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Martedì, 07 Maggio 2024
 
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Donne nell'Arte da 900lire. I seri dubbi di Cronaca Filatelica

In edicola in questi giorni, Cronaca Filatelica di Giugno ci propone una carrellata di argomenti tutti di grande attualità, a cominciare dalla storia di copertina che è dedicata a San Marino, alla sua storia postale e naturalmente al Postiglione. Importante la presa di posizione di Franco Filanci sulla questione del 900lire Donne nell'Arte recentemente apparso sul mercato: parlare di "non emesso" è esagerato e propone al lettore un ragionamento sull'origine dei "veri francobolli non emessi". Articoli sui Buoni Postali Fruttiferi, sulla prima affrancatura meccanica italiana che compie 80 anni, sulla recente questione Aste Feldman-Poste di San Marino e tantissimo altro nel numero di Giugno.

Donne nell'Arte da 900lire. I seri dubbi di Cronaca Filatelica
Torna in edicola Cronaca Filatelica con un numero, quello di Giugno, ricco più che mai di storie e attualità filateliche.

A cominciare dalla storia di copertina dedicata a San Marino e alla sua storia postale: Franco Filanci con "E' arrivato il Postiglione" offre al lettore un ricco e avvincente scorcio della San Marino del XVII secolo quando "sul Titano - come in tutti i piccoli borghi - era forte la voglia di comunicare" e "per ovviare alle difficoltà relative alle distanze si decise di affidare dietro compenso ad un Postiglione il trasporto a piedi, fino a Rimini (e ritorno), della posta custodita in un'apposita bolgetta".

Un articolo che troverete piacevolissimo da leggere anche perchè Filanci è uno dei pochi veri grandi conoscitori della storia postale sammarinese (insieme al grande Alessandro Glaray): il Postiglione viene descritto in tutte le "salse" in cui era possibile vederlo all'epoca, a piedi e a cavallo oppure impiegato in un ufficio postale. Ma "Chissà come vestiva il Postiglione..."? Ce lo svelano i due annulli speciali che San Marino e Italia impiegheranno ai primi di giugno in occasione del convegno-mostra "C'era una volta il Postiglione".

Di San Marino si continua a parlare nell'approfondimento "Il Titano verso un nuovo accordo con Poste Italiane" in cui Danilo Bogoni intervista Rosa Zafferani, direttore delle Poste Sammarinesi: vengono spiegati in dettaglio i motivi dell'"aggiornamento" della vecchia Convenzione Postale con la vicina Italia, risalente addirittura al 1923.

A Carlo Sopracordevole si deve un altro bell'articolo di storia postale sammarinese: "125 anni fa la prima cartolina postale del Titano", ovvero l'emissione il 1° luglio 1882 della prima cartolina tutta sammarinese (con la testa della Libertas nell'impronta di valore) con la quale venivano sostituite le cartoline postali del Regno d'Italia regolarmente in uso nella piccola Repubblica in virtù del Trattato Postale del 7 febbraio 1865.

Uno degli argomenti che sicuramente ha fatto discutere nelle scorse settimane è la recente apparizione sul mercato di alcuni fantomatici francobolli da 900 lire Donne nell'Arte che qualcuno, inopportunamente e frettolosamente, ha definito "non emessi". Sulla questione interviene Cronaca Filatelica con una risposta, precisa e ben circostanziata, di Franco Filanci ad un lettore che ne chiede notizie: la sua soddisfazione per questa scoperta "è offuscata dal fatto che è stato del tutto impropriamente usato il termine NON EMESSI, che da un pò di tempo si usa molto sovente per simili saggi, talvolta per faciloneria, spesso per l'improprietà che è tipica del mondo filatelico, soventissimo per interessi di bottega". "Suvvia, siamo seri!", taglia corto Filanci, "E a quelli che vi propinano certi "non emessi" rispondete come Totò: ma mi facci il piacere!".

"La supernoia del potere" è il titolo del Corsivo del Signor No, un succoso e sagacissimo esame (ai raggi X) della filatelia italiana: "se qualcuno dice che il francobollo è ormai una cosa vecchia e superata, per quanto riguarda l'Italia ha perfettamente ragione", scrive il misterioso editorialista. E giù ad analizzare il programma  delle emissioni recentemente diffuso dal Ministero: "mi invoglia alle dimissioni non solo da collezionista ma persino da Italiano", alludendo alla mancanza di creatività e innovazione nelle proposte dentellate che escono dalle riunioni della Consulta, tanto che persino "il Ministro Gentiloni deve essersi accorto che qualcosa non va, se ha presentato delle linee-guida" per i consultori e le loro decisioni... che, a ben leggerle, "ripetono semplicemente schemi altrettanto datati".

E a rincarare la dose, c'è la rubrica di Nino Barberis che questa volta ha un titolo emblematico "Filvecchi". Barberis è sempre stato il "tutor" di Cronaca Filatelica, una vita trascorsa insegnando ai giovani la filatelia e ai più grandi come "trasmettere" la passione per la filatelia ai piccoli. Insomma se questa volta anche lui è scettico sul futuro della filatelia forse c'è da preoccuparsi davvero: "il mondo della filatelia nei Circoli filatelici", dice Barberis, "diventa sempre più vecchio e sempre più difficile". E auspica che i "poteri forti" si facciano presto un esame di coscenza alla ricerca delle proprie responsabilità in questo scenario da "terza età".

Facendo un salto dalle parti della rubrica di Sebastiano Cilio, ci ritroviamo a leggere dei francobolli per i neo-maggiorenni: "Tutto intorno ai Diciottenni" è il titolo de "Uno sguardo al mercato" che ogni mese il presidente della Borsa Filatelica nazionale propone ai lettori di CF e nel quale si sono tessute spessissimo le lodi per questa iniziativa filatelica, avversata in verità da moltissime altre parti. Tanto che del tutto inaspettatamente ci si ritrova a leggere di un suo forte dubbio: "circa l'idea di ripeterla nel 2008", scrive Cilio, "penso che lo scoop e le novità portati da quest'emissione siano già sufficienti" aggiungendo lapidariamente: "non penso che ci sia bisogno del bis".

Sempre per rimanere su questioni economiche, nel trafiletto dedicato a "I Più Richiesti" si parla ancora di foglietti per i Diciottenni: "tanta la domanda ma poche le vendite", a dimostrazione del fatto che i prezzi raggiunti da questi francobolli sono un bel pò al di là delle possibilità di spesa della maggior parte dei collezionisti italiani, i quali si dedicano ad altro, come per esempio ancora alla Democratica e ai Prioritari. Di questi ultimi, in particolare, sembra che ci sia una forte richiesta del taglio da 1,40€ millesimato 2006.

Tra le forme di investimento più apprezzate dagli italiani, da sempre, ci sono i Buoni Postali. Ne parla approfonditamente Enrico Veschi in "Buono Postale: porto sicuro del risparmiatore" con una cronistoria ben illustrata: nato nel 1925, il buono postale fruttifero "venne affiancato ai Libretti di Risparmio con l'intento di assicurare allo Stato ulteriori disponibilità finanziarie".

Si torna a parlare di francobolli in Area Italiana, la rubrica in cui Danilo Bogoni passa al setaccio tutte le emissioni recenti e future dei paesi del quadricamere italiano. Questo mese "Il Vaticano mette in scena Carlo Goldoni" ovvero la celebrazione del grande commediografo veneziano al quale le poste pontificie hanno dedicato un innovativo foglietto-siparietto-palcoscenico e bellamente dimenticato, invece, da quelle italiane.

Novità dall'ultima riunione della Consulta di Aprile: il Ministro Gentiloni ha presentato le sue linee guida che dovrebbero ottimizzare e snellire la produzione filatelica nazionale. "La Consulta dei buoni propositi" è il titolo dell'articolo di Danilo Bogoni sull'argomento: quello per il 2008 "è un programma equilibrato, anche se il contenitore è e resta vecchio e superato" e già ci sono le prime eccezioni, che non fanno presagire nulla di buono.

Gabrele Fabris scrive dell'asta Feldman di qualche settimana fa in cui è entrata polemicamente anche l'ammonistrazione postale sammarinese: "Si poteva vendere l'Archivio Courvoisier?" è l'interrogativo. Al centro della disputa c'è infatti l'archivio della ditta svizzera che, dopo la sua chiusura, è finito sul mercato. Ma San Marino che ha in passato utilizzato tantissimo la stamperia svizzera (e recentemente anche altri paesi europei) ha avviato procedure che contestano la vendita di questi materiali tra cui importanti "progressive" ovvero sequenze dei colori base necessari per ottenere il francobollo completo.

Sapete qual'è il pezzo raro della meccanofilia italiana? Si tratta di una affrancatura meccanica del 1927 come ci svela Nino Barberis: "Il penny black delle rosse italiane compie 80 anni" anche se l'amministrazione postale italiana ha praticamente dimenticato di celebrare la prima rossa italiana.

A corollario di questi articoli e a completare le quasi 100 pagine di CF, decine e decine di notizie di attualità e di filatelia tematica compresa "Una storia affascinante quella della Malaysia tra grandi sovrano e audaci pirati, dalle colonizzazioni all'indipendenza", un articolo per la rubrica "Dentro la notizia" che trae spunto dalla recente incoronazione del nuovo sovrano malaysiano festeggiato con tre nuovi francobolli.

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