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Domenica, 10 Novembre 2024
 
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I bei ricordi arrivano... in formato francobollo!

E' l'incipit del nuovo volume (il 2° appena distribuito agli abbonati) de L'Arte del Francobollo, la rivista dell'Unificato. Per Paolo Deambrosi, direttore della nuova testata, non sbaglia ammettendo che questo numero "riporterà molti cinquant'enni [...] alla loro fanciullezza". E, difatti, già dalla cover si capisce tutto: Franco Filanci questa volta parla di Emilio Salgari, di Sandokan e di francobolli di Malesia, Labuan, India, ecc. Quelli che probabilmente hanno ispirato le storie d'avventura del romanziere. Un numero ricco (a parte il corposo "catalogo" centrale di novità filateliche europee) con articoli di cultura e attualità filatelica.

I bei ricordi arrivano... in formato francobollo!

E' uscito al Veronafil di maggio l'ultimo numero (il secondo) de L'Arte del Francobollo, la rivista dell'Unificato nata con l'intento di voler essere il "mensile per collezionisti aperti alle novità". Ed infatti, il "pezzo forte" del magazine diretto da Paolo Deambrosi e art-diretto da Franco Filanci, è proprio il corposissimo inserto centrale con tutte le ultime emissioni filateliche dell'area italiana ma anche dei paesi europei e d'oltremare trattati nei cataloghi Unificato. La promessa però resta quella di elencare e descrivere anche tutte le emissioni mondiali grazie alla collaborazione con i tedeschi della Michel.

La rivista - che si viene a sapere è giunta con un pò di ritardo agli abbonati solo perchè l'azienda che fa l'incellofanatura... è andata a fuoco!!! - si apre ancora con una copertina "animalesca" . Al cane filatelico del primo numero, questa volta si affianca una tigre con turbante e un "mitico" francobollo sovrastampato di Labuan, uno dei paesi asiatici del vastissimo Impero britannico dell'800. L'idea naturalmente non è campata in aria ma prende le mosse dalla recente emissione italiana dedicata ad Emilio Salgari. "Le tigri nascono in Posta" il titolo dell'articolo di Franco Filanci che ricorda come il grande romanziere abbia probabilmente preso spunto e ispirazione per i suoi libri d'avventura proprio dai francobolli delle ex colonie inglesi. Scene, personaggi e animali di quei territori lontanissimi (dal Brunei al Borneo, da Sarawk a Labuan, dagli stati indiani del Jammu, del Kashmir, di Hyderabad) hanno sicuramente stimolato la fantasia dello scrittore torinese che non a caso ha inventato personaggi entrati nella storia della letteratura italiana come Sandokan e la sua sposa, Marianna, non a caso chiamata "la perla di Labuan".

Non di avventure ma di "Tragedie dentellate" scrive, invece, Luigi Ruggero Cataldi a proposito di quegli eventi catastrofici che non hanno solo ispirato tanti film ma possono essere anche alla base di quella che potrebbe definirsi "collezione da brivido": "La posta nel disastro" illustra e descrive corrispondenze e francobolli che "parlano di sismi, tsunami e alluvioni e di pezzi disastrati". E di esempi ce ne sono tantissimi, dal terremoto del 1908 in Calabria e Sicilia alla tragedia di Casamicciola del 1883, fino al dentello sammarinese dedicato allo tsunami in Asia del 2004.

La rubrica "Istituzioni che fanno storia" è appannaggio - aggiungeremmo: quasi ovviamente! - di Enrico Veschi, "postelegrafonico" di lungo corso. "Il Risparmio che va in Progresso" tratta, difatti, delle Casse di Risparmio Postali. Istituite 135 anni, sono state accompagnate da documenti postali come i Libretti di Risparmio e gli ancor attuali buoni postali fruttiferi.

Quindi L'Arte del Francobollo rivolge alcune domande a Piero Ghiglione in una "Intervista a ruota libera" che ripercorre le vicende personali e professionali del grande commerciante genovese di origini piemontesi. E per quanto riguarda la politica filatelica italiana, se dipendesse da lui, non ci sarebbero dubbi: "meno emissioni, più belle e con tirature più basse. Oltre a una distribuzione capillare dei commemorativi a tutti gli uffici postali e possibilmente anche ai tabaccai".

Altra rubrica "smart" è quella dedicata ai "francobolli del mese" in cui vengono presentati il francobollo più originale (libretto autoadesivo di Finlandia del 2010 a tema "Il fascino della campagna") quello più gettonato (il Corriere dei Piccoli 2008 con codice a barre) e il più chiacchierato (l'Italia Campione del Mondo 2006 senza la stampa del colore interferenziale) commentati rispettivamente da Paolo Candelari, fotografo e autore di francobolli, Borsa Filatelica Nazionale e... Pietro Gossip! Vi dice niente questo nome?

Gradita sorpresa è stato trovare la firma di Clemente Fedele (e a quanto pare altre firme sono pronte per i prossimi numeri) sotto l'articolo "Nessuno tocchi la lettera" nel quale - l'occasione è data dall'emissione italiana per i 50 anni di Amnesty International - si analizzano i "forti elementi postali" presenti nel mondo carcerario. Ad esempio, "ad un condannato a morte, tra le ultime cose che gli vengono offerte o concesse c'è la possibilità di scrivere una o più lettere", fa notare Fedele. Come pure, in piena rivoluzione francese, si affermò definitivamente un nuovo genere letterario cosiddetto "delle ultime lettere" con riferimento alle molte teste cadute sotto i colpi della ghigliottina.

In coda, dopo vari articoli di attualità filatelica e postale (dalle emissioni tunisine che commemorano la Rivoluzione del Popolo di fine 2010, a a quelle italiane per il 150° anniversario dell'Unità festeggiato anche da paesi esteri come la Romania), un nuovo spazio dedicato ai "Paesi alla ribalta". Gaspare Nello Vetro scrive di "Libia, 19a Regione Italiana", a cavallo tra storia e drammatica attualità, con la guerra civile in atto nel paese nordafricano. In una vecchia poesia del Carducci si può leggere, tra l'altro, "Di Tripoli in alto il castello...". Ma c'era davvero un castello nella capitale libica? A quanto pare si, come svela lo stesso autore: è quello che faceva da guardia al porto della città, ben rappresentato nel francobollo da 1,75 lire "II Fiera Campionaria di Tripoli" del 1928.

Appuntamento al prossimo numero. Che dovrebbe uscire in questi giorni!!!

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