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Giovedì, 28 Marzo 2024
 
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Emissioni Vaticano

Automatici vaticani: un francobollo in doppia versione

Emesso appena due settimane fa, il nuovo francobollo automatico vaticano raffigurante uno scorcio del colonnato del Bernini e della Basilica di San Pietro, ci ha riservato una inattesa sorpresa. Una sorpresa tanto importante da farci affermare che, in realtà, del francobollo esistono due versioni completamente differenti tra loro: una automatica ed una tradizionale. Scopriamo insieme il perché.

Automatici vaticani: un francobollo in doppia versione

Esattamente due settimane fa, giovedì 6 marzo, l’emissione vaticana dei nuovi francobolli per distributori automatici. Come avevamo puntualmente annunciato, si sarebbe dovuto trattare di un unico soggetto raffigurante uno scorcio del colonnato del Bernini, stampato in bobine non dentellate dalla olandese Enschedé e distribuito sia presso le due macchinette FRAMA installate ai lati di Piazza San Pietro che direttamente presso l’Ufficio Filatelico e Numismatico della Città del Vaticano. L’unica differenza tra i francobolli acquistati attraverso le due diverse modalità avrebbe dovuto essere il valore facciale: impostabile direttamente dal cliente presso i distributori automatici (da un importo minimo di 1 centesimo a quello massimo di 9,99 euro) o nel taglio prefissato di 85 centesimi per gli esemplari disponibili presso gli sportelli dell’UFN.

Abbiamo volutamente usato il condizionale poiché, confrontando gli esemplari acquistati in entrambe le modalità, è facile capire che in realtà si tratta di due francobolli completamente diversi.

Ci saremmo aspettati che, come per le precedenti quattro emissioni di francobolli automatici (anni 2000, 2001, 2002 e 2004), l’Ufficio Filatelico Vaticano avrebbe posto in vendita dei valori in tutto e per tutto uguali a quelli ottenibili presso i distributori automatici, provenienti anch’essi dalle macchinette FRAMA, sebbene disponibili in un unico taglio per ovvie ragioni di praticità. Ed invece questa volta è saltata fuori la sorpresa: i francobolli in vendita presso gli sportelli del Governatorato recano il valore facciale stampato direttamente in tipografia e con caratteri completamente differenti da quelli impressi dai distributori automatici. La differenza, peraltro, è rilevabile tranquillamente ad occhio.

Il fatto che si sia ricorso alla stampa tipografica fa sì che per tale seconda tiratura non sia neppure possibile parlare di francobollo automatico.

Per i collezionisti, a questo punto, quello distribuito dall’Ufficio Filatelico e Numismatico attraverso i propri sportelli o per posta tramite il servizio clienti è un esemplare completamente differente da quello disponibile presso le macchinette FRAMA, di competenza delle Poste Vaticane. Un’unica emissione, dunque, con due ben distinte tipologie di francobollo: uno automatico ed uno tradizionale.

Osservando un discreto numero di esemplari, abbiamo anche notato un’altra differenza: il francobollo distribuito dall’Ufficio Filatelico presenta uno spostamento in alto della vignetta di oltre 1 millimetro. Uno scarto che non dovrebbe essere possibile negli esemplari provenienti dai distributori automatici, separati da una taglierina in base ad una misura standard determinata dal rilevamento ottico del segno argentato posto sulla sinistra del francobollo.

Un’altra importante novità sta nel numero di controllo stampato al verso delle bobine. Un francobollo ogni cinque di quelli distribuiti dalle macchinette FRAMA presenta, difatti, un numero progressivo decrescente, indicante la posizione del francobollo stesso nella bobina. Tale numerazione non sembra comparire sui valori distribuiti direttamente dall’Ufficio Filatelico.

Ricordiamo, a questo punto, che l’acquisto del francobollo tradizionale è possibile direttamente presso il punto vendita dell’Ufficio Filatelico Numismatico o a mezzo posta, utilizzando il buono d’ordine e l’apposita busta blu già distribuita ai clienti registrati. L’acquisto del francobollo automatico vero e proprio, invece, è possibile unicamente presso i distributori automatici in Piazza San Pietro, adiacenti gli uffici postali della Guardia Svizzera e dell’Arco delle Campane.

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