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Lunedì, 06 Maggio 2024
 
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Marcofilia

Poste al 20° WEC: veicoli ecologici e pasticcio con gli annulli

Si è chiusa giovedì 15 novembre, la ventesima edizione del World Energy Congress, la manifestazione internazionale dedicata a tutte le fonti energetiche esistenti sul pianeta. Tra gli sponsor dell’importante manifestazione anche Poste Italiane, presente in Fiera per mostrare i nuovi veicoli non inquinanti del progetto “Green Post”. Attivato presso lo stand del Gruppo anche un servizio postale temporaneo dotato di annullo speciale.

Poste al 20° WEC: veicoli ecologici e pasticcio con gli annulli
Inaugurato domenica scorsa alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi, il 20° World Energy Forum ha chiuso definitivamente i battenti nella giornata di giovedì 15 novembre.

L'importante evento fa capo al Consiglio Mondiale dell'Energia (WEC - World Energy Council), organizzazione non governativa fondata nel 1923 con lo scopo di occuparsi di tutte le diverse fonti energetiche presenti sul pianeta: carbone, petrolio, gas, nucleare, fonti rinnovabili. Il WEC opera per promuovere l'offerta e l'utilizzo sostenibile dell'energia a beneficio dell'umanità, favorendo la ricerca e lo scambio di conoscenza su tecnologia, stili di consumo, aspetti ambientali della produzione e uso delle fonti.

In tale ottica, il WEC organizza ogni tre anni il Congresso Mondiale dell'Energia, principale manifestazione internazionale dedicata a tutte le fonti energetiche, capace di attrarre migliaia di partecipanti, tra i quali leader politici e quelli dell'industria energetica, responsabili di organizzazioni internazionali, docenti e ricercatori universitari, media e chiunque sia interessato allo sviluppo dell'energia sostenibile.

I congressi prevedono un'esposizione fieristica di livello mondiale, interventi di personalità politiche e opinion maker del mondo economico, tavole rotonde e centinaia di presentazioni e discussioni.

Quello di Roma 2007, ospitato nei padiglioni della Nuova Fiera di Ponte Galeria, in termini numerici è stato sicuramente uno dei maggiori degli ultimi anni: 200.000 mq tra spazi espositivi e area congressuale, 4.000 delegati registrati, oltre 800 giornalisti accreditati da tutto il mondo, circa 450 espositori nell'area fieristica.

Tra questi ultimi, come abbiamo avuto modo di accennare nel precedente articolo sull'argomento, anche il Gruppo Poste Italiane, presente con uno stand (in verità alquanto piccolo) nel padiglione dedicato alle fonti energetiche rinnovabili. Il Gruppo guidato da Massimo Sarmi è stato altresì uno degli sponsor ufficiali dell'evento.

E non è un caso che un'azienda di servizi, quale è Poste Italiane, sia presente ad un congresso interamente dedicato all'energia. La flotta aziendale del Gruppo, difatti, ha appena compiuto la prima fase di un complessivo piano di

La nuova bicicletta a "pedalata assistita"
dotata di motorino elettrico
rinnovamento ecocompatibile. Poste ha da qualche anno avviato un programma di sviluppo sostenibile finalizzato alla riduzione di emissioni inquinanti e all'abbattimento dei costi energetici. Per raggiungere questo obiettivo è stato incrementato il numero di veicoli a gas metano da utilizzare per l'attività di recapito e di trasporto.

In tale ottica l'azienda di Viale Europa è impegnata in prima linea al fianco dei colleghi delle altre nazioni europee. Poste Italiane, difatti, è coordinatrice del progetto "Green Post" finanziato dall'Unione Europea, nel quadro del programma "Energia Intelligente per l'Europa" che coinvolge PostEurop, l'Associazione degli operatori postali pubblici del vecchio continente. Il progetto, della durata di 30 mesi, prevede la sperimentazione di 57 quadricicli "FreeDuck" a trazione elettrica e ibrida per il recapito della corrispondenza nel centro storico di Perugia.

Nello stand espositivo, dunque, i visitatori hanno potuto toccare con mano il nuovo mezzo ecologico a quattro ruote, destinato con il passare del tempo a diventare familiare nelle nostre città. Ma non solo! Ad esso, difatti, si è affiancata la bicicletta a pedalata assistita, particolarmente adatta per la consegna della corrispondenza in brevi tragitti o in aree circoscritte che presentano difficoltà di transito.

Posta e marcofilia


Ma veniamo ora alla parte che più ci interessa, ossia a quella postale in senso stretto. Presso lo stand del Gruppo, difatti, è stato attivato per tutta la durata della manifestazione un servizio postale temporaneo dotato di annullo speciale.

Il servizio è stato aperto al pubblico dalle 18 alle 21 della giornata inaugurale, e con orario continuato dalle 9 alle 18 nelle restanti giornate. Sull'effettiva apertura al pubblico di domenica 11 e lunedì 12, tuttavia, ci sarebbe molto da ridire. A quanto pare, difatti, in tali giorni l'ingresso all'area fieristica sarebbe stato riservato unicamente agli operatori accreditati (delegati, espositori, stampa, ecc.), e gli organizzatori della manifestazione ci hanno confermato che per motivi di sicurezza non sono state fatte eccezioni. Il ritardo nella diramazione dei comunicati da parte della Divisione Filatelia (diffusi sono nel pomeriggio di martedì 13) ha fatto sì che nessuno sapesse dell'attivazione del servizio, in caso contrario verrebbe da chiedersi come si sarebbero regolati in Fiera per garantire il regolare accesso del pubblico. E, ancora una volta, sembra strano che Poste non si ponga il problema di garantire il regolare accesso ai servizi temporanei, prima di autorizzare l'attivazione!

Il servizio temporaneo, per la cronaca, faceva capo all'ufficio postale di Roma Bravetta, da dove sono state regolarmente tracciate le raccomandate bollate con gli annulli speciali. Anche qui viene da chiedersi perché la scelta dell'ufficio di appoggio sia caduta su Roma Bravetta, distante oltre 12 chilometri, quando a pochissime centinaia di metri, nello stesso complesso della nuova Fiera di Roma, si trova l'ufficio di Roma Commercity (ed a meno di 2 chilometri c'è quello di Ponte Galeria)!



Unica nota stonata (a parte un'iniziale carenza di francobolli, poi subito risolta) è stato il bollo datario tipo güller, che la norma prevede sia sempre presente ai servizi temporanei in aggiunta all'annullo speciale. Inspiegabilmente, difatti, anziché essere presente quello dell'ufficio di appoggio, ossia Roma Bravetta, l'impiegato aveva in dotazione quello, peraltro in pessime condizioni, di Roma Aurelio, ufficio lontano quasi 20 chilometri!

Tale svista, nonostante tutto, ci dà l'occasione per sottolineare ancora una volta come la composizione dei bolli a data sia sempre più lasciata alla fantasia ed all'arbitrio delle singole filiali. Sul bollo di Roma Aurelio, difatti, ci sono due gravi irregolarità. La prima, comune peraltro a tutti gli uffici della Capitale, è rappresentata dal CAP, che per le città con codificazione zonale non deve essere inserito. La seconda, invece, riguarda la lettera distintiva, ossia quella lettera che contraddistingue ciascun bollo di uno stesso ufficio. La norma, difatti, prevede che se i bolli sono più di ventuno la serie alfabetica distintiva A, B, C, D, ecc. è seguita dalla serie A1, B1, C1, D1, ecc. ed eventualmente dalla serie A2, B2, C2, D2, ecc. In tale ottica, il timbro contraddistinto da A10 dovrebbe presupporre l'esistenza presso l'ufficio di Roma Aurelio di almeno altri 210 bolli (da quello "A" a quello "Z9"). Semplicemente assurdo!

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