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Sabato, 18 Maggio 2024
 
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I Vespri Nizzardi del 1871: conferenza storica e annullo speciale

L'insurrezione di Nizza nel 1871 contro i francesi, episodio semi sconosciuto della storia di questa città e del post-Risorgimento, è stata ricordata il 2 aprile scorso a Bolzano, in una conferenza storica svoltasi nell'ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Per l'occasione è stato posto in uso un annullo speciale dedicato proprio al 140° anniversario di quella sommossa.

I Vespri Nizzardi del 1871: conferenza storica e annullo speciale

Nizza e i suoi cittadini non hanno mai avuto vita facile. Fondata circa 2500 anni fa da abitanti della vicina Marsiglia, nel VII secolo entra nella Lega di Genova, partecipando durante il Medioevo a numerose delle guerre italiane del periodo e, nel 1388, mettendosi sotto l'ombrello protettivo di Amedeo VII di Savoia. Attaccata ancora nel 1535 da Francesco I di Francia, nella sua guerra contro gli spagnoli, Nizza finì sotto influenza spagnola fino al 1642. Nel 1699 fu ceduta nuovamente al ducato di Savoia.

Sempre ambìta dai francesi, Nizza riconobbe il dominio del Regno di Sicilia, in seguito al Trattato di Utrecht del 1713. Ma la sicilianità di Nizza durò ben poco: Vittorio Amedeo, il Re siciliano di casa Savoia, ottenne letteralmente di poter "permutare" il suo Regno con quello di Sardegna. Nel 1718, quindi, Nizza divenne piemontese. Annessa alla Francia ancora una volta in epoca napoleonica, Nizza torna ai Savoia nel 1815 per diventare definitivamente territorio francese nel 1860 con la firma degli Accordi di Plombieres (1858) e del Trattato di Torino (1860).

Un ping-pong tra Italia e Francia, quindi, che ha lasciato profondi strascichi nella comunità nizzarda (di cui forse Giuseppe Garibaldi è il più eminente rappresentante, dato che qui nacque nel 1807) tanto da aver fatto nascere un importante movimento nazionalista separatista che dura fino ai nostri giorni.

Di queste, ma soprattutto delle vicende che accaddero nel 1871 a Nizza, quando la popolazione insorse contro i francesi, ne hanno parlato in una conferenza storica a Bolzano, il Dott. Achille Ragazzoni, presidente del Comitato locale dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e il Prof. Giulio Vignoli, già docente di diritto internazionale all'Università di Genova e autore, a proposito, del recente volume su "Storie e letterature italiane di Nizza e del Nizzardo".

In quell'anno, infatti, Giuseppe Garibaldi venne nominato all'Assemblea Nazionale di Bordeaux, insieme ai nizzardi Piccon e Bergondi, con il preciso mandato di far abrobgare il Trattato di Torino. Ma all'Eroe dei due Mondi fu impedito di parlare davanti all'Assemblea, scintilla che provocò la ribellione della popolazione.

Quei fatti rivoluzionari del 1871 sono stati rievocati anche in chiave marcofila, con l'utilizzo a Bolzano il 2 aprile di un annullo speciale "140° anniversario Vespri Nizzardi - Garibaldi Deputato di Nizza", bilingue italiano e tedesco, che è servito, tra l'altro, ad annullare francobolli attaccati a cartoline illustrate, edite manco a farlo apposta, da uno dei movimenti separatisti più attivi a Nizza.

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