L'amministrazione postale e quella doganale italiana a metà anno lanceranno un progetto pilota destinato a identificare e smascherare merci contraffatte o illegali contenute nei plichi e nei pacchi postali.
L'invio per posta di queste merci, infatti, può arrecare gravi conseguenze all'economia globale oltre che gravi rischi alle persone nel caso si tratti di medicinali o sostanze alimentari.
La notizia è stata diffusa dall'Unione Postale Universale a margine della riunione di Lunedì del Postal Security Group, una delle strutture operative del Postal Operations Council dell'UPU.
Il progetto prevede che dipendenti postali ed ufficiali delle dogane italiane trascorrano 4 o 5 giorni presso l'ufficio milanese di smistamento della posta da/verso l'estero (probabilmente quello di Roserio) al fine di acquisire le competenze necessarie ad esaminare i colli sospettati di contenere merci illegali o contraffatte. Le conoscenze acquisite durante questo periodo andranno a costituire una base di conoscenze a disposizione degli altri paesi membri UPU.
E' proprio una risoluzione adottata dal 24° Congresso Postale Universale dello scorso anno, a stabilire che le amministrazioni postali lavorino in stretto contatto con le Dogane nazionali per l'identificazione di quegli articoli che pur vietati, utilizzano regolarmente i normali canali postali.
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