È entrata in vigore senza intoppi la convenzione postale firmata lo scorso 24 giugno tra il Sovrano Militare Ordine di Malta e lo Stato della Città del Vaticano. Gli invii prioritari imbucati il 1° luglio, giorno di entrata in vigore dell’atto bilaterale, sono regolarmente giunti in Vaticano il giorno successivo e sono stati consegnati ai destinatari a partire da ieri.
Si tratta, come detto, unicamente di invii di posta prioritaria, considerato che a tutt’oggi, ad oltre tre anni e mezzo dall’entrata in vigore della convenzione con Poste Italiane, non è ancora possibile spedire dallo SMOM corrispondenza raccomandata e assicurata. Un’attesa lunghissima, interpretabile più come un non voler procedere all’attivazione del servizio che come frutto di “problemi tecnici” (spiegazione in un primo tempo fornita a quanti, allo sportello, avrebbero voluto inviare posta registrata affrancata con i francobolli magistrali).
A ciò si aggiunga pure il fatto che, nel caso specifico del Vaticano, al momento non si sa neppure se gli invii raccomandati e assicurati facciano parte o meno della convenzione sottoscritta dal Cardinal Lajolo ed il Gran Cancelliere Mazery. Il testo dell’accordo, che si compone di nove articoli, per volontà delle parti è difatti rimasto riservato. Francamente, trattandosi di una materia, quella postale, tutt’altro che delicata, non riusciamo a comprendere i motivi di tale segretezza.
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