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Lunedì, 29 Aprile 2024
 
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Carta bollata e marche da bollo del Lombardo-Veneto, ultima opera di Fortunato Marchetto

Fortunato Marchetto è senza dubbio il creatore della Fiscalfilia, quella disciplina collezionistica nella quale confluisce lo studio della storia fiscale, delle carte bollate e delle marche da bollo, utilizzate soprattutto per assolvere tasse e diritti di natura amministrativa, fiscale, commerciale e giudiziaria. Marchetto, che ha all'attivo numerosi volumi dedicati alla fiscalistica dell'area italiana, è scomparso di recente non prima di aver aggiornato ed ampliato la sua opera dedicata al Lombardo-Veneto e ai Territori Italiani passati dall'Impero Austriaco, dal 1813 al 1871, che l'editrice Vaccari ripropone nella seconda edizione pubblicata nelle scorse settimane.

Carta bollata e marche da bollo del Lombardo-Veneto, ultima opera di Fortunato Marchetto

Il mondo della filatelia è talmente vasto da avere punti di aderenza con altre discipline collezionistiche, quelle che cioè si occupano di oggetti molto simili ai francobolli ma con origini ed utilizzi ben distinti da quelli del francobollo, pur avendo spesso a che fare con i servizi postali.
Un valido esempio di "cugina" della filatelia è l'Erinnofilia, ovvero lo studio e la raccolta di "etichette erinnofile", quasi sempre dentellate e gommate, il cui formato richiama indiscutibilmente quello dei francobolli, ma create soltanto per motivi celebrativi, commemorativi o di beneficienza, eventualmente da "affiancare" ai francobolli su buste e cartoline. 

L'altra "cugina" è invece la Fiscalfilia, un neologismo con il quale si suole identificare lo studio della storia fiscale ovvero gli usi della carta bollata e delle marche da bollo. Nate esclusivamente come mezzi per il pagamento di tasse o diritti su atti civili, giudiziari, amministrativi, commerciali, come pure sulle cambiali, carte bollate e marche da bollo hanno una storia antica che certamente, in Italia, precede la nascita del francobollo per uso postale.

L'intera materia viene trattata in modo organico e completo nelle opere di Fortunato Marchetto, che con i suoi sette volumi pubblicati a partire dal 1986 per i tipi delle Edizioni Vaccari di Vignola, può senz'altro dirsi il massimo esperto della Fiscalfilia dell'area italiana, compresi gli Antichi Stati e le Colonie.

Marchetto, purtroppo, è venuto a mancare nello scorso Dicembre non prima però di aver rimesso mano all'opera fondamentale "Carta bollata e marche da bollo del Regno Lombardo Veneto e dei Territori Italiani passati all'Impero Austriaco in uso dal Novembre 1813 al 1871" uscito nel 2001, e che a Marzo di quest'anno Vaccari ha pubblicato in una seconda edizione completamente rinnovata.

Con un totale di 280 pagine ed oltre 500 illustrazioni in bianco e nero, il volume inserito da Vaccari al n. 25 della collana "Gli Utili" è indirizzato alla ricerca e allo studio degli usi della carta bollata e delle marche da bollo del Lombardo-Veneto, all'epoca parte integrante dell'Impero Asburgico, e di quei territori confinanti che, appartenuti al Regno d'Italia napoleonico, la subentrante Austria raggruppò nei cosiddetti "Kronland". La nuova edizione comprende importanti aggiornamenti - come la conversione in Euro di tutte le valutazioni in lire - una riorganizzazione del materiale presentato e l'aggiunta di una nuova parte dedicata alle marche da bollo in kreuzer e fiorini usati, appunto, nei vari Kronland.

Il periodo storico coperto dal testo - che certamente con la grande quantità di tabelle e riproduzione di leggi, costituisce una lettura molto tecnica destinata ad un pubblico specializzato - corrisponde grosso modo al momento della disfatta dell'esercito Napoloenico tra il 16 e il 18 ottobre 1813 presso Lipsia da parte dei paesi della cosiddetta Sesta Coalizione, allorchè tutte le regioni italiane sotto controllo (diretto o indiretto) dei francesi, con un effetto a cascata, finirono per passare "di mano". Veneto, prima, e Lombardia, poco tempo dopo, entrarono a far parte dell'Impero austriaco sotto forma di Regno autonomo. Nei primi tempi si continuò ad usare la carta bollata napoleonica, ma non appena esaurite le scorte vennero stampate nuova carta (dove l'Aquila imperiale napoleonica in filigrana venne sostituita con l'Aquila bicipite asburgica) e nuove marche da bollo, diverse per le due regioni amministrativamente distinte di Milano e Venezia.

Nel suo lavoro Fortunato Marchetto approfondisce doverosamente tutti gli aspetti monetari di un periodo storicamente travagliato in cui circolarono monete di stati diversi (franchi, fiorini, carantani, pfenning, lire): la monetazione in uso del Regno Lombardo-Veneto è certamente materia affascinante ma complessa e molto tecnica affidata, tra l'altro, a numerose tabelle di ragguaglio e conversione.

Dalle carte bollate e marche da bollo del primissimo periodo (quello transitorio, cioè, che va dalla caduta di Napoleone fino all'inizio del Congresso di Vienna) si passa a quelle del periodo 1815-1854 (cioè fino alle decisioni del Congresso viennese, suddivise in bolli ordinari, straordinari e di controlleria). Dalle "marche da bollo italiane" usate dal novembre 1854 a tutto il 1859 nel Regno Lombardo-Veneto (e poi dal 1859 al 1866 nel solo Regno Veneto con valore dapprima in centesimi e lire austriache, successivamente in kreuzer, fiorini e soldi), a quelle di transizione sia "austro-italiane" (in fiorini e lire) che "italo-austriache" (in lire e fiorini) dal 1866 al 1870.

Infine la nuova Quinta Parte del volume dedicata alle particolari marche da bollo usate nei quattro Kronland (territori italiani già appartenuti al Regno d'Italia napoleonico e trasferiti all'Austria dopo il Congresso di Vienna e suddivisi) del Sud Tirolo, dei Litoriali, di Croazia e Slavonia e della Dalmazia, con valori in kreuzer o fiorini e segnate con la cigla C.M., "Monete di Convenzione", ad indicare che il valore nominale sulla marca era regolato da accordi e ragguagli convenzionali tra Stati.

Una materia senz'altro difficile che se non fosse per la lontana somiglianza delle prime marche da bollo austriache del Lombardo-Veneto con i francobolli, costituirebbe senz'altro un capitolo di storia fiscale e monetaria, più per economisti che per filatelisti.

Ogni marca da bollo riprodotta in questa II edizione (purtroppo in bianco e nero) è valutata attraverso una scala di rarità che va da "CC" (molto comune, 1 euro di quotazione) fino ad "RRR" (rarissima, con quotazioni intorno a 150,00 euro) e ad "R4" (il massimo grado di rarità che esprime l'unicità dell'oggetto).

Nella parte finale del volume di Marchetto, sono esemplificati carte bollate, marche da bollo, annulli fiscali e postali e numerose altre varietà e curiosità dal mondo della Fiscalfilia.

Carta bollata e marche da bollo del Regno Lombardo Veneto
e dei Territori Italiani passati all'Impero Austriaco
in uso dal Novembre 1813 al 1871, CON VALUTAZIONI

Autore: Fortunato Marchetto
Editore: Vaccari srl
Pagine: 280 in b/n
Collana: "Gli Utili", n.25
Prezzo di copertina: 28,00€

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