ATTENZIONE!!! Philweb si è trasformato.
Dal 24 settembre è diventato un blog. Clicca qui e corri subito a vederlo!

Philweb.it - Home
Main Navigation
Venerdì, 03 Maggio 2024
 
Ultime notizie

Dal mondo

Dopo 60 anni ristabilite le relazioni postali tra Taiwan e Cina

Con uno storico accordo siglato in ottobre a Taipei, la repubblica popolare cinese e la vicina Taiwan hanno deciso di ristabilire regolari comunicazioni aeree, navali e, naturalmente, postali. A partire dallo scorso 15 dicembre, in particolare, gli utenti dei servizi postali dei due paesi potranno inviare e ricevere corrispondenze in modo diretto, senza la mediazione di stati esteri o l'applicazione di rigide forme di controllo e censura. Le relazioni postali tra Taiwan (che preferisce chiamarsi anche Repubblica di Cina) e la Cina continentale (ovvero la Repubblica Popolare Cinese) erano virtualmente interrotte da oltre sessant'anni, cioè dal lontano 1949 quando i nazionalisti cinesi rifugiati sull'isola dopo la guerra con i comunisti, fondarono un nuovo stato.

Dopo 60 anni ristabilite le relazioni postali tra Taiwan e Cina

La Repubblica Popolare Cinese e Taiwan hanno ristabilito normali relazioni postali, congelate praticamente da quasi 60 anni, ovvero da quando nel 1949 i Nazionalisti cinesi si rifugiarono nell'isola di Formosa dopo una lunga guerra con i comunisti: a partire dallo scorso lunedì, 15 dicembre, sarà finalmente possibile spedire corrispondenza tra i due paesi in modo diretto, senza l'intermediazione di stati esteri.

La Cina continentale, infatti, considera da sempre Taiwan come parte integrante del proprio territorio e nel corso del tempo sono state molte le azioni di forza, fortunatamente solo dimostrative, nei confronti della repubblica isolana, separata dal continente dallo stretto omonimo (Taiwan Straits).
Il nuovo corso "postale" è frutto di serrate trattative che, nel mese di ottobre, hanno portato l'Association for Relations Across the Taiwan Straits (ARATS) e la taiwanese Straits Exchange Foundation (SEF) a firmare uno storico accordo a Taipei che prevede lo scambio diretto di posta ordinaria ed espressa, di pacchi postali e di rimesse in denaro, ma anche l'avvio di regolari trasporti aerei e navali giornalieri.

In passato la posta da Taiwan verso la Cina veniva, infatti, "mediata" dai servizi postali di Hong Kong o Macao, in quanto regioni cinesi ad amministrazione speciale, e successivamente concentrate presso i centri di distribuzione di Pechino o Shangai, con tempi di consegna molto lunghi.

Lo storico accordo è stato celebrato presso l'aeroporto internazionale di Pechino (dove è stata installata una speciale "buca delle lettere" trasparente per gli invii destinati a Taiwan) ma anche a Taipei dove l'amministratore delegato di Chunghwa Post (le poste taiwanesi), Wu Min-yu, ha "imbucato" una lettera di felicitazioni al suo omologo di China Post, Liu Andong.
Contestualmente, le tariffe postali subiranno dei ritocchi: ad esempio, un documento di 600g di peso che fino a qualche giorno fa costava 140 yuan (ovvero 19$ di Taiwan) con tempi di recapito dai 10 ai 15 giorni, adesso raggiungerà Taiwan in 3-7 giorni con un costo di soli 99,5 yuan.
Nuovi ed ulteriori centri di distribuzione che agevoleranno e miglioreranno i flussi postali saranno aperti sia in Cina che a Taiwan.

Le relazioni postali tra i due stati asiatici sono sempre state molto difficili e nel corso degli anni hanno subito solo parziali "scongelamenti".

Dal 1949 al 1987 l'isola di Taiwan è stata sotto legge marziale: il governo del Kuomintang proibiva in modo rigoroso ogni forma di comunicazione verso la Cina e tutta la posta proveniente dalla Cina veniva confiscata dalle speciali unità di sicurezza postale.

Solo nel 1988, poco prima di morire, il presidente taiwanese Chiang Ching-kuo dette istruzioni affinchè si risolvessero almeno in parte i contatti postali e di trasporto con la Cina: i due paesi si accordarono, pertanto, a realizzare delle procedure di scambio della posta con la mediazione di Hong Kong e della Croce Rossa taiwanese che si occupava di raccoglierla, impacchettarla e inviarla nella colonia inglese. Da Hong Kong la posta entrava in Cina dove veniva gestita, in modo analogo, dalla locale Croce Rossa.
Contestualmente il governo taiwanese riduceva anche i controlli sulle comunicazioni verso gli altri paesi del blocco comunista, come l'Unione Sovietica, la Germania Orientale, la Polonia e la Romania.

Il passaggio ulteriore fu la raccolta della posta destinata in Cina direttamente presso gli uffici postali di Taiwan, anche se c'era sempre bisogno della mediazione di Hong Kong. In modo del tutto analogo viaggiavano le corrispondenza nel senso inverso, dalla Cina verso l'isola, anche se con un "piccolo "dettaglio: tutti gli emblemi dello stato cinese, i ritratti delle personalità presenti su francobolli e lettere, erano accuratamente "nascosti" (attraverso apposite ed "imbrattanti" timbrature o segni di pennarello nero) dagli uffici speciali delle poste taiwanesi.
Una censura politica molto accurata che durò in questa forma per un anno circa. Successivamente rimasero soltanto i "tratti di pennarello" sui francobolli (per ancora un anno) fino al 1990 quando cessarono tutte le forme di controllo sulle corrispondenze provenienti dalla Cina nonostante si sia continuato ad utilizzare la mediazione di Hong Kong per tutte le comunicazioni postali, fino a qualche settimana fa data della firma dell'accordo che ha normalizzato i rapporti.

Per l'occasione le poste di Taiwan hanno emesso il 15 dicembre un apposito francobollo automatico sul quale sono raffigurati due colombi bianchi che portano insieme una lettera, a simboleggiare lo storico ripristino delle relazioni postali con la Cina continentale.

L'emissione contiene anche un altro piccolo primato: si tratta, infatti, dei primi francobolli automatici prodotti direttamente nell'isola. Tutte le precedenti emissioni ATM (nelle quali Taiwan ha una lunga e consolidata tradizione) sono state stampate da tipografie internazionali come la svizzera Courvosier e l'olandese Joh. Enschedé.

Ringraziamenti:
Desidero ringraziare George Wu, collezionista di Taiwan, per aver fornito le immagini delle lettere qui riprodotte e molte utili informazioni storico-postali. Mr. Wu è anche autore di un noto Blog sui francobolli automatici emessi da Taiwan: Gulfmann ATM Collection.

Video:
ecco un video della televisione cinese CCTV sulla riapertura delle relazioni postali con Taiwan (in inglese)

I vostri commenti