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Giovedì, 02 Maggio 2024
 
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Effetto liberalizzazioni: le poste di Svezia e Danimarca si fondono

Inizia a farsi sentire la pressione dell'ormai imminente liberalizzazione dei mercati postali europei. I piccoli e medi operatori postali del vecchio continente cercano nuovi partner internazionali con i quali affrontare, congiuntamente, le sfide future ma soprattutto assicurarsi la sopravvivenza nel periodo che li separa dal 1° gennaio 2011. Tra i primi ad aver percepito la violenza di questo processo di riassestamento dei servizi postali nel vecchio continente sono Post Danmark e la svedese Posten: il 1° aprile hanno sottoscritto una lettera di intenti che dovrebbe portarli alla fusione entro la fine dell'anno.

Effetto liberalizzazioni: le poste di Svezia e Danimarca si fondono

Il Ministero svedese dell'Industria, dell'Energia e delle Cmunicazioni, quello danese dei Trasporti e la società CVC Capital Partners hanno sottoscritto il 1° aprile scorso un accordo con il quale si intende procedere alla fusione tra Posten AB e Post Danmark A/S, ovvero gli operatori postali pubblici delle due nazioni nord-europee. Il risultato dovrebbe essere la creazione di una nuova società a proprietà congiunta dei tre soggetti istituzionali.

Il nuovo presidente sarà Fritz H. Schur, attuale chairman delle poste danesi, mentre Erik Olsson, attuale CEO di Posten, assumerà la stessa carica nel nuovo assetto societario.

Lo stato svedese deterrà il 60% della nuova compagnia (che avrà sede a Stoccolma) mentre il restante 40% sarà suddiviso tra Post Danmark e CVC.

L'ormai immenente liberalizzazione dei mercati postali sta provocando un enorme processo di assestamento tra gli operatori postali europei che si troveranno a dover fronteggiare la scadenza del 2011.
Il risultato, fanno sapere dalle poste danesi, è che "il futuro delle piccole e medie compagnie postali nazionali è piuttosto incerto". Post Danmark, in modo particolare, avrà bisogno di maggiori volumi di traffico postale e dovrà offrire una più ampia gamma di servizi alla clientela interna affinchè possa reggere la pressione della concorrenza straniera. Ecco perchè è vitale "trovare un partner internazionale e la fusione con gli svedesi è risultata l'operazione più naturale da fare", ha dichiarato Fritz Schur.

Ovviamente le società continueranno ad operare con i rispettivi nomi, manterranno i loro brand caratteristici e dovranno adeguarsi ai regolamenti in materia postale dei rispettivi paesi. Il settore logistico, invece, sarà fuso in un'unica divisione e utilizzerà lo stesso brand commerciale.
Anche le poste del Belgio (De Post-La Poste) che sono detenute per il 25% da Post Danmark, entreranno a far parte della nuova società.

La lettera di intenti adesso dovrà essere sottoposta all'approvazione da parte dei parlamenti nazionali di Svezia e Danimarca, alla firma degli accordi definitivi e al completamento della cosiddetta "due diligence". Dopodichè si procederà con la fusione vera e propria che i due operatori, ambiziosamente, vorrebbero completare entro la fine del 2008.

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