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400 anni fa il telescopio di Galileo scrutò il cielo per la prima volta

Proprio 400 anni fa, a Padova, Gaileo Galilei alzava al cielo il suo primo cannocchiale. Un anniversario ripreso su moltissimi dei francobolli del giro "Europa" in questo 2009, dichiarato Anno Internazionale dell'Astronomia da Nazioni Unite e International Astronomical Union. La celebrazione centenaria costituisce la copertina dell'ultimo numero di Cronaca Filatelica (362) in edicola in questi giorni, che se ne occupa con un lungo articolo e l'elenco di tutte le emissioni "spaziali" dell'anno. Articoli sono dedicati ai servizi postali gestiti in emergenza da sacerdoti e parrocchie, ai 40 anni dei Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, al terremoto in Abruzzo, alla storia della Conferenza Europea delle Poste e Telecomunicazioni.

400 anni fa il telescopio di Galileo scrutò il cielo per la prima volta

L'Anno Internazionale dell'Astronomia, che cade in questo 2009, viene celebrato in tutto il mondo scientifico per il grande interesse che riveste la ricerca spaziale nella vita dell'uomo. Un evento, voluto da Nazioni Unite e International Astronomical Union, sottolineato attraverso una valanga di francobolli appositamente realizzati da tantissimi paesi ed accompagnato da un altro importantissimo anniversario: sono passati, infatti, ben quattro secoli da quando nel 1609 Galileo Galilei puntava per la prima volta un telescopio verso il cielo.

E l'appuntamento con la scienza e la storia, fatto proprio anche da PostEurop per il consueto annuale giro "Europa", non poteva passare certo inosservato a Cronaca Filatelica che, nell'ultimo numero (362, Giugno 2009) attualmente in edicola, gli dedica la copertina e un bell'articolo di Renato Dicati. "Europa 2009: un giro stellare" ripercorre la vita e l'esperienza galileiana, la nascita e lo sviluppo del telescopio, fino alla ricerca spaziale ed astronomica, in chiave filatelica, facendosi aiutare dalle riproduzioni delle decine e decine di francobolli realizzati quest'anno dai paesi che aderiscono all'associazione degli operatori postali europei.

E sono davvero tanti: dall'Italia alla Bosnia, dal Montenegro alla Russia, dalla Turchia alla Bielorussia, le tantissime emissioni di questo vero e proprio "giro tricolore", per via del ritratto di Galileo utilizzato a profusione, sono tutte rigorosamente elencate. E parlando del giro Europa, non può essere dimenticato che prima della nascita di PostEurop nel 1993, a "firmare" questi francobolli a tema comune, era un'altra organizzazione: la Conferenza Europea delle Poste e Telecomunicazioni. Delle "origini della Cept in un clima idilliaco d'unione" scrive Noè Castagnaro: fondata da 19 paesi (saliti successivamente a 26) il 26 giugno 1959, la Cept in realtà esiste  ancora oggi anche se si occupa di tematiche legate a regole e standard tecnici e cooperazione commerciale e operativa tra i membri. E alla famosa riunione al Palace di Montreux in Svizzera, ricorda Castagnaro, vi partecipò per l'Italia quell'Aurelio Ponsiglione che sarebbe diventato Direttore Generale delle Poste e nelle cui parole è racchiuso lo spirito di quella conferenza: "la cui atmosfera densa di cordialità, di amicizia e di speranze, fu un magnifico auspicio di un avvenire pieno di promesse".

Gabriele Fabris tratta, invece, della decisione di alcuni operatori postali europei di chiudere i piccoli uffici di provincia per far fronte alle sempre impellenti necessità di bilancio: "A rischio il servizio postale? Ci pensa la chiesa!", proprio come in Austria dove la chiusura degli uffici in alcuni piccoli paesi ha stimolato la diocesi di Graz-Seckau di subentrare alle poste pubbliche nel recapito della corrispondenza. "D'altra parte", scrive Fabris, "già in passato le parrocchie sono accorse in aiuto dei cittadini", come nel caso di Udine (era il 1918 e il Comune assunse l'incarico di gestire le corrispondenze provenienti dall'Austria-Ungheria, mentre le sacerdoti e parrocchie si occupavano del recapito di lettere e cartoline provenienti dal circuito postale organizzato dalla Croce Rossa) e di Sarajevo (quando durante la Guerra in Bosnia, tra il 1993 e il 1996, l'associazione dei Beati Costruttori di Pace guidata da don Albino Bizzotti, smistò e consegnò 400.000 plichi provenienti dalla martoriata città e destinati in tutto il mondo, passando per la sede di Padova).

Quest'anno i "Carabinieri, angeli custodi dell'arte", ovvero i militari del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale, compiono quarant'anni. Anniversario sottolineato dal recente francobollo italiano da 0,60€ nella cui immagini "fin troppo simbolica" e poco creativa, compare lo stemma del reparto specializzato dell'Arma. Istituito nel 1969 come presidio fondamentale contro i furti d'arte e le falsificazioni, impegnato recentemente anche nello scenario iracheno a difesa dei beni archeologici di quel paese, il Comando e le sue sedi provinciali svolgono un'attività fondamentale anche nel recupero di monete e francobolli. Nell'intervista concessa a Danilo Bogoni, il comandante Gen. Giovanni Nistri, parla proprio del fenomeno della contraffazione in filatelia e, con riferimento all'apposita Legge Giovanardi, ammette che contiene una lacuna che andrebbe senz'altro colmata relativa cioè alla "falsificazione delle buste e delle cartoline, mediante apposizione di francobolli autentici".

Torna sulle pagine di CF la rubrica di Meccanofilia, affidata - e non poteva essere altrimenti - alla penna di Nino Barberis che questa volta scrive della "Expomec 12: un'esposizione da Guinness!" con allusione all'incredibile quantità di collezioni (168 allestite da 125 soci differenti, con almeno una ventina di debuttanti) esposte durante la biennale "sociale" (non competitiva ed aperta, cioè, ai soli associati e non, quindi, una nazionale che avrebbe ancor più giustificato i grandi numeri raggiunti) organizzata a Sasso Marconi in marzo dall'Aicam. Vengono quindi riprodotti alcuni fogli delle tante collezioni esposte sui più disparati temi ed argomenti. E se solo la filatelia italiana (in tutte le sue variegate specialità) prendesse spunto da questa "festa sociale dell'anno" (limitata a collezioni di affrancature meccaniche su "1 quadro"), rileva Barberis, si potrebbe davvero pensare di coinvolgere tantissimi nuovi collezionisti facendoli uscire dal chiuso dei "circoli" di tutt'Italia.

E per rimanere in ambito tematico, sempre Barberis nella sua stanza Filgiovani, propone due argomenti di sicuro interesse per i ragazzi: "Dall'Europa alle Nazioni Unite", la filatelia è in grado di documentare queste due grandi istituzioni, costituendo un "prezioso ausilio per allargare in maniera divertente le proprie conoscenze".

Anche Marco Stella scrive di filatelia Tematica con riferimento ai XVI Giochi del Mediterraneo in programma nel capoluogo abruzzese dal 26 giugno al 5 luglio prossimi. "Pescara 2009 ai nastri di partenza... Ma che fatica!" allude alla "tardiva messa in moto della macchina organizzativa" italiana e alla -  un pò misera - celebrazione dentellata affidata al solo francobollo da 0,60€ uscito il 5 maggio. San Marino ha fatto meglio, con un'emissione costituita addirittura da tre francobolli in uscita il 16 giugno. Segue un dettagliato elenco dei francobolli e degli annulli speciali utilizzati in Italia durante le precedenti edizioni dei Giochi del 1963 a Napoli e del 1997 a Bari.

Per l'attualità filatelica, nella rubrica Area Italiana di parla dei "Cavalieri di Malta, gran maestri di solidarietà": le poste dello Smom, infatti, sono state non solo le prime ma, finora, le uniche a destinare un francobollo con sovrapprezzo (si tratta dello 0,60€ con Croce Ottagona del 2005 sovrastampato "Pro terremotati Abruzzo + 1,00€") mentre lo stesso Gran Maestro, Frà Matthew Festing, ha visitato personalmente il 23 aprile scorso le tendopoli aquilane nelle quali l'Ordine ha allestito due presidi medici avanzati. E del recente terremoto in Abruzzo si occupa anche "Dentro la notizia" la rubrica di approfondimento che sottolinea come "Poste Italiane assicura che a l'Aquila è tutto tornato alla normalità... Ma i disservizi restano", soprattutto nel settore del recapito delle corrispondenze agli sfollati.

Infine, uno sguardo al mercato con Sebastiano Cilio che consiglia: "Affidatevi alle case d'aste, ma con cautela". I servizi di vendita all'incanto (sia quelli tradizionali in sala che su internet) stanno "diventando sempre più territorio di rifornimento di negozianti e commercianti" anzichè un luogo dove i collezionisti privati possano approvvigionarsi a buon prezzo. Ovviamente se si possono fare ottimi affari su materiale di Russia o Repubblica, ad esempio, non ci si può di certo attendere prezzi di realizzo su articoli come il 1000 lire Cavallino oppure il Gronchi rosa, che non conoscono flessioni neanche in asta. In ogni caso, consiglia Cilio, è sempre bene acquistare francobolli corredati di certificato di garanzia.

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