Ha avuto inizio sabato scorso, 29 settembre, il XXIX Salone della Filatelia e Numismatica di Foggia. La manifestazione, organizzata dal Circolo Filatelico e Numismatico Dauno, è ospitata anche quest'anno presso la Fiera di Foggia, e resterà aperta al pubblico sino al prossimo 7 ottobre.
Due i bolli speciali utilizzati dal servizio postale temporaneo allestito per l'occasione. Il primo è dedicato al 90° anniversario della partecipazione dell'11° reggimento Lancieri di Foggia alla battaglia sul Tagliamento, avvenimento ricordato anche da un foglietto erinnofilo fatto stampare per l'occasione dagli organizzatori. Il secondo, invece, è chiamato a celebrare il 40° anniversario della fondazione del Circolo Filatelico Dauno, che nel capoluogo della Capitanata ha la propria sede.
Peccato che proprio i due annulli siano stati causa di non pochi malumori da parte del visitatori. Diversi collezionisti, difatti, ci hanno segnalato che per accedere al servizio postale temporaneo fosse richiesto il pagamento del biglietto d'ingresso alla struttura fieristica. Pare che gli inflessibili addetti della Fiera non abbiano voluto sentire spiegazioni, richiedendo il pagamento del biglietto anche a chi desiderava unicamente recarsi al servizio temporaneo.
È noto, tuttavia, che ogniqualvolta viene attivato un servizio temporaneo, il richiedente deve sottoscrivere un modello contrattuale (mod. SD3) nel quale si impegna, fra le altre cose, a non vietare, riservare o limitare l'accesso all'Ufficio postale a particolari categorie di utenti. Appare evidente che imporre il pagamento di un biglietto d'ingresso, anche minimo, costituisce una violazione di tale condizione vincolante per l'effettuazione del servizio.
Non dimentichiamoci, difatti, che i servizi temporanei, oltre a vendere materiale filatelico, sono uffici postali a tutti gli effetti, abilitati all'accettazione di corrispondenza, anche raccomandata e assicurata. L'accesso al pubblico, dunque, deve essere sempre garantito nella massima libertà .
La prassi, peraltro, prevede che per manifestazioni con accesso limitato venga attivato un secondo servizio temporaneo con un duplicato dell'annullo speciale, in luogo accessibile al pubblico e nel medesimo orario di apertura. Il tutto, ovviamente, a spese del richiedente.
Gli annulli del G8 di Genova furono accessibili al pubblico
grazie ai duplicati utilizzati fuori dalla "zona rossa".
Ciò avviene regolarmente, ad esempio, per i servizi temporanei attivati all'interno dei Palazzi romani (Camera, Senato e Quirinale), o per le cerimonie con la partecipazione del Capo dello Stato.
La Filiale di Foggia, interpellata da Philweb, si è scusata per l'accaduto, sostenendo di aver dimenticato di apporre al botteghino della Fiera l'apposito cartello per invitare coloro i quali fossero interessati unicamente agli annulli a farsi "accompagnare" senza pagare il biglietto. Quello del cartello, difatti, pare sia il metodo più utilizzato dai referenti filatelici di Filiale per bypassare l'obbligo di libero accesso ai servizi temporanei. Anche quest'ultimo escamotage, tuttavia, ci appare francamente ridicolo, nonché lesivo del diritto alla libertà e alla dignità personale! Il cliente, secondo i fautori di tale procedura, dovrebbe essere accompagnato al servizio postale, guardato a vista durante il periodo di "permanenza" e, dunque, scortato nuovamente all'uscita, magari sotto gli occhi di decine di visitatori "paganti". Assolutamente pazzesco!
Come fare, dunque, perché tali spiacevoli "imprevisti" non si verifichino più? Semplice: prestare un po' più di attenzione durante la fase istruttoria del servizio temporaneo, ed esigere dai richiedenti il rispetto degli impegni presi. La normativa in materia, d'altronde, è molto chiara. Tutto sta a farla osservare!
Due i bolli speciali utilizzati dal servizio postale temporaneo allestito per l'occasione. Il primo è dedicato al 90° anniversario della partecipazione dell'11° reggimento Lancieri di Foggia alla battaglia sul Tagliamento, avvenimento ricordato anche da un foglietto erinnofilo fatto stampare per l'occasione dagli organizzatori. Il secondo, invece, è chiamato a celebrare il 40° anniversario della fondazione del Circolo Filatelico Dauno, che nel capoluogo della Capitanata ha la propria sede.
Peccato che proprio i due annulli siano stati causa di non pochi malumori da parte del visitatori. Diversi collezionisti, difatti, ci hanno segnalato che per accedere al servizio postale temporaneo fosse richiesto il pagamento del biglietto d'ingresso alla struttura fieristica. Pare che gli inflessibili addetti della Fiera non abbiano voluto sentire spiegazioni, richiedendo il pagamento del biglietto anche a chi desiderava unicamente recarsi al servizio temporaneo.
È noto, tuttavia, che ogniqualvolta viene attivato un servizio temporaneo, il richiedente deve sottoscrivere un modello contrattuale (mod. SD3) nel quale si impegna, fra le altre cose, a non vietare, riservare o limitare l'accesso all'Ufficio postale a particolari categorie di utenti. Appare evidente che imporre il pagamento di un biglietto d'ingresso, anche minimo, costituisce una violazione di tale condizione vincolante per l'effettuazione del servizio.
Non dimentichiamoci, difatti, che i servizi temporanei, oltre a vendere materiale filatelico, sono uffici postali a tutti gli effetti, abilitati all'accettazione di corrispondenza, anche raccomandata e assicurata. L'accesso al pubblico, dunque, deve essere sempre garantito nella massima libertà .
La prassi, peraltro, prevede che per manifestazioni con accesso limitato venga attivato un secondo servizio temporaneo con un duplicato dell'annullo speciale, in luogo accessibile al pubblico e nel medesimo orario di apertura. Il tutto, ovviamente, a spese del richiedente.
Gli annulli del G8 di Genova furono accessibili al pubblico
grazie ai duplicati utilizzati fuori dalla "zona rossa".
La Filiale di Foggia, interpellata da Philweb, si è scusata per l'accaduto, sostenendo di aver dimenticato di apporre al botteghino della Fiera l'apposito cartello per invitare coloro i quali fossero interessati unicamente agli annulli a farsi "accompagnare" senza pagare il biglietto. Quello del cartello, difatti, pare sia il metodo più utilizzato dai referenti filatelici di Filiale per bypassare l'obbligo di libero accesso ai servizi temporanei. Anche quest'ultimo escamotage, tuttavia, ci appare francamente ridicolo, nonché lesivo del diritto alla libertà e alla dignità personale! Il cliente, secondo i fautori di tale procedura, dovrebbe essere accompagnato al servizio postale, guardato a vista durante il periodo di "permanenza" e, dunque, scortato nuovamente all'uscita, magari sotto gli occhi di decine di visitatori "paganti". Assolutamente pazzesco!
Come fare, dunque, perché tali spiacevoli "imprevisti" non si verifichino più? Semplice: prestare un po' più di attenzione durante la fase istruttoria del servizio temporaneo, ed esigere dai richiedenti il rispetto degli impegni presi. La normativa in materia, d'altronde, è molto chiara. Tutto sta a farla osservare!
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