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Venerdì, 17 Maggio 2024
 
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La cultura della tolleranza passa anche per il servizio postale

È tutto incentrato sul tema della tolleranza l’elaborato del quattordicenne centrafricano Moïse Luther Hoza, vincitore del primo premio del Concorso internazionale di scrittura epistolare per i giovani. La competizione, giunta alla 37^ edizione, è organizzata dall’Unione Postale Universale e si rivolge ai ragazzi sino a quindici anni di età di tutti i paesi membri. Il secondo ed il terzo premio sono andati, rispettivamente, ad un giovane della Bielorussia e ad una studentessa dodicenne del Portogallo. Intanto il tema scelto per il 2009 propone ai giovani scrittori di tutto il mondo di illustrare la stretta correlazione tra migliori condizioni di lavoro e migliore qualità della vita.

La cultura della tolleranza passa anche per il servizio postale

È Moïse Luther Hoza, quattordicenne della Repubblica Centraficana, il vincitore del 37° Concorso internazionale di scrittura epistolare per i giovani organizzato dall’Unione Postale Universale.

Nella sua lettera, indirizzata ad un amico che vive negli Stati Uniti D’America e che ha conosciuto in prima persona gli orrori della guerra, Moïse chiede di perdonare i nemici e di dare loro una seconda possibilità per ravvedersi degli errori commessi. In tal modo sarà possibile toccare con mano i risultati della tolleranza: Essi ti saranno grati - scrive il giovane - e tu sarai in pace, perché avrai evitato un conflitto… e troverai in loro nuovi amici con i quali condividere la tua cultura, le tue tradizioni, i tuoi valori, la tua lingua.

Una lettera piena di splendide frasi, nella quale il ragazzo ha espresso le proprie idee in maniera logica ed ha affermato le proprie ragioni con concetti estremamente chiari. Tali motivazioni sono alla base della scelta della speciale giuria UNESCO di Parigi, che l’ha ritenuta la migliore tra le circa sessanta ricevute dai vari paesi membri dell’Unione. “Una bella lezione di tolleranza”, recita il verdetto della giuria, valore di cui c’è un assoluto bisogno in un’era in cui globalizzazione, migrazione ed altri simili fenomeni mettono giornalmente insieme persone delle più disparate culture.

Prima di giungere a Parigi per la fase finale del concorso, la lettera di Moïse ha superato la selezione nazionale, alla quale hanno partecipato 75 elaborati provenienti da cinque istituti scolastici del paese. È la prima volta dal 1972, data di creazione del concorso, che il gradino più alto del podio è stato occupato ad un ragazzo della Repubblica Centraficana.

Il secondo ed il terzo premio del concorso sono andati rispettivamente al bielorusso Romane Chikhline ed alla portoghese Mónica Albino, mentre speciali menzioni sono state assegnate ai lavori di Filip Latkoviæ (Montenegro), Claudia Goina (Romania), Hachie Vychedsky (Ucraina), Yousef Bin Ahmed Al-Ghamdi (Arabia Saudita) e Thi Que Chi Ho (Viet Nam).

Il tema del concorso per il prossimo anno sarà: “Scrivi una lettera a qualcuno per spiegargli in che modo le condizioni di lavoro decenti possono portare ad una migliore qualità della vita”. La scelta del soggetto è stata assunta in accordo con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, che è attualmente impegnata nel lancio su scala globale di una campagna di sensibilizzazione per migliori condizioni sul posto di lavoro. Un “lavoro decente”, secondo l’organizzazione internazionale, vuol dire niente lavoro minorile, niente lavoro forzato, nessuna discriminazione e nessun pericolo sul luogo di lavoro.

Link:
La lettera di Moïse Luther Hoza (in inglese, dal sito ufficiale dell’UPU)

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