ATTENZIONE!!! Philweb si è trasformato.
Dal 24 settembre è diventato un blog. Clicca qui e corri subito a vederlo!

Philweb.it - Home
Main Navigation
Lunedì, 29 Aprile 2024
 
Ultime notizie

Recensioni

Cosa c'è dietro lettere e francobolli? Filanci la racconta giusta

E' uscito da qualche settimana il nuovo libro di Franco Filanci dal titolo "Lettera & Francobollo - Raccontiamola giusta", la seconda "Guida al collezionismo" edita da Unificato, casa editrice che conferma ancora una volta la sua prolifica attività nel campo editorial-filatelico. Filanci, noto collezionista, studioso e divulgatore, scrive di lettera e francobollo, delle sue origini, di collezionismo e delle sue variegate forme. Ma soprattutto, con chiaro intento didattico, la guida spiega a tutti, collezionisti o semplici curiosi, che raccogliere francobolli ed oggetti postali non è un passatempo per ragazzini o anziani: la filatelia è un frammento di un più vasto museo delle comunicazioni umane che si condensa all'interno di una collezione, soprattutto se costruita con impegno, passione ed intelligenza.

Cosa c'è dietro lettere e francobolli? Filanci la racconta giusta

Parafrasando un comune modo di dire, questo è uno di quei rari casi in cui si può affermare: "volume piccolo ma dal cuore grande".
Di piccolo è piccolo, con le sue 64 pagine, prefazione ed indice compresi, e con un formato che lo avvicina più a quello dei cataloghi di francobolli che ai voluminosi tomi per studiosi. Ma per l'argomento trattato, il linguaggio e i suoi contenuti - cos'altro, se non il cuore, appunto - il nuovo libro di Franco Filanci edito da CIF, editrice dei cataloghi Unificato, non può che classificarsi tra quelle gustose letture adatte (ed utili) "a tutti".

L'impegno culturale (ma anche didattico) del libro di Filanci, sta subito nel titolo: "Lettera & Francobollo", una seriosità peraltro subito smorzata dall'ironico sottotitolo "Raccontiamola giusta". E tanto basta per prendere con spirito positivo la lettura di questa seconda "Guida al collezionismo" dell'Unificato.

Franco Filanci, per chi fosse nato ieri, è uno dei più prolifici ed autorevoli studiosi del francobollo e del suo habitat naturale, ovvero la lettera. Da quando ha iniziato la sua "carriera" di filatelista - era il 1959 - Filanci i francobolli non li ha solo raccolti ma li ha pure creati: centinaia gli esemplari (comprese alcuni interi postali) realizzati per l'Italia (ricordate l'ammiccante sguardo femminile "Hobby senza età" sul dentello per la Giornata della Filatelia del 1992? Per chi non ce l'avesse presente... è quello in copertina, proprio davanti all'Annunciazione del 1482 della Cattedrale di Mantova) ma soprattutto per San Marino.

In qualche modo Filanci, torinese di nascita ma parmense d'adozione, con il francobollo è "casa e bottega", dato che nella vita di tutti i giorni si occupa di grafica e comunicazione, esperienze lavorative che riporta costantemente nei suoi francobolli, ma anche nei suoi libri (ne ha scritti ben 24), cataloghi (ricordate la prima versione dell'Unificato di Storia Postale?), riviste (è uno degli storici autori di Cronaca Filatelica) e nella sua attività di presidente dell'Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale con la quale edita l'ormai famoso semestrale "Storie di Posta". La classica quadratura del cerchio, quindi, che farebbe felice chiunque.

Tornando al volume "Lettera & Francobollo", con il quale l'Unificato si conferma ancora una volta prolifica ed innovativa casa editrice filatelica, sin dalle prime pagine si nota il piglio da vera e propria guida al collezionismo. Due, fondamentalmente, i capitoli, più una corposa appendice contenente un ricco Glossario dei termini filatelici più usati.

Nel primo capitolo, "La lettera e il francobollo, una storia appassionante", Filanci ripercorre esaurientemente, ma con scorrevolezza, l'origine della lettera: "per noi è una cosa qualunque, comune, quasi superata. Ma un tempo non era così". Si parte con i mercanti medievali e i loro corrieri personali dotati di "scarsella" porta lettere, per giungere al 1846, con la prima rivoluzione postale - introdotta dal Codice postale napoleonico che strutturò in modo preciso e rigoroso l'intero settore della posta-lettere - e alla grande riforma postale dell'inglese Rowland Hill basata sull'introduzione di un pezzetto di carta che diventerà presto famoso: il francobollo.

Si prosegue con l'arrivo in Italia di questo utile strumento per il pagamento anticipato della tassa postale: i primi ad adottare il francobollo tra il 1850 e il 1852 furono praticamente tutti gli Antichi Stati del centro-nord. Nel Regno delle Due Sicilie si dovette aspettare ancora qualche anno.
Insieme al francobollo, quella grande forza innovatrice che fu la riforma postale partita in Inghilterra, portò anche strumenti complementari e nuovi servizi per l'utenza: cartoline postali ed illustrate, ricevute di ritorno, pacchi postali, posta aerea e pneumatica. Ma l'evoluzione, come ricorda subito Filanci, non s'è certo fermata. Il francobollo si è trasformato nel tempo, diventando mezzo di propaganda politica (com'era forte il messaggio subliminale contenuto nei francobolli della serie Imperiale del 1928: Vittorio Emanuele III era associato a Giulio Cesare e ad Augusto imperatore!), di promozione pubblicitaria, perdendo il suo valore nominale (i cosiddetti NVI, no value indicators), acquisendo nuove forme (per es. i triangolari di Capo di Buona Speranza) e materiali (gli autoadesivi), per arrivare alle moderne TPLabel e ai contrassegni di posta-target.

E qui siamo ormai nel nuovo millennio: "il francobollo, sempre più insidiato da nuovi sistemi tecnologici che eliminano alle posta il lavoro di bollatura e di controllo, mantiene però tutta la sua validità e comodità sul fronte della corrispondenza privata". Filanci, in fondo, è proprio un ottimista e i cambiamenti nel mondo postale e nella filatelia non lo spaventano. Anzi: "l'avventura della lettera continua perchè, malgrado tutto, vale sempre il motto Verba volant, scripta manent degli antichi". In altre parole: francobolli, lettere, cartoline, bolli postali non sono altro che "un mondo senza confini di spazio, di tempo, di idee".

Decisamente più "pratico" il secondo capitolo, "Il francobollo e la lettera, una collezione infinita", che tuttavia si apre ancora con una profonda verità: "il gusto di collezionare", scrive l'autore, "è qualcosa di innato, che occorre possedere naturalmente per potersi appassionare a una raccolta". In buona sostanza il senso del collezionismo (non solo di francobolli ma anche di santini o paralumi) se c'è... è innato. Filanci, allora, propone tre possibili chiavi di lettura per chi vuole avvicinarsi alla filatelia: "La collezione filatelica", quella classica, pur sempre divertente, in cui il francobollo è l'unico protagonista; "La collezione tematica", ovvero "come raccontare coi francobolli il tuo argomento preferito"; ed infine, "La collezione di storia postale", fatta di documenti ed oggetti legati alla storia dei servizi postali.
Tre modi diversi di collezionare il francobollo ma collegati dalla stessa necessità di dare degno allestimento grafico-estetico alla raccolta ed ai suoi contenuti, il cosiddetto "montaggio" della collezione che può addirittura divenire un "piacevole passatempo" nel "passatempo". Ma "qualunque sia la collezione", aggiunge Filanci, "è bene considerare che una raccolta ben fatta e alquanto avanzata [...] può essere più facilmente apprezzata sia da altri collezionisti che dai commercianti". Della serie: evitate di "piluccare" qua e là mettendo insieme collezioni confuse e non complete.

E a chiudere questo secondo capitolo "tecnico-pratico" ci sono "Le 5 chiavi per entrare nel mondo della filatelia", ovvero tutto il necessaire per il bravo filatelista. Innanzitutto la "materia prima" (francobolli, buste, annulli), che può essere reperibile in casa, in ufficio, alla posta, in soffitta o presso amici e parenti e gli "strumenti" del mestiere, a cominciare da lenti e pinzette; poi è importante crearsi una "cultura filatelica", comprando e leggendo cataloghi, riviste, libri specializzati. Il "montaggio di una collezione" è la quarta chiave per entrare dalla porta principale nel mondo dei francobolli: Filanci offre consigli su classificatori, raccoglitori e cartelline da usare per conservare oggetti postali differenti. Infine, sempre meglio non dimenticare che la filatelia è "una passione da compagnia". Quindi, mai rinchiudersi in casa ma frequentare associazioni e circoli filatelici: c'è sempre qualcosa da imparare dagli altri.

Un gran bel piccolo libro, lasciatecelo dire! E non per "pura cortesia", ma per quel sapore di "lettera e francobollo" che in esso ancora si può percepire, quel piacere di sapere che il francobollo è in profonda trasformazione ma che la filatelia tutto sommato non è affatto morta!
E poi non va dimenticato il ruolo "didattico" del volume: una vera e propria guida ragionata al collezionismo filatelico del III millennio, che vedremmo molto bene (in quantità, dato anche l'esiguo prezzo di copertina) sia negli scaffali dei circoli filatelici d'Italia, a disposizione dei giovani collezionisti, sia come piacevole lettura per gli studenti delle scuole medie. Perchè, come scrive Filanci, "il francobollo è una carta-valore dello Stato e perciò carica di valenze politiche, sociali, artistiche e di costume" che ne fanno "un testimone puntuale della Storia".


Lettera & Francobollo - Raccontiamola giusta
di Franco Filanci
Collana: Le Guide al Collezionismo
Editore: CIF - UNIFICATO
Pagg. 64 a colori
Prezzo: 5 euro

I vostri commenti

Questo articolo non ha commenti.