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Lunedì, 20 Maggio 2024
 
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Poste: un milione di fatture Enel in ritardo di 60 giorni

E' lo sconsolante dato che si può leggere nell'inchiesta pubblicata oggi sul quotidiano La Stampa: i servizi postali nel milanese, nel torinese, ma un pò in tutt'Italia, sono in tilt. Tutta colpa del processo di riorganizzazione del recapito di Poste Italiane che non funziona e produce persino denunce alla magistratura per interruzione di pubblico servizio. E mentre Poste potrebbe rischiare una mega multa, gli utili volano grazie a Bancoposta e Poste Mobile.

Poste: un milione di fatture Enel in ritardo di 60 giorni

Servizi postali in tilt, disagi, polemiche e oltre un milione di fatture dell'Enel che arriveranno agli utenti con ritardi di 60 giorni. E' di questo, e molto altro, che scrive il quotidiano torinese La Stampa di oggi in un'inchiesta di Alessandro Barbera dal titolo "Il postino suona sempre più tardi".

A Ghisalba, piccolo paese di 5000 anime nella provincia di Bergamo, "nonostante i venti chilometri dalla città, da almeno due anni bollette e raccomandate arrivano a singhiozzo". Tant'è vero che il Sindaco ha pensato bene di prendere carta e penna e presentare una denuncia "contro ignoti" per interruzione di pubblico servizio.

Poi c'è il caso di Legnano, nel milanese, il cui sindaco ha denunciato pubblicamente di continuare a ricevere suoi concittadini che gli chiedono "perchè non arrivano le bollette". Dice di averne parlato con il responsabile d'area di Poste Italiane, ma ancora non vede alcun miglioramento.
In realtà il caos è sovrano in tutto l'hinterland milanese e in quello torinese. Tanto che "per smistare l'arretrato nell'hangar di Poste all'aeroporto di Linate vengono pagate decine di straordinari".

A confermare che il servizio di recapito sia effettivamente in difficoltà in tutto il paese, oltre agli vertici di Poste, ci pensano anche i sindacati dei postali. Come la Cisl che evidenzia l'ultimo caso limite raggiunto questa volta dalla controllata Postel i cui disservizi hanno costretto l'Enel a ritardare al 6 febbraio la scadenza di un milione di bollette della luce dello scorso dicembre.

Perchè tutto questo? La Stampa mette sul "banco degli imputati" il nuovo modello organizzativo adottato da Poste Italiane. "Da settembre 2006 - dopo il recepimento della direttiva europea di liberalizzazione del settore - il servizio postale è diviso in tre: universale, grandi utenti, consegne speciali", si chiarisce nell'inchiesta. Con un rimpallo di responsabilità: la Cisl Lombardia accusa Poste di "non aver mai studiato a fondo le reali esigenze del sistema" e l'azienda di Massimo Sarmi attacca i sindacati che non avrebbero "mai permesso l'entrata a regime del nuovo modello".

Nel frattempo è arrivato sul tavolo del Ministro delle Comunicazioni il rapporto preliminare sullo stato della qualità del servizio postale redatto dai consulenti della IZI: i dati non sono buoni e addirittura, scrive Barbera, "in azienda si vocifera che i risultati del primo semestre 2007, già poco brillanti, nel secondo saranno peggiori", con conseguente imposizione a Poste della multa prevista dal Contratto di Programma.

Fortunatamente però il gruppo guidato da Sarmi non naviga affatto in cattive acque dal punto di vista finanziario: secondo alcune stime gli utili del 2007 potrebbero arrivare a 800-900 milioni di euro, tutto frutto di Bancoposta e del nuovo Poste Mobile a discapito del servizio postale.

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