Porta la data di ieri la prima, e finora unica, protesta ufficiale della Croazia sull'emissione del francobollo italiano dedicato alla Città di Fiume.
Il Ministro degli Affari Esteri e dell'Integrazione Europea della Croazia, come si legge in un comunicato stampa diffuso nella giornata di ieri dal portavoce del ministero, "ha inoltrato oggi (12 dicembre, ndr) una protesta alla Repubblica Italiana, esprimendo grande disapprovazione e profonda insoddisfazione sull'emissione da parte delle Poste italiane di un francobollo con immagini della Città di Fiume, e nel quale si legge "Fiume - Terra orientale già italiana"."
Pare davvero strano come la reazione ufficiale, e pubblica, ad un'emissione poco gradita sia arrivata soltanto adesso e via web, a distanza di oltre un mese dalla prevista uscita del 30 ottobre. Si sapeva già delle pressioni del governo di Zagabriapresso il nostro Ministero degli Esteri e, tramite questo, sul Ministero delle Comunicazioni (pressioni trasformatesi, in pochissime ore, in una sospensione immediata delle vendite da parte di Poste Italiane).
Ma non si capisce come mai queste proteste non siano state rese pubbliche sin dalla fine dello scorso ottobre quando "il Ministero degli Esteri croato rimarcò l'inaccettabilità di un simile atto che prevedeva la presentazione pubblica del francobollo e la sua commercializzazione".
"E' sorprendente che il francobollo abbia visto comunque la luce", si ribadisce nella nota di protesta, "nonostante la posizione della Croazia su ciò che risulta un'atto inappropriato da parte dell'Italia, in netto contrasto con lo spirito di amicizia e buon-vicinato".
Ma la nota contiene anche importanti richieste: il Ministero degli Esteri croato ha provveduto a chiamare l'omologo italiano per "informarlo ancora una volta della posizione croata e perchè prenda tutte le misure necessarie per prevenire l'ulteriore distribuzione di questo francobollo".
La vicenda del francobollo per la Città di Fiume, che sembrava destinata a chiudersi con l'emissione del 10 dicembre, in realtà è destinata a complicarsi. Ed in modo piuttosto repentino e polemico. Almeno stando al tono delle dichiarazioni croate, nelle quali non si usano "mezzi termini" per richiedere ufficialmente la sospensione dell'emissione (che peraltro è tuttora regolarmente in vendita in tutt'Italia, anche tramite il sito web di Poste Italiane).
Fino a questo momento nessuna risposta ufficiale da parte dell'Italia.
Il Ministro degli Affari Esteri e dell'Integrazione Europea della Croazia, come si legge in un comunicato stampa diffuso nella giornata di ieri dal portavoce del ministero, "ha inoltrato oggi (12 dicembre, ndr) una protesta alla Repubblica Italiana, esprimendo grande disapprovazione e profonda insoddisfazione sull'emissione da parte delle Poste italiane di un francobollo con immagini della Città di Fiume, e nel quale si legge "Fiume - Terra orientale già italiana"."
Pare davvero strano come la reazione ufficiale, e pubblica, ad un'emissione poco gradita sia arrivata soltanto adesso e via web, a distanza di oltre un mese dalla prevista uscita del 30 ottobre. Si sapeva già delle pressioni del governo di Zagabriapresso il nostro Ministero degli Esteri e, tramite questo, sul Ministero delle Comunicazioni (pressioni trasformatesi, in pochissime ore, in una sospensione immediata delle vendite da parte di Poste Italiane).
Ma non si capisce come mai queste proteste non siano state rese pubbliche sin dalla fine dello scorso ottobre quando "il Ministero degli Esteri croato rimarcò l'inaccettabilità di un simile atto che prevedeva la presentazione pubblica del francobollo e la sua commercializzazione".
"E' sorprendente che il francobollo abbia visto comunque la luce", si ribadisce nella nota di protesta, "nonostante la posizione della Croazia su ciò che risulta un'atto inappropriato da parte dell'Italia, in netto contrasto con lo spirito di amicizia e buon-vicinato".
Ma la nota contiene anche importanti richieste: il Ministero degli Esteri croato ha provveduto a chiamare l'omologo italiano per "informarlo ancora una volta della posizione croata e perchè prenda tutte le misure necessarie per prevenire l'ulteriore distribuzione di questo francobollo".
La vicenda del francobollo per la Città di Fiume, che sembrava destinata a chiudersi con l'emissione del 10 dicembre, in realtà è destinata a complicarsi. Ed in modo piuttosto repentino e polemico. Almeno stando al tono delle dichiarazioni croate, nelle quali non si usano "mezzi termini" per richiedere ufficialmente la sospensione dell'emissione (che peraltro è tuttora regolarmente in vendita in tutt'Italia, anche tramite il sito web di Poste Italiane).
Fino a questo momento nessuna risposta ufficiale da parte dell'Italia.
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