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Venerdì, 29 Marzo 2024
 
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Francobolli con codice a barre: un argomento che piace a Cronaca Filatelica

Dopo l'articolo pubblicato a maggio, Cronaca Filatelica sembra gradire la novità che si trova sui bordi di foglio. I francobolli con barcode, infatti, sono entrati nella classifica dei "più richiesti" e le tendenze del mercato, stando a quanto si legge su CF di Ottobre appena uscito nelle edicole italiane, sono positive facendo registrare già le prime emissioni di difficile reperimento. Ma su Cronaca c'è come sempre spazio per tantissima attualità e cultura filatelica: dalla riapertura della Biblioteca Vaticana, fonte di ispirazione per i francobolli emessi dall'UFN, all'addio a Giovanni Hajnal autore di decine di francobolli vaticani. E torna ancora la filatelia della Somalia AFI con il repertorio dei doppi annulli primo giorno.

Francobolli con codice a barre: un argomento che piace a Cronaca Filatelica

Cronaca Filatelica di Ottobre (n. 376) arriva in edicola, anche questo mese, un pò in ritardo. Ma pur sempre con tantissime pagine di attualità e cultura filatelica che fortunatamente non hanno alcuna "data di scadenza".

A cominciare dalla storia di copertina, Biblioteca Vaticana: riaperto un prezioso scrigno di sapere, nella quale Danilo Bogoni, coordinatore editoriale della rivista, scrive di una delle più importanti istituzioni dello stato vaticano ovvero del principale "giacimento iconografico fondamentale per l'Ufficio filelico del Governatorato". Sono, infatti, tantissimi i francobolli e gli interi postali vaticani illustrati traendo spunto dalla quantità praticamente infinita di volumi, incunaboli, monete, medaglie, stampe e incisioni conservate nella Biblioteca apostolica vaticana, voluta da Sisto IV nel 1475 e tornata a riaprire le sue porte al pubblico il 20 settembre scorso, dopo 3 anni di restauri e ammodernamenti.
Bogoni elenca in modo sistematico tutte le emissioni vaticane che hanno riprodotto elementi di questo enorme patrimonio, fino all'ultimo speciale francobollo-minilibro (solo una delle tante serie innovative prodotte dall'UFN), distribuito il 20 settembre con un cartoncino sul quale è raffigurato il Salone Sistino della Biblioteca.

E Tra i tesori postali della Biblioteca Apostolica Vaticana ha fatto un giro Clemente Fedele, da sempre attento osservatore del mondo postale fatto non solo di francobolli e timbri ma anche, e forse soprattutto, di comunicazione scritta. Ed ecco saltare fuori dagli straordinari armadi della Vaticana, le lettere d'amore di Enrico VIII re d'Inghilterra ad Anna Bolena, forse la più antica traccia postale rintracciabile tra i documenti del 1530. Ma tra le mura antiche della biblioteca (come del vicino Archivio Segreto) la quantità di materiale epistolografico è vastissimo. Fedele, però, si lascia attirare da "8 grandi album contenenti caricature a penna del pittore cavalier Pier Leone Ghezzi (1674-1755) a personaggi più o meno noti dell'ambiente romano". E così tira fuori da questi volumi alcuni ritratti caricaturali di corrieri che permettono di "captare alcuni spunti sul clima postale settecentesco".

Lo scorso 8 ottobre la filatelia ha dato l'Addio a Giovanni Hajnal, maestro dell'arte sacara contemporanea. Pittore, vetrista e mosaicista di origini ungheresi, Hajnal - come ricorda Gabriele Fabris, illustrandone la vita costellata pure di tanti momenti tristi come quando fu costretto nel 1948 a lasciare la sua nazione, trasferendosi a Roma - ha impreziosito con le sue opere edifici sacri in tutto il mondo (dal rosone della facciata di Santa Maria Maggiore a Roma al Duomo di San Paolo in Brasile) ma ha dato anche un contributo straordinario alla filatelia raffigurando con la sua tecnica a mosaico moltissimi francobolli vaticani. L'artista ha firmato anche per l'Italia un bel francobollo: il 250 lire del 1985 dedicato agli anziani e ai loro problemi.

Ad un altro grande della filatelia mondiale, il polacco Czeslaw Slania, le poste di Svezia e Irlanda - ricorda la rubrica "Dentro la notizia" - hanno dedicato altrettante emissioni celebrative che "rinnovano il mito dell'incisore", nato a Czeladz nel 1921 e scomparso nel 2005.

Luigi Ruggero Cataldi, nella sua rubrica di "Posta e postali" ci porta nel 1860 e alla spedizione garibaldina che portò all'unificazione dell'italia: Così in Sicilia comunicarono i Mille di Marsala illustra le vicende e delle operazioni di carattere postale e soprattutto telegrafico realizzate dai garibaldini durante la campagna siciliana.

Niente di nuovo da segnalare tra le novità dell'Area Italiana, dato che CF esce ormai a cose fatte. Tra queste la nomina di Paolo Romani a nuovo Ministro dello Sviluppo Economico, la presentazione del francobollo sull'Alta Velocità al presidente Napolitano, e il gemellaggio postale del Vaticano con Israele e Romania rispettivamente per i viaggi del Papa e per il Natale. Di nuovo c'è che anche A San Marino scrivere costa di più, dato che le tariffe interne sono aumentate dal 1° ottobre, con l'introduzione della nuova voce "pieghi di libri" e che torna un pò a sorpresa l'inserto centrale delle Pagine nere dedicato alle novità filateliche mondiali.

Mentre il loro libro è già uscito da alcune settimane, presentato ufficialmente durante il Romafil 2010, Riccardo Bodo e Danilo Bogoni tornano anche su questo numero (l'hanno già fatto sul precedente con un articolo introduttivo) a parlare dell'Afis nel cinquantenario della fine del mandato fiduciario italiano illustrando "gli annulli primo giorno di emissione in versione "doppia"", uno studio di complemento (e completamento) dell'ottimo volume scritto dai due autori e edito da Poste.

Con Noè Castagnaro si entra nell'attualità filatelica con lo Speciale Cataloghi dedicato, appunto, alla presentazione dei mercuriali targati Bolaffi, Sassone e Unificato lo scorso settembre a Milano e ponendo ai loro editori alcune domande dalle quali si evince soltanto che "è sempre più la qualità che fa il prezzo", Flavio Rota firma la rubrica dedicata ai francobolli automatici evidenziando che "per Australia e Israele è il momento del tema fauna".

Un argomento che, invece, desta grande interesse e attira l'attenzione degli autori di CF - e che in verità sta facendo discutere da un bel pò il mondo filatelico (compreso quello che si muove nel cyberspazio internettiano) - è quello dei francobolli con codice a barre. Dopo il corposo articolo pubblicato sulla rivista a Maggio, l'argomento è di quelli da seguire da vicino. Lo dimostra sia l'inserimento di tali francobolli nella classifica dei Più richiesti compilata mensilmente mediante un sondaggio telefonico tra vari commercianti italiani, sia la citazione che ne fa Sebastiano Cilio nel suo consueto Sguardo al mercato: "... gli aumenti della Repubblica Italiana [...] più sensibili  sono proprio sulle emissioni che definirei 'collaterali' o 'complementari'. Mi riferisco ai Blocchi angolari, gli Interspazi, i numeri di Codice a barre sui bordi". Tiene duro, insomma, tutto ciò che Cilio indica come "non tradizionale". E nella rubrica Mercato, alla tabella contenente i confronti tra le quotazioni dei cataloghi 2010 e 2011, si legge che addirittura risultano "richiestissimi, ma praticamente introvabili" i dentelli con barcode dedicati al Corriere dei Piccoli e al Natale 2009 autoadesivo.

A chiudere questo numero di CF il sempre illuminante (e benefico per chi crede ancora che la filatelia italiana... ce la può fare) contributo intellettuale di Nino Barberis che ha un'idea, tanto per cominciare... ovvero quella di utilizzare i pacchetti di francobolli nuovi e usati che molti commercianti mettono in vendita a poche decine di euro per cercare di attirare l'interesse di qualche giovane collezionista. Con poca spesa, evidenzia Barberis, si può saggiare "se questa filatelia dietro alla quale noi facciamo le bave può interessare anche al ragazzino che ci sta a cuore".

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