Dopo il ciclone torna a volare La Ruota Alata

Torna, e sembra godere di ottima salute, "La ruota alata", il trimestrale dell'Associazione Filatelia Italiana Specializzata (http://www.afilspec.eu/). A raggiungere in questi giorni le cassette della posta dei soci è il n.73 (Luglio/Settembre 2010), che rappresenta il primo numero della nuova gestione del sodalizio affidata al presidente Luciano Garagnani, dopo che Marcello Manelli, già fondatore dell'Afis, ha rassegnato le dimissioni in Luglio.

"Ci scusiamo per il ritardo", ammette Garagnani, "ma abbiamo prodotto alcune innovazioni che speriamo risultino apprezzate". Ed in effetti la novità più evidente è la disponibilità del notiziario in formato "digitale", ovvero in file PDF scaricabile online, solo dai soci e solo se dotati di posta elettronica. Ma la vera innovazione risiede nel fatto che questa "estensione sperimentale" del notiziario contiene il colore e quindi è possibile finalmente apprezzare "dal vivo" colori e dettagli dei francobolli illustrati sulle pagine, come la bellissima triplice affrancatura del 100 lire Democratica in copertina, di cui un esemplare con la rara filigrana Ruota Alata 1° Tipo.

E proprio su questo prezioso francobollo, la rivista dell'AFIS pubblica ben tre articoli di approfondimento. Nello studio di Mario Perini sugli "Uffici postali d'uso del 100 Lire Democratica Ruota 1° Tipo" c'è l'elenco completo (con le date d'uso rilevate sulle corrispondenze oggetto di studio) degli uffici perlopiù del Nord Italia - ma c'è anche Roma - nei quali è stato sicuramente venduto questo francobollo.

Sempre Perini illustra una sua "ipotesi ragionata" sulla "Tiratura del 100 Lire Democratica Ruota Alata I Tipo", ovvero sulla quantità di fogli filigranati utilizzati per stampare il dentello che più di tutti gli altri repubblicani, è apprezzato e studiato da molti collezionisti. Tra cui lo stesso presidente Garagnani che descrive, in un lungo e rigoroso articolo, le caratteristiche della carta, prodotta a fogli e con filigrana Ruota I, e le sue possibili origini (derivanti forse dalla necessità di stampare alcune marche da bollo con metodo tipografico, sistema che sembra sia idoneo sulla carta in oggetto).

Il mitico "cavallino" repubblicano è al centro dell'altro articolo a firma Garagnani pubblicato su LRA n.73: "1954-1957: le prime tirature dei Cavallini" illustra, con immagini a colori e ampie descrizioni, le caratteristiche tecniche della carta, della filigrana, i metodi di stampa, delle varie tirature del 1000 lire Pacchi più famoso della collezione Repubblica.

Chiudono questo volume alcuni "Ritrovamenti" in fatto di filigrane e posizioni rare o nuove (in particolare su francobolli di San Marino) e il consueto elenco di materiale specializzato scambiato tra soci.