probabilmente non dentellati i quali fogli sono stati successivamente tagliati in due o tre parti mediante lama da tipografia per poter essere poi indirizzati verso il macero. Qualcuno probabilmente conoscendo il mercato collezionistico ne ha intuito l'interesse e ne ha asportato alcuni frammenti. Non ha importanza indagare su chi, come, quando, e perché siano stati perforati, di sicuro se non fosse stata eseguita questa perforazione i francobolli sarebbero stati certamente molto più interessanti, visto che non sono noti imperforati.

Credits:
desideriamo esprimere i nostri ringraziamenti a Fiorenzo Sperati per il suo contributo tecnico dato alla nostra interpretazione ed a Gianni Carraro per l'utile scambio di opinione e per il costruttivo confronto dialettico.

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