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Venerdì, 03 Maggio 2024
 
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Avvio tranquillo per l'acceleratore del Cern. Posta Svizzera festeggia in anticipo

Si è svolto stamattina l'attesissimo esperimento all'interno dell'acceleratore di particelle del CERN di Ginevra. La grande tensione iniziale si è stemperata in un fragoroso applauso da parte dei tecnici e degli scienziati (compresi gli italiani dell'INFN in collegamento da Roma) quando alle 9:45 è stato lanciato con successo il primo fascio di protoni all'interno dell'anello sotterraneo di 27 km di lunghezza. Tranquilli della riuscita dell'esperimento le Poste di Berna che avevano pensato di celebrare con largo anticipo l'evento con l'emissione di una cartolina postale.

Avvio tranquillo per l'acceleratore del Cern. Posta Svizzera festeggia in anticipo

Ed alla fine l'esperimento più costoso nella storia della scienza umana è riuscito: l'acceleratore di particelle del CERN di Ginevra, un mostro sottoterra lungo 27 km e costato svariati milioni di euro, è partito alle 9:45 di stamattina con il lancio di un primo fascio di protoni che, tuttavia, non avendo subito l'accelerazione da parte dei super magneti, non si è avvicinato alla velocità della luce come previsto dal progetto.

Grande l'entusiasmo da parte dei tecnici e scienziati del CERN per la riuscita dell'esperimento, seguito in collegamento diretto video e dati anche dai fisici dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Roma. "Grazie, ringrazio tutti", sono state le prime lapidarie parole di Lyn Evans capo progetto del Large Hadron Collider (LHC) non appena terminato il primo lancio.

E come se non bastasse, qualche istante dopo è stato lanciato un secondo fascio di protoni: una seconda prova in direzione opposta alla prima per verificare il funzionamento nei due sensi.

Il risultato dell'esperimento è stato un "banale" lampo di luce creato non già dallo scontro tra protoni bensì tra il primo fascio di essi ed il gas, residuo di altri esperimenti, presente all'interno del Collider.

Prima tensione, poi grande soddisfazione: la caccia alla cosiddetta "particella di Dio", ovvero quella particella mai individuata ma solo ipotizzata dagli scienziati, che sarebbe alla base del primordiale Big Bang da cui originò la terra, si fa più concreta.

E con la riuscita di questo primo esperimento sono stati definitivamente affossati i timori di alcuni "catastrofisti" che avevano previsto per oggi la fine del mondo, inghiottito da un gigantesco buco nero causato dall'esperimento.

Di tutt'altro parere le Poste di Berna che sulla sicurezza del progetto e la perfetta riuscita dell'odierno test avevano già scommesso lo scorso 5 aprile mettendo in vendita una cartolina postale da 130 centesimi.
Illustrata con alcuni disegni relativi al grande impianto del CERN, il cui "cupolone" è presente nell'impronta di valore, la cartolina è stata venduta anche attraverso un ufficio postale speciale appositamente predisposto dalla Posta Svizzera all'interno del parco scientifico ginevrino nei giorni 5 e 6 aprile scorsi, durante i quali è stato pure in uso un annullo filatelico.

Approfondisci:
The Large Hadron Collider (sito ufficiale)
CERN European Organization for Nuclear Research  (sito ufficiale)

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