Dopo l'ottimo articolo di Riccardo Bodo sul sito dell'Ansa, la maggiore agenzia di stampa giornalistica italiana della quale Bodo è stato anche vice-direttore, e nel quale viene celebrato il più famoso francobollo italiano "emesso con un disegno sbagliato, ritirato dalla vendita e "sostituito" a tabbur battente da un francobollo corretto" nell'arco di una sola giornata, il 3 aprile 1961, a parlare di filatelia in televisione ci prova anche il TG1.
Nell'edizione odierna delle 13:30, infatti, circa 22 minuti dopo l'inizio del telegiornale, la conduttrice ha introdotto con grande nonchalance il nostro "rosa" che a quanto pare "vale migliaia di euro". E subito dopo la "chicca" di Gian Franco Bianco che ha realizzato il servizio: "Un errore: i confini sbagliati tra Perù ed Equador. Nella filigrana un dettaglio, in realtà una zona amazzonica grande come l'Italia settentrionale". Tutto corretto se non fosse che nella filigrana non c'era nulla di sbagliato. Semmai era la vignetta, il bozzetto, la stampa... a contenere l'errore "geo-politico" che avrebbe potuto creare tensione tra Italia e Perù alla vigilia della visita di stato del Presidente Gronchi in Sud America. Si decise per il ritiro e la sostituzione con un esemplare analogo ma... di colore grigio.
Qualche pezzo tuttavia vide comunque la luce agli sportelli postali: "79625", come indica in modo precisissimo il "filatelico" Alberto Bolaffi che intervistato dal Tg1 ricorda pure come "oggi, trovare un Gronchi Rosa in stato di conservazione al 100% - ovvero ben centrato, con tutti i dentelli a posto - vuol dire un esborso sui 4.000 euro". Una cifra "enorme" davvero! Fortunatamente non così alta come quella che suggerisce agli ascoltatori lo stesso giornalista in chiusura di servizio: "decine di migliaia di euro"!!!
Il valore, in realtà, è decisamente più basso!
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