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Domenica, 28 Aprile 2024
 
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Editoriali

Cataloghi 2008: dimensioni, contenuti e quotazioni. Discutiamone insieme

I nuovi cataloghi italiani di francobolli sono arrivati e qualcosa, lentamente, si muove. E' questa l'opinione di Riccardo Bodo, collezionista di lungo corso e attento osservatore delle "cose filateliche", del quale ospitiamo ben volentieri, alcune riflessioni personali ed un invito, rivolto agli utenti di Philweb e ai collezionisti di passaggio, di approfittare dell'occasione per discutere non solo di quotazioni ma anche di filatelia, internet e mercati.

Cataloghi 2008: dimensioni, contenuti e quotazioni. Discutiamone insieme
Puntuali sono arrivati i nuovi cataloghi targati 2008: costituiscono il nucleo più resistente della tradizione filatelica ma qualcosina, lentamente, sembra muoversi. Persino il fronte delle quotazioni non registra più l'unanimismo dei rialzi, rotto dall'Unificato almeno per la filatelia più recente.
Il Sassone apporta qualche piccolissima modifica alla sua struttura ipertradizionale. Bolaffi vara il tante volte preannunciato ''Forum'' che, per collezionisti danarosi, gli permette di rompere apertamente con le abitudini dei normali raccoglitori di francobolli per lanciarsi liberamente nell'empireo antiquariale.

Io ho il vantaggio di ricevere tempestivamente le nuove edizioni dei cataloghi e quelle che seguono sono una serie di considerazioni personali, nate dopo averli rapidamente sfogliati. Approfitto quindi dell' ospitalità del sito perche' spero di raccogliere opinioni di altri collezionisti.

In complesso mi sembra che i cataloghi non siano ancora riusciti a misurarsi appieno con la "rivoluzione" creata dall'irrompere della telematica e del web anche nel settore filatelico. Non credo che occorra spendere molte parole per giustificare il termine "rivoluzione": intanto per via della posta elettronica che rende ancora più inaccettabile la massa di emissioni di francobolli che ogni anno viene inflitta ai filatelisti ma che sulle lettere (poche, pochissime) compare col contagocce; in secondo luogo per il consolidarsi di un mercato parallelo globale fatto in buona misura di operatori non commerciali e di collezionisti, che – pur con tutti i rischi del caso – coinvolge una crescente aliquota dell'universo degli appassionati; in terzo luogo per gli spazi di discussione, dibattito, polemica ed aggregazione che internet ha aperto.

E allora, approfittiamone e discutiamo un pò di questi benedetti cataloghi.

MASSICCI, TALVOLTA COSTOSI, MA ALMENO UTILI?


Beh sì, un catalogo ogni tanto bisogna proprio comprarlo: ma è veramente necessaria un'uscita a cadenza annuale di quelli che sono ormai diventati dei volumoni? Stanno diventando molto spessi pure i cataloghi nelle versioni 'ridotte': il Sassone blu (Italia, Trieste A, San Marino Vaticano, SMOM; 14 euro) ha ormai 438 pagine, l'Unificato Junior (Repubblica, San Marino, Vaticano, SMOM, 14,50 euro) ha adesso 652 pagine e il Bolaffi Flash (Italia, San Marino, Vaticano, 10 euro) raggiunge le 441 pagine. Ridurre ulteriormente caratteri tipografici e illustrazioni diventa difficile mentre le poste continuano a sfornare novità, inclusi ingombranti foglietti e minifogli, facendo lievitare di anno in anno il numero delle pagine.

Secondo me, nonostante l'abbondanza di pagine mancano tra l'altro nei cataloghi alcuni strumenti che penso sarebbero invece utili, come dettagliate tavole riepilogative davvero ben fatte delle serie ordinarie: a cominciare da quelle del Regno, come tutti i tipi Floreale, tutti i tipi Michetti, tutti i tipi Imperiale (RSI e Luogotenenza incluse) per proseguire con la Repubblica (che so, una bella tavola della Siracusana con le diverse filigrane e fluorescenze). Sull'Unificato, in realtà, ci sono tabelline riepilogative per le due serie che stanno suscitando in questi ultimi tempi un vivace interesse collezionistico: i prioritari e le Donne nell'Arte. Ma credo che meriterebbero di meglio. Curiosamente tabelle riepilogative discretamente curate delle serie ordinarie italiane sono incluse nel nuovo Bolaffi Forum, nonostante l'approccio che privilegia i pezzi rari. Voi che ne pensate? Potrebbero essere utili delle tavole riepilogative? Lasciate i vostri commenti qui

Ed ecco alcune indicazioni pratiche sui cataloghi principali nell'edizione 2008.

Sassone: quello completo ha come al solito tre volumi (il primo 1820 pagine, 21 euro; il secondo 540 pagine a 16 euro ed il terzo 396 pagine a 16 euro). In tutto si superano ora le 2750 pagine! Il Sassone per le Specializzazioni e le Varietà presenta 928 pagine a 55 euro. E' uscita anche l'edizione 2008 del Sassone Antichi Stati - I volume (quello dei francobolli): 582 pagine solidamente rilegate a 90 euro.

Unificato: un volumone di 950 pagine per 28 euro; c'è – come sempre – una versione in cd-rom a 17 euro.

Bolaffi: è arrivato, come si è detto, il Forum; pesa come un neonato in buona salute (tre kg), è di formato grande con 1042 pagine e un prezzo di 120 euro.

I CONTENUTI


Tra le novità di rilievo delle edizioni 2008 c'è la catalogazione generalizzata dei 'francobollì per i diciottenni': era ovviamente inevitabile e d'altra parte tutti i cataloghi ospitano oggetti anche meno 'postali' (come il 7,70 lire Balbo del 1930). Di 'rosa' e 'azzurri', comunque, si è discusso fino allo sfinimento sulla stampa filatelica e su tutti i forum internettiani. Passiamo perciò a qualche altra indicazione di contenuto.

Il tradizionale Sassone in tre volumi conferma il suo impianto e la sua struttura tradizionale (che io personalmente trovo un pò irritante, pur essendo sempre stato un fedele utente di questo catalogo). C'è però un'innovazione che sembra essere effetto della richiesta dei collezionisti: una catalogazione delle metà usate dei pacchi postali (quelli del regno e quelli repubblicani filigrana ruota, non quelli filigrana stelle), anche su bollettino. La novità si estende ai pacchi in concessione (anche se in questa sezione sono scappate un paio di inesattezze di piccolo conto che potranno facilmente essere corrette nelle successive edizioni) .
L'iniziativa dovrebbe, forse, essere sviluppata meglio ma è decisamente interessante. Io trovo infatti straordinariamente affascinanti i francobolli per pacchi a due sezioni che sono un'esclusiva dell'area italiana. Anche su questo tema sarebbe interessante conoscere l'opinione di altri collezionisti Lasciate i vostri commenti qui. Un'altra novità è la comparsa di un capitolo dedicato alle prove dell'emissione 'artistica' che ha preceduto l'uscita dell' Imperiale: è tuttavia roba disponibile in pochi esemplari e riservata a chi ha il portafoglio bello gonfio. Nell' insieme il Sassone resta una miniera di informazioni

Il Sassone Specializzazioni e Varietà conserva il suo impianto ormai consolidato ma nell'edizione di quest'anno Gianni Carraro (che lo compila), ha accuratamente corretto alcuni errori di stampa che avevano handicappato l'edizione precedente (erano involontariamente sparite alcune posizioni di filigrana, etc.) ed ha puntualmente inserito tutte le nuove segnalazioni emerse ultimamente. La mia opinione, assolutamente personale, è che questa edizione 2008 vada acquistata ed utilizzata per qualche anno dagli specialisti. Carraro, come aveva preannunciato, ha inoltre repertoriato anche il discusso 'uomo nell'arte' (un progetto di francobollo da 900 lire mai emesso): la sua segnalazione ha scatenato roventi polemiche ma qualsiasi cosa se ne pensi, la sua inclusione non incide comunque sui contenuti tecnici del volume.

L'Unificato si conferma il catalogo dall'impianto classificatorio assolutamente più razionale (effetto anche delle indicazioni dell'Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale): quest'anno ha anche compiuto una benvenuta operazione di omogeneizzazione, portando nella normale elencazione della posta ordinaria i francobolli con appendice pubblicitaria e quelli di propaganda di guerra (che non si capisce perchè dovrebbero starsene isolati fra i servizi essendo normalissimi francobolli per lettere e cartoline). Certo, nell'Unificato sono catalogati anche alcuni oggetti discutibili, ma non vedo veri danni per l'utente.

Un discorso a parte va fatto per il Bolaffi Forum. E' riccamente illustrato ed è sicuramente piacevole sfogliarlo. Al di là di alcune manie terminologiche specifiche di Alberto Bolaffi (i francobolli naturali, i 'maior', la filografia e così via), contiene un buon numero di curiose e interessanti notizie.
Offre capitoli dedicati a chi voglia tentare di collezionare non solo francobolli e prefilateliche, ma lettere mercantesche medioevali o persino tavolette cuneiformi. Gli Antichi Stati ed il Regno d'Italia sono catalogati (in stile bolaffiano, naturalmente) francobollo per francobollo mentre la Repubblica diventa una massa indistinta indicata per annata completa salvo qualche pezzo 'raro' (tipo Gronchi Rosa, i 'naturalì e i foglietti per 18enni, di cui Bolaffi è il massimo sponsor); tuttavia è annunciata la futura pubblicazione di un ulteriore volume 'iconografico' con i francobolli analizzati per tema e soggetto.
Ampio spazio, ovviamente, per le trasvolate e la 'posta spaziale'. Il Forum segna insomma una radicale allontanamento della Bolaffi dalla tradizione cataloghistica filatelica per spostarsi su un'ottica dichiaratamente antiquariale. D'altra parte, collezionisti ricchi in effetti ci sono e lo dimostrano numerose aste internazionali dove vengono battuti pezzi per milionari veri. Il Forum dovrà però vedersela con la presenza consolidata nel mercato editoriale per collezionisti di materiale classico con il ponderoso Sassone Antichi Stati che di novità ne presenta pochine (riguardano le affrancature miste delle prime tre emissioni di Sardegna) ma contiene una mole di informazioni tecniche difficile da eguagliare.


LE QUOTAZIONI


Ed ecco il vero tema incandescente anche perchè la cadenza annua dei cataloghi è giustificata proprio dalla revisione periodica delle quotazioni. La polemica proveniente dal mondo dei collezionisti ha raggiunto ormai toni molto accesi, perchè la differenza fra le quotazioni correnti e quelle di catalogo ha raggiunto proporzioni non tanto 'cosmiche' quanto 'comiche'. Io personalmente trovo particolarmente discutibili e talvolta addirittura fuorvianti le quotazioni del materiale su busta.

L'Unificato gioca in difesa, premettendo alcune 'note commerciali' per spiegare il divario tra prezzi effettivi e quotazioni di catalogo, note che contengono alcune osservazioni di buon senso (i costi degli esercizi commerciali, l'influsso delle valutazioni di qualità, i rischi del commercio elettronico da parte di venditori improvvisati, ecc.) ma la sproporzione aveva raggiunto ormai livelli tali che lo stesso Catalogo si è sentito in obbligo di prendere il coraggio a due mani e sforbiciare, in misura non piccolissima, le quotazioni almeno del materiale non troppo vecchio. Sarebbe interessante avere l'opinione di altri collezionisti (Lasciate i vostri commenti qui): la mia personale idea è che questa inziativa vada lodata e incoraggiata ma che ancora non basta e l'Unificato dovrebbe spingersi più in là accentuando così la sua differenziazione dagli altri cataloghi.

Ma intanto si è almeno interrotta (sia pure per un solo catalogo) quella bizzarra pratica di aumentare ogni anno le quotazioni anche quando il mercato più che stagnare mostra addirittura di languire. Ad essere sincero, li capisco gli editori di cataloghi: tentano di rispondere ad alcuni bisogni psicologici inconfessati degli stessi collezionisti. In primis, ovviamente l'avidità di colore che adorano pensare di essere dei furbacchioni che fanno affari senza sforzo. Ma soprattutto, il collezionista medio ha un reddito relativamente contenuto e spendere soldi per un hobby così personale crea inevitabilmente un certo senso di colpa che ovviamente viene in qualche misura alleviato dal vedere quotazioni in costante crescita . Voi che ne pensate? Lasciate i vostri commenti qui

RICCARDO BODO



Vedi anche la presentazione dei tre editori italiani alla 51a Fiera del Francobollo di Riccione:
* Cataloghi Bolaffi 2008
* Cataloghi Sassone 2008
* Cataloghi Unificato 2008

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