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Lunedì, 29 Aprile 2024
 
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Cronaca Filatelica: quei "Mille" che unirono l'Italia

Non poteva che essere dedicata al foglietto emesso il 5 maggio per ricordare la mitica Spedizione dei Mille la copertina dell'ultimo numero di Cronaca Filatelica giunta in edicola in questi giorni. Esattamente 150 anni fa Giuseppe Garibaldi a capo di un esercito di circa mille volontari sbarcò in Sicilia, iniziando quel processo di unificazione della penisola che avrebbe portato l'anno successivo alla nascita del Regno d'Italia. Ma CF di maggio ospita tantissimi articoli e notizie di attualità filatelica e postale, tra i quali un nuovo Quaderno di Storia Postale sui servizi postali francesi in medio oriente durante l'800.

Cronaca Filatelica: quei "Mille" che unirono l'Italia

Era la sera del 5 maggio 1860 quando Giuseppe Garibaldi a capo di un piccolo esercito di 1162 volontari, salpò da Quarto (nei pressi di Genova) alla volta della Sicilia, isola che già da alcuni anni era in rivolta contro il dominio dei Borboni. Un evento fondamentale della storia dell'Italia se si pensa che le "camicie rosse" garibaldine nonostante fossero male armate, realizzeranno un'impresa spettacolare: riunire sotto il regno dei Savoia, buona parte della penisola.

Esattamente 150 anni, la Spedizione dei Mille ha avuto un'importante sottolineatura filatelica con un bel foglietto di quattro francobolli presentato il 5 maggio scorso al Quirinale. A parlarne diffusamente è Danilo Bogoni sull'ultimo numero di Cronaca Filatelica, la rivista dell'Editoriale Olimpia, giunta al n.372 (maggio 2010). "I Mille che unirono l'Italia" è il titolo dell'articolo con il quale, oltre alla rassegna dell'evento ufficiale - cui hanno presenziato il Presidente Napolitano, il Ministro dello Sviluppo Economico Scajola e lo stesso AD di Poste Italiane Sarmi - si illustrano, con il supporto di varie emissioni filateliche, proprio quei "Sei giorni che cambiarono i destini della Nazione", cioè dal 5 fino all'11 maggio quando Giuseppe Garibaldi assunse la dittatura dell'isola siciliana in nome di Vittorio Emanuele.

La presentazione del foglietto garibaldino è stata anche l'occasione per il Ministro Scajola di presentare al Presidente della Repubblica le nuove compagini della Consulta  per la Filatelia e la Commissione filatelica.

Ancora il ministro, insieme al Presidente di Poste, Ialongo, ha presentato ufficialmente a Torino il francobollo dedicato alla Sacra Sindone. L'evento è recensito da Domenico Sabbioni che nel suo articolo, "Sindone: il mistero del Sabato Santo", narra, tra storia, fede e filatelia, le vicende della "Icona scritta col sangue". Il Sacro telo, in esposizione a Torino proprio in queste settimane, è finito già molte volte in passato su francobolli, interi e annulli postali d'Italia, Vaticano, San Marino e Smom, tutti repertoriati nel lungo articolo di Sabbioni.

E dopo le edizioni del 2002 e del 2006 "Torna il francobollo solidarietà per la ricerca anti-cancro". Danilo Bogoni, nella consueta rubrica "Area Italia", scrive della nuova emissione, dedicata alla Professione Infermieristica, uscita il 16 Maggio scorso con sovrapprezzo di 0,30€. Il contributo benefico da parte del mondo filatelico, come le due volte precedenti, sarà destinato ad un fondo che finanzierà attività di ricerca, programmi di formazione in oncologia e naturalmente attività già in corso di svolgimento.

"Una nuova interessante collezione" è quella che propone Luciano Raimondi basata sulla presenza del "codice a barre" sui bordi di foglio di tutti i francobolli a partire dallo 0,60€ Giornata della Filatelia del 2008. Si potrebbe iniziare a raccogliere il francobollo con la relativa porzione di bordo sul quale è presente il barcode. La disponibilità di tali combinazioni è naturalmente molto bassa rispetto alla tiratura complessiva di ciascun dentello, se si pensa che il codice a barre è presente una sola volta in ciascun foglio. Pertanto dividendo la tiratura per fogli di 50 o 25 esemplari, questi francobolli con codice risultano essere "molti meno del Gronchi Rosa". Segue un elenco di tutti i barcode registrati tra 2008 e 2009.

Gabriele Fabris - e l'occasione è data dalla mondiale di Londra dall'8 al 15 maggio - illustra attraverso alcuni interessanti fogli di prove ed esemplari non emessi presenti nella collezione reale britannica, la biografia "filatelica" di "Giorgio V, il re collezionista". Durante il suo regno, infatti, videro la luce i primi francobolli commemorativi inglesi oltre a numerose innovazioni in campo postale. Oggi la sua enorme collezione, fatta di rarità di prim'ordine, è di proprietà della Regina Elisabetta. A celebrare degnamente il re filatelista sono state alcune emissioni targate "London 2010", ed in particolare due bei foglietti che hanno rievocato i più prestigiosi francobolli emessi durante il regno di Giorgio V.

Qualche problema sembra che ci sia stato nella realizzazione delle ormai mitiche "pagine nere" di Cronaca Filatelica (su questo numero in versione ridotta), ma lo spazio in più è compensato dall'interessante Quaderno di Storia Postale "Le Messageries sulla rotta Costantinopoli - Alessandria d'Egitto", ovvero una ricca e dettagliata descrizione dei servizi postali marittimi francesi lungo le coste dell'Anatolia, del Medio Oriente e dell'Egitto, dalla seconda metà dell'800 sino ai primi del 1900. Autore delle 8 pagine centrali è Mario Chesne Dauphinè che attraverso la riproduzione di documenti originali dell'epoca e degli speciali francobolli della "Compagnie Universelle du Canal maritime de Suez", illustra le vicende degli uffici postali di Costantinopoli, Smirne, Rodi e Alessandria d'Egitto.

Di storia postale, o meglio della funzione postale nei ritratti rinascimentali, scrive Clemente Fedele in "Ritratti e lettere". La tradizione "del ritratto con lettera" nasce nel Cinquecento, secolo di svolte e di grandi assestamenti, anche dal punto di vista della "comunicazione" che assume un ruolo centrale con la creazione di una rete di strade postali e di una vera e propria "tecnica trasportista". Ecco che la lettera assurge a simbolo di uno status sociale o semplicemente di una passione.

Infine, le tradizionali "stanze" di Nino Barberis e Sebastiano Cilio su filatelia giovanile e mercati. E se il primo offre un ulteriore spunto innovativo per far avvicinare i ragazzi ai francobolli attraverso la "Letteratura, strumento ricco e originale" (una tematica di questa portata va naturalmente affronotata "in chiave giovanile con parecchie attrattive intriganti", ricorda Barberis), il secondo analizza i risultati dei recenti convegni filatelici e vendite all'incanto, osservando come "il momento è buono per aggiudicarsi pezzi rari a prezzo equo", non disdegnando ancora una volta di sottolineare come "i prezzi dei cataloghi sono novevolmente alti", cosa che ha instillato nei collezionisti l'abitudine di pretendere forti sconti.

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