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Domenica, 19 Maggio 2024
 
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Consiglio Superiore delle Comunicazioni: Cheli nuovo presidente

Nominato il 2 novembre scorso dal Ministro Gentiloni il nuovo gruppo dirigente del CSC, il massimo organismo consultivo e propositivo del Ministero delle Comunicazioni. Il nuovo presidente è Enzo Cheli, professore di diritto costituzionale ed ex vice-presidente della Corte Costituzionale nonchè presidente dell'AGCOM.

Consiglio Superiore delle Comunicazioni: Cheli nuovo presidente
Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, il 2 novembre scorso, ha comunicato la nuova composizione del Consiglio Superiore delle Comunicazioni. Il presidente sarà l'aretino Enzo Cheli - già vice-presidente della Corte Costituzionale e dell'AGCOM, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni - il quale guiderà il massimo organo consultivo e propositivo del Ministero delle Comunicazioni per i prossimi tre anni.

33 i membri che costituiscono la nuova compagine del CSC, due in meno rispetto alla precedente, così come previsto dal DPR 14 maggio 2007 n.72 con il quale si è provveduto a riordinare e razionalizzare gli organismi collegiali del ministero. Tra di essi figurano nomi noti come l'ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, l'ex presidente della RAI, Enrico Manca, il capo della Polizia Postale e delle Comunicazioni, Domenico Vulpiani.

Numerose le competenze dell'organismo ministeriale (strutturato in una Giunta e tre Sezioni) tra cui l'esame di argomenti inerenti alla difesa e alla sicurezza dello Stato, la produzione di atti in materia tariffaria, l'esame di convenzioni e accordi internazionali, ricerca e sperimentazione di nuove tecnologie.

Il Consiglio Superiore delle Comunicazioni, oltre ai 33 membri ordinari, si compone pure di 24 membri straordinari, scelti direttamente dl Ministro delle Comunicazioni, tra le personalità con competenze specifiche nelle materie trattate dal Consiglio e che possono essere chiamate dal presidente a partecipare allo svolgimento dei lavori (senza diritto di voto), per ciascun argomento all'ordine del giorno.

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