ATTENZIONE!!! Philweb si è trasformato.
Dal 24 settembre è diventato un blog. Clicca qui e corri subito a vederlo!

Philweb.it - Home
Main Navigation
Giovedì, 02 Maggio 2024
 
Ultime notizie

Emissioni Italia

Dino Buzzati: cento anni dalla nascita dello scrittore e pittore bellunese

L'Italia ricorda il 16 ottobre con un bel francobollo da 60c, il 100° anniversario della nascita di Dino Buzzati, poeta, romanziere, autore di testi teatrali, ma anche pittore e librettista musicale. Un genio artistico poliedrico, quindi. Nato nel 1932 a S.Pellegrino (vicino Belluno, dove verrà usato l'annullo primo-giorno), Dino Buzzati manifesta sin da piccolo le sue passioni e i suoi interessi ed infatti in una sua intervista a Il Giorno nel 1959 dice che "in ogni scrittore i primi ricordi dell’infanzia siano una base fondamentale". E i suoi ricordi partono proprio dalle montagne bellunesi, prima che la famiglia si trasferisse a Milano. Buzzati fu Premio Strega nel 1958 e redattore del Corriere della Sera fino agli ultimi suoi anni.

Dino Buzzati: cento anni dalla nascita dello scrittore e pittore bellunese
Comunicato di Poste Italiane del 5 ottobre 2006

Lunedì 16 ottobre, sarà emesso il francobollo commemorativo di Dino Buzzati, nel centenario della nascita. Il francobollo avrà il valore di € 0,60.  
Con questa emissione Poste Italiane rende omaggio al genio poliedrico del grande autore italiano, che con il suo stile ha segnato le pagine più rappresentative del Novecento.

Dino Buzzati nasce a San Pellegrino il 16 ottobre 1906. Fin dalla giovinezza, affascinato delle illustrazioni fantastiche di Arthur Rackham e dai personaggi di Dostoevskij, coltiva l'amore per l'egittologia, prima di entrare al Corriere della Sera. Il suo romanzo più celebre, "Il deserto dei Tartari", da Buzzati stesso considerato "il libro della vita", pare abbia preso spunto dalla monotona routine della redazione, dove lavorava fino a notte inoltrata. In un'intervista a "Il Giorno", del 26 maggio 1959, confessa l'impressione che "quel tran tran dovesse andare avanti senza termine", fino a consumare inutilmente la vita.

Buzzati era convinto che quello fosse un sentimento comune alla maggioranza degli uomini " incasellati nella esistenza ad orario delle città. La trasposizione di questa idea in un mondo militare fantastico è stata per me quasi istintiva: nulla di meglio di una fortezza all'estremo confine, mi parve, si poteva trovare per esprimere il logorio di quella attesa".  

Il francobollo è stampato dall'Officina Carte Valori dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. in rotocalcografia, su carta fluorescente, non filigranata; formato carta: mm 40 x 30; formato stampa: mm 36 x 26; dentellatura: 13 x 13¼; colori: quadricromia più inchiostro interferenziale trasparente-oro; tiratura: tre milioni e cinquecentomila esemplari; foglio: cinquanta esemplari, valore "€ 30".

La vignetta, nata da un bozzetto di Anna Maria Maresca, raffigura, entro una cornice grigia, un'immagine di Dino Buzzati intento a scrivere a macchina; due riquadri cromaticamente diversi evidenziano, rispettivamente, un particolare della macchina da scrivere ed il volto dello scrittore.

Completano il francobollo la leggenda "Dino Buzzati" e le date "1906 – 1972", la scritta "Italia" e il valore  "€ 0,60".   A commento dell'emissione verrà posto in vendita il bollettino illustrativo con articoli a firma dello scrittore Giorgio Soavi, e della studiosa e curatrice di mostra ed eventi su Dino Buzzati, Maria Teresa Ferrari.  

Lo Sportello Filatelico della Filiale di Belluno utilizzerà, il giorno di emissione, l'annullo speciale realizzato a cura della Divisione Filatelia. Sarà  inoltre disponibile una cartolina raffigurante particolari contenuti nella vignetta del francobollo commemorativo, al prezzo aggiunto di 52 centesimi.   
La cartolina sarà posta in vendita o potrà essere prenotata presso tutti gli Sportelli Filatelici del territorio nazionale. Il francobollo e i prodotti filatelici potranno essere acquistati anche online sul sito internet www.poste.it.

LINK:
Dino Buzzati, biografia su Wikipedia

I vostri commenti