Era previsto per oggi il rush finale sulle nomine dei vertici in scadenza delle società pubbliche controllate dal Ministero dell'Economia. Oltre ad Eni, Enel, Finmeccanica, in fibrillazione c'era anche Poste Italiane SpA con i mandati di Massimo Sarmi e Vittorio Mincato ormai giunti agli sgoccioli.
Ed effettivamente la riunione dell'Assemblea dei soci dell'operatore postale pubblico si è svolta regolarmente nel pomeriggio. Si doveva discutere sia del rinnovo delle cariche sia di modifiche statutarie e bilancio. Alla fine della giornata si è approvato solo quest'ultimo, mentre per il rinnovo dei vertici aziendali si è rimandato tutto a domani.
Se le classiche "voci di corridoio" danno ormai per certa la riconferma dell'ing. Sarmi come Amministratore Delegato (con il gradimento del Ministero dell'Economia, naturalmente), qualche problema sembra che ci sia sul futuro Presidente di Poste: l'attuale Vittorio Mincato, ex AD dell'Eni, sarebbe destinato a lasciare.
Al suo posto si fanno alcuni nomi, ma il più accreditato alla designazione sembrerebbe Salvatore Rebecchini, 53 anni, romano, attuale presidente di F2i, il Fondo italiano per le infrastrutture, membro del comitato scientifico della Fondazione Magna Charta ed ex presidente della Cassa Depositi e Prestiti.
Ma all'Economia, evidentemente, stanno ancora decidendo sul nome del futuro Presidente: ecco perchè l'Assemblea si è data appuntamento a domani.
Che la notte porti consiglio?
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