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Mercoledì, 08 Maggio 2024
 
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Normativa e Mercati

Settore postale: qualità e liberalizzazioni gli obiettivi del Sottosegretario Romani

Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Paolo Romani, responsabile del Dipartimento delle Comunicazioni (ovvero di ciò che fu il Ministero omonimo), ha presentato al Parlamento le linee programmatiche del suo Ministero per quanto riguarda telecomunicazioni e tv digitale, ma anche il settore postale. Le liberalizzazioni e la qualità dei servizi postali in Italia sono due dati acquisiti: l'avvicinamento alla fine dei monopoli nel 2011 passa attraverso l'aggiornamento del Contratto di Programma con Poste Italiane e la fissazione di nuovi obiettivi di qualità. Il tutto "condito" da un'importante attività di regolamentazione e vigilanza del Ministero sull'intero settore postale che presente ancora delle criticità.

Settore postale: qualità e liberalizzazioni gli obiettivi del Sottosegretario Romani

Con l'accorpamento del "fu" Ministero delle Comunicazioni nel nuovo "calderone" dello Sviluppo Economico, ad occuparsi più da vicino di telecomunicazioni, tv digitale e servizi postali è il Sottosegretario con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani il quale stamane ha presentato al Parlamento le linee programmatiche del settore di sua competenza.

In particolare ha parlato di banda larga, reti di nuova generazione e digitalizzazione della televisione come passaggi ormai necessari per aprire la strada a quella grande rivoluzione industriale e tecnologica "che pone l'Italia al più avanzato livello europeo".

E naturalmente ha parlato anche di servizi postali ed in particolare della prossima imminente liberalizzazione del settore a partire dal 1° gennaio 2011, del contratto di programma con Poste Italiane, dell'efficienza della rete postale e degli obiettivi di qualità, tutti elementi che insieme costituiscono un valido "strumento di integrazione dei tessuti economici e sociali delle aree territorialmente disagiate del Paese", con immediato impatto anche sull'economia nazionale e la coesione sociale.

Romani ha elencato gli obiettivi fondamentali che il suo Dipartimento vuole raggiungere durante la marcia di avvicinamento al 2011:

  1. progressiva diminuzione delle quote di mercato riservate al fornitore del servizio universale (fino alla sua completa eliminazione della residuale area di monopolio),
  2. garanzia di contestuali azioni ministeriali pro-concorrenziali,
  3. fornitura del servizio postale universale a prezzi accessibili all’utenza,
  4. miglioramento della qualità del servizio.

In questo nuovo scenario, ha spiegato il Sottosegretario alle Comunicazioni, il Ministero dello Sviluppo Economico si propone di regolamentare le tariffe e prezzi del servizio universale, definire gli obiettivi di qualità, occuparsi del rilascio dei titoli abilitativi alla fornitura dei servizi postali in concorrenza con il fornitore del servizio universale (ad oggi, sono circa 1550 gli operatori autorizzati), e vigilare sul rispetto degli obblighi relativi all’erogazione dei servizi postali.

A tal proposito il Governo dovrà mettere in scaletta con la massima urgenza "il recepimento della direttiva europea nell’ordinamento giuridico nazionale, che dovrà essere preceduta dallo svolgimento di consultazioni pubbliche delle Associazioni rappresentative degli operatori del mercato e dei consumatori".

Con riferimento al Contratto di Programma 2009-2011 tra l'Amministrazione e Poste Italiane SpA, Romani lo ha definito "strumento di riferimento in materia di servizi di pubblica utilità da parte di soggetti diversi dallo Stato". L'aggiornamento di questo contratto, la definizione delle tariffe dei servizi soggetti ancora a monopolio e il raggiungimento degli obiettivi di qualità allineandoli a quelli degli altri paesi europei sono, pertanto, gli obiettivi principali del Governo.

E ha citato Campania e Basilicata come due delle regioni italiane dove il sistema postale contiene ancora delle forti criticità "rispetto all'obiettivo di qualità stabilito a livello nazionale".

Un'occhio particolare il Sottosegretario l'ha anche riservato alle possibilità di accesso alla rete postale pubblica "durante tutto l'anno sull'intero territorio nazionale". I "criteri di ragionevolezza" finora adottati, ha dichiarato Romani, non sono più sufficienti a garantire la soddisfazione dell'utenza, comprese le Istituzioni. La proposta è "di adottare nuovi criteri di distribuzione della rete postale pubblica e in particolare misure tese ad assicurare il servizio nei comuni disagiati e/o a minore densità demografica, ove si garantisce l’operatività di almeno un ufficio postale".

Ed infine uno sguardo anche al ruolo di vigilanza e controllo che spetta al Ministero dello Sviluppo Economico sul mercato postale nazionale, attività imprescindibili se si vuole creare un mercato veramente "aperto".
L'Amministrazione, ha detto Romani, deve "sviluppare una pianificazione sistematica delle attività di vigilanza a livello periferico al fine di pervenire a procedure omogenee sul territorio nazionale, in considerazione della complessità dell’attività e della pluralità di soggetti che vi partecipano (Ispettorati territoriali e Polizia postale e delle comunicazioni)".

"Appare infatti evidente", ha concluso il Sottosegretario, "che l’esigenza di miglioramento complessivo della qualità dei servizi postali può essere raggiunta solo attraverso efficaci politiche regolatorie e di vigilanza tese ad assicurare il presidio del servizio nelle aree disagiate e/o remote del Paese, garantendo al contempo lo sviluppo ordinato e pro-concorrenziale del mercato sino alla sua completa apertura".

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