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Sabato, 18 Maggio 2024
 
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Il CAP ha 39 anni. E da oggi si rifà il look

Dal 20 settembre, il CAP italiano si sinnova: per 27 città sarà obbligatorio l'uso del CAP specifico della zona/quartiere. Numerose modifiche, inoltre, interesseranno i CAP di molte grandi città, oltre a quelli di 79 comuni più piccoli e di circa 2400 frazioni. Dopo gli aggiornamenti del 1997, per tener conto della creazione di 8 nuove province, quello che parte oggi è il più corposo aggiornamento del Codice di Avviamento Postale italiano.

Il CAP ha 39 anni. E da oggi si rifà il look
Il Codice di Avviamento postale nacque nel 1967 come primo reale tentativo di introdurre elementi di innovazione nell'arcaico sistema postale italiano. Con quello che tutti gli italiani hanno imparato a conoscere con l'amichevole sigla di CAP, le poste italiche hanno potuto suddividere in macro-regioni la penisola e attribuire una codifica ben precisa a ciascuna delle città italiane: in questo modo il percorso fino al destinatario veniva notevolmente ottimizzato.

A partire dal 20 settembre, Poste Italiane ha proceduto ad un corposo rinnovo dei CAP di moltissime città italiane, che segue l'ultimo aggiornamento avvenuto nel 1997, anno nel quale vennero istituite 8 nuove province. Il nuovo sistema di codifica postale riguarda essenzialmente 27 grandi città italiane. Per esse, già suddivise in zone postali, assume carattere obbligatorio l'utilizzo del CAP specifico di zona (coincidente con uno o più quartieri): per gli indirizzi di Ancona, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, La Spezia, Livorno, Messina, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Perugia, Pescara, Pisa, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Torino, Trieste, Venezia, Verbania, Verona non si potranno più utilizzare i CAP generici.

Ma l'aggiornamento del CAP non finisce qui. Le strade di molte città italiane cambieranno CAP e nuovi codici postali verranno eliminati o attribuiti a vie di recente istituzione. Questo accadrà in città come La Spezia (dove scompaiono i CAP 19138 e 19139), Palermo (dove scompare il 90132), Pescara (che perde il 65131 e il 65132), Venezia (che perde il 30131) e Bari, Perugia, Pisa, Reggio Calabria, Roma, Trieste, Venezia e Verona dove se ne aggiungono di nuovi. Altre modifiche interesseranno anche ulteriori 79 comuni e circa 2.400 frazioni.

Ovviamente, Poste Italiane ha provveduto a comunicare per tempo agli utenti di queste città o strade interessate,  delle modifiche relative ai loro codici postali.

Ecco i link di approfondimento:
Comunicato Stampa di Poste Italiane
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