Il Consiglio dei Ministri che si è riunito ieri 3 agosto a Palazzo Chigi ha approvato numerosi provvedimenti, tra i quali un importante Disegno di Legge, su iniziativa dello stesso Presidente del Consiglio, Romano Prodi, che introduce una "nuova disciplina dell'editoria quotidiana, periodica e libraria", conferendo al Governo anche una delega per l'emanazione di un testo unico sul riordino dell'intera legislazione del settore.
Il provvedimento, che adesso andrà all'esame della Conferenza Stato-Regioni, ha "l'ambizione di essere di sistema" come ha sottolineato Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla presidenza con delega all'editoria.
Il DDL di riforma, oltre a contenere molte novità in tema previdenziale, il ripristino di un vecchio fondo per la mobilità dei giornalisti operanti in aziende in difficoltà , e un nuovo sistema di contributi diretti e indiretti al settore, include nuove misure per le agevolazioni postali alle spedizioni dei prodotti editoriali, che entreranno in vigore gradualmente (nel corso, cioè, di quattro anni in modo da andare a regime nel 2011, in coincidenza con la prevista liberalizzazione dei mercati postali europei).
In pratica, ai contributi erogati direttamente alle Poste si sostituisce un credito d'imposta, diretto agli editori, per le spese sostenute per la spedizione delle testate giornalistiche in abbonamento.
Per le imprese no profit, che di fatto costituiscono un mercato non concorrenziale, il regime resterà invece quello attuale.
Riferimento:
FNSI - Federazione Nazionale della Stampa Italiana
http://www.fnsi.it/Default.asp?key=6794&SINGA=S
Il provvedimento, che adesso andrà all'esame della Conferenza Stato-Regioni, ha "l'ambizione di essere di sistema" come ha sottolineato Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla presidenza con delega all'editoria.
Il DDL di riforma, oltre a contenere molte novità in tema previdenziale, il ripristino di un vecchio fondo per la mobilità dei giornalisti operanti in aziende in difficoltà , e un nuovo sistema di contributi diretti e indiretti al settore, include nuove misure per le agevolazioni postali alle spedizioni dei prodotti editoriali, che entreranno in vigore gradualmente (nel corso, cioè, di quattro anni in modo da andare a regime nel 2011, in coincidenza con la prevista liberalizzazione dei mercati postali europei).
In pratica, ai contributi erogati direttamente alle Poste si sostituisce un credito d'imposta, diretto agli editori, per le spese sostenute per la spedizione delle testate giornalistiche in abbonamento.
Per le imprese no profit, che di fatto costituiscono un mercato non concorrenziale, il regime resterà invece quello attuale.
Riferimento:
FNSI - Federazione Nazionale della Stampa Italiana
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