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Sabato, 04 Maggio 2024
 
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Cronaca Filatelica: vent'anni dopo la caduta del muro di Berlino

Vent'anni fa, era il 9 novembre 1989, cadeva il muro di Berlino. L'evento ha meritato la copertina dell'ultimo numero di Cronaca Filatelica giunto in edicola in questi giorni. Anche se, ricorda Danilo Bogoni, a muri che crollano corrispondono muri ancora in piedi (come quello che divide Cipro) o addirittura in costruzione (come quello tra Israele e Palestina). Lo storico crollo del 1989 viene celebrato da CF con una rievocazione storica e attraverso le numerose emissioni filateliche dei paesi europei. CF di Novembre tratta anche dell'ultima riunione della Consulta per la filatelia (che ha predisposto un programma preliminare per il 2010), del codice a barre presente ormai su tutti i fogli dei francobolli italiani, dell'Ufficio di Posta Militare n.15 attivo dopo la fine della I Guerra Mondiale a Costantinopoli.

Cronaca Filatelica: vent'anni dopo la caduta del muro di Berlino

"La società è fatta di muri che vengono, aihmè, eretti e di muri che vengono abbatutti". Lo scrive Danilo Bogoni nell'editoriale d'apertura del nuovo numero di Cronaca Filatelica (366, Novembre 2009, Editoriale Olimpia), alludendo al ventennale della caduta del muro di Berlino. Era il 9 novembre del 1989 e "Con il muro di Berlino si sgretolò la Cortina di ferro": la storia dell'Europa e del mondo, delle nazioni e dei singoli, cambiarono all'improvviso. Bogoni ripercorre gli ultimi istanti dell'ormai asfittico governo della Germania Democratica (quella comunista dell'Est, per intenderci) con un aneddoto di Riccardo Ehrmann, corrispondente ANSA da Berlino Est il quale si trovò a fare al Ministro della Propaganda della DDR una domanda, solo apparentemente normale: quando cioè sarebbero state tolte tutte le restrizioni di viaggio ai cittadini dell'est? Ebbene la risposta del ministro fu clamorosa: "Credo anche subito". Il muro, costruito nel 1961, iniziava a cadere proprio in quei minuti. Ma ad un muro che viene abbattuto, se ne contrappongono ancora altri, come quello di Cipro, l'ultimo che in Europa divide ancora greci e turchi. Costruito  nel 1964 per arginare la diatriba etcnica e religiosa tra le due popolazioni, il muro che divide ancora oggi in due la città di Nicosia è sorvegliato da contingenti dell'Onu e ha dato vita ad importanti ed interessanti aspetti di storia postale. 

E anche se di non si può parlare propriamente di muro, Bogoni ricorda come "Dieci anni fa in Europa crollava il "muro" monetario", un muro che pure sembrava incrollabile. L'evento, sottolineato già alla nascita della nuova moneta nel 1999, ha avuto più di una celebrazione filatelica in Europa. L'Italia ha invece affidato il decennale della moneta unica ad un "chiudilettera" inserito nel libretto autoadesivo targato "Italia 2009".
E proprio il Festival Internazionale della Filatelia svoltosi in ottobre a Roma ha costituito la culla di una interessante ed attesa emissione tri-congiunta dedicata al grande poeta toscano: "Dante apripista anche in filatelia" è il titolo con cui Domenico Sabbioni ricorda come, nei tempi passati, la filatelia si sia già ampiamente dedicata a Dante Alighieri: oltre all'emissione in foglietto del 21 ottobre scorso, congiunta tra Italia, Vaticano e San Marino, il somma poeta è finito sui francobolli del 1921 per il centenario della Società Dante Alighieri (una serie che contiene molti spunti di collezione oltre ad alcuni pezzi - soprattutto tariffe - rari ed interessanti) o quelli del 1965 per il 700° anniversario della nascita. Ma Sabbioni ha fatto alcuni calcoli: "Dante in fatto di celebrazioni postali, secondo solo a Garibaldi". Dal 1921 sino ad oggi i francobolli dedicati al Poeta (o con la sua effigie o con riferimenti alle sue opere) sono davvero tanti.

E' tornata a riunirsi il 7 ottobre scorso l'assemblea del Parlamentino per la filatelia che, oltre a decidere un abbozzo di programma filatelico per il 2010, ha vissuto momenti di vera concitazione quando il Ministro dello Sviluppo Economico Scajola ha abbandonato la riunione. Motivo? "La pronuncia della Consulta ricade sulla piccola Consulta", scrive Danilo Bogoni. Il riferimento è alla Consulta della Corte Costituzionale che proprio in quei minuti produceva il giudizio di incostituzionalità del cosiddetto Lodo Alfano: il Ministro si è così dovuto allontanare, lasciando tutto nelle mani del suo Capo di Gabinetto, ma non prima di aver "auspicato un maggior coinvolgimento del Parlamentino della filatelia nella definizione delle illustrazioni". Chissà se il Ministro alludesse alla serie cosiddetta "Posta Italiana"  e che solo il 31 ottobre scorso si è arricchita di un nuovo e costosto valore da 3,30€: "avrei sperato di più", avrebbe detto il Ministro ai consultori. Aggiungendo: "Il francobollo di posta ordinaria francamente non mi ha entusiasmato".
La Somalia è tornata ad emettere francobolli ancora una volta grazie all'interessamento personale di Emidio Vangelli, già direttore del Centro Filatelico dell'IPZS e da anni rappresentante de-facto della filatelia somala in tutto il mondo.  Gabriele Fabris, in "Italia 2009, lancia l'Sos Somalia", racconta la storia dell'ultima emissione somala che ha reso omaggio al Festival Internazionale della Filatelia di Roma. Si tratta dei primi due francobolli realizzati dallo stato africano dal 2003.

Torna in questo numero di CF, la storia postale di Mario Chesne Dauphinè. Questa volta si occupa de "La Posta Militare n.15 di Mumhané Sokak", ovvero dell'ufficio postale aperto dai militari italiani nel 1919 a Costantinopoli, nel quartiere di Galata (nella via Mumhané Sokak, appunto) utilizzato anche dalla folta colonia di civili italiani nella Turchia suddivisa tra i vincitori della 1a Guerra Mondiale. L'ufficio militare n.15, che adottò francobolli e modulistica italiani, ha una interessante storia postale prima che venisse trasformato in ufficio civile il 1°luglio 1921.

"Alla scoperta del codice a barre" è un chiaro invito alla lettura della rubrica Area Italiana rivolto agli specialisti: Danilo Bogoni, infatti, spiega (o meglio, svela) i segreti dei codici a barre presenti sui fogli di francobolli italiani. Oltre a costituire nuovi spunti di collezione, i barcode presenti sin dall'emissione Giornata della Filatelia del 2008 hanno un significato puramente logistico: servono, infatti, a Poste Italiane per meccanizzare la contabilità di questi francobolli.

Sebastiano Cilio prende spunto da alcune importanti aste filateliche italiane per dare "Uno sguardo al mercato" e confermando una precisa tendenza: "In asta o su internet... evoluzione in atto!". L'evoluzione di cui scrive il presidente della Borsa Filatelica Nazionale riguarda sia il tipo di oggetti presenti nelle vendite all'incanto sia i loro acquirenti. Sempre più spesso il materiale in offerta è costituito da "lotti e collezioni", di cui vanno ghiotti non già privati collezionisti ma... "mercanti che tendono ad approvvigionarsi". E a proposito di vendite online, Cilio rileva come anche su Ebay sia "stata operata una forte stretta fiscale accettando solo offerte di comercianti con partita Iva". Il motivo è semplice oltre che "stimolato" da parecchio tempo dagli stessi operatori commerciali tradizionali: per chi mette in vendita online centinaia se non migliaia di oggetti filatelici c'è inevitabilmente una "presunzione di commercio che evade le norme fiscali italiani".

Infine, Nino Barberis, nella sua stanza dedicata alla filatelia giovanile, scrive di soldi e finanza. In chiave collezionistica s'intende: "una collezione sul denaro aiuta a capire passato e presente"! "Familiarizzando con il valore della moneta di ieri e di oggi... sicuramente si allargano le proprie conoscenze" oltre alla possibilità di fare "escursioni di eccezionale interesse": dalle grandi svalutazioni, alle monete ormai scomparse sostituite dall'Euro, a tutte le tematiche economiche e finanziarie di recentissima attualità.

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