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Catalogo degli Erinnofili Italiani. Il riscatto dei chiudilettera!

E' uscito in queste settimane un nuovissimo catalogo dedicato al collezionismo degli erinnofili commemorativi italiani. L'erinnofilia è sempre stata in secondo piano rispetto alla filatelia tradizionale e dopo gli anni '30 si è sempre più persa di vista. Con questo catalogo, realizzato da Eupremio Malorzo per l'Associazione Nazionale dei Collezionisti Erinnofili, si concretizza la possibilità di un ritorno "alla grande" del collezionismo di queste etichette, conosciute ai più (e ai filatelisti in particolare) come chiudilettera o cinderella.

Catalogo degli Erinnofili Italiani. Il riscatto dei chiudilettera!
L'erinnofilia, si sa, è sempre stata la sorellastra della filatelia.
Il collezionismo dei cosiddetti bolli erinnofili non ha mai entusiasmato le grandi masse di collezionisti, interessate molto più ai bolli postali, i francobolli cioè, sia per i numerosi spunti collezionistici e di ricerca che questi offrono, sia per i risvolti economici (il francobollo è tutt'ora uno dei beni su cui gli italiani investono cifre importanti).

L'uscita addirittura di un Catalogo degli Erinnofili Italiani, completamente dedicato al collezionismo degli erinnofili commemorativi stampati tra il 1860 e il 1945, rappresenta quindi un evento degno di nota, sia perchè per la prima prima volta si è cercato di dare una organizzazione sistematica a questi piccoli bolli commemorativi, spesso dentellati e assimilati, nel pensiero comune, ai francobolli di origine postale, sia perchè fa parte di un progetto di più largo respiro che va sotto il nome di Associazione Nazionale Collezionisti Erinnofili.

L'autore di questo bel volume di oltre 270 pagine è Eupremio Malorzo, presidente dell'Associazione e naturalmente grande collezionista di erinnofili. Con oltre 1500 riproduzioni a colori e 6000 etichette catalogate, il catalogo edito dalla torinese Digitalis, è indubbiamente il primo sforzo nella direzione di catalogare tutta la produzione erinnofila italiana: la numerazione adottata, infatti, è tale per cui sono stati lasciati ampi intervalli liberi in modo, dice l'autore stesso, da poter inserire nel futuro gli erinnofili man mano scoperti senza alterare la numerazione di quelli pre-esistenti.
Il lavoro, quindi, è ben lungi dall'essere terminato e preannuncia nuove edizioni.

La prefazione del nuovo Catalogo parla indubbiamente di una "collezione dimenticata": la collezione degli erinnofili (erinnofilia, dal tedesco, significa appunto "ricordo") è stata attivissima fino agli anni '30 con una produzione vastissima, per essere poi pian piano dimenticata, anche se con un pò di attenzione è facile constatare il contrario, guardando ai modernissimi foglietti erinnofili prodotti ancora oggi dal nostro Poligrafico.

Il bollo erinnofilo ha sempre avuto il ruolo di "annunciare un evento futuro o di commemorarne uno passato", ovvero di essere un veicolo di pubblicità e di informazione e pure di validissimo strumento per raccogliere fondi a fini sociali, politici, economici. Molto importanti, forse anche precursori dei francobolli, gli erinnofili ricordano le primissime manifestazioni di voli aerei, o le grandi fiere ed esposizioni internazionali dei primi anni del secolo scorso.

Ed, infatti, il catalogo (che non contempla tutti quei bolli, peraltro molto conosciuti dai filatelisti, dedicati alle campagne di propaganda sanitaria e di assistenza o i bolli reggimentali) si apre proprio con l'etichetta erinnofila stampata nel 1860 per la raccolta di fondi per l'assistenza alle operazioni militari di Giuseppe Garibaldi in Sicilia, che con il famoso "sbarco dei Mille" dava inizio alla unificazione della penisola sotto i Savoia.

E se pensiamo a questi pezzetti di carta come oggetti di collezione, non v'è dubbio che tra di essi si possono rintracciare pezzi di grande rarità, come il già citato erinnofilo garibaldino e quello del 1863, sempre destinato alla raccolta di fondi per le missioni di Garibaldi ormai arrivato in Aspromonte, che nel catalogo presentano l'indicazione "p.a.r." che tradotto in soldoni, vuol dire... "prezzo d'amatore".

Ma scorrendo tutte le 272 pagine, si possono rintracciare bolli costosissimi, finanche 80 euro, ma la maggior parte sono bolli economici, per tutte le tasche. E l'autore, infatti, lo scrive pure: la collezione di erinnofili può iniziare spendendo pochissimo, cercando nei mercatini, chiedendo ai venditori di francobolli e cartoline, e sul web cercando attraverso diverse parole chiave: chiudilettera, etichette, cinderella, revenues, ecc.

Gli erinnofili, tra l'altro, sono conosciutissimi dai filatelisti in senso stretto dato che molto spesso finiscono sulle loro buste e documenti di storia postale (spesso come chiudilettera, e a volte addirittura come veri e propri francobolli regolarmente annullati!!!) rendendole più pregiate e vissute (il catalogo di Malorzio, stabilisce un aumento pari a cinque volte il valore del nuovo, se quell'erinnofilo è finito "sotto" un annullo postale).

A tal proposito è interessante ricordare i bolli erinnofili triangolari del 1908 a favore degli scampati al grande terremoto che colpì in quell'anno Sicilia e Calabria, i quali ebbero così tanta diffusione e pubblicità che alcuni finiro per passare regolarmente per posta (come una quarantina di anni più tardi successe per i chiudilettera a favore dei detenuti politici del fascismo).

E non va dimenticato che spesso le etichette erinnofile, dentellate o meno, sono state realizzate da grandi illustratori italiani (Mazza, Boccasile, Cisari, Metlicovitz, ecc.) e hanno rappresentanto la piattaforma naturale per sperimentare nuove tecniche di stampe prima che venissero introdotte nella produzione dei francobolli.

Il catalogo, va detto, è fatto molto bene. Grafica pulita, layout essenziale. Sembra di sfogliare un "manuale" di erinnofilia, più che un mero catalogo: le pagine sono tempestate di piccoli riquadri (peraltro molto evidenti e invitanti alla lettura) contenenti note e approfondimenti storici, economici, tecnici - come per es. le tecniche di stampa o l'avviso della presenza sul mercato di falsi!

In conclusione, un ottimo lavoro, durato dieci anni di ricerche appassionate da parte dell'autore (aiutato anche dal materiale raccolto nel Museo della Figurina Panini di Modena) che prelude alla pubblicazione di una rivista, di dispense specializzate, di un sito internet, tutto all'interno dell'Associazione Nazionale Collezionisti Erinnofili, che ha sede a Torino in via Belfiore, 24, e alla quale l'autore invita a scrivere commenti e proposte e a segnalare nuovi ritrovamenti (anche tramite e-mail: cartepovere@libero.it).

Eupremio Malorzo
Catalogo degli Erinnofili Italiani
Bolli commemorativi dal 1860 al 1945
Edizioni Digitali srl - Torino
Stampato nel Novembre 2006
Pagine: 272
Prezzo: 32,00 euro

LINK
Le aste di erinnofilia (su Ebay.it)

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