"A cercarli sono quasi invisibili. Pochi spot. Nessuna pubblicità. Né promozioni estive per chi, preso dalla verbosità vacanziera, non si stacca dal cellulare nemmeno durante le ferie all’ombra dei trulli, in spiaggia o sulle Dolomiti". Eppure, scrive stamattina Massimo Sideri sull'edizione online del Il Corriere della Sera, il modello commerciale-promozionale scelto dagli operatori mobili virtuali (gli MVNO, in sigla), "distante anni luce da quello dei gruppi tradizionali come Vodafone, Tim e Wind", è vincente.
"Piace e funziona: in un anno", secondo Corriere.it, "sono oltre un milione gli italiani che hanno preferito per il proprio traffico telefonico una SIM con sopra stampato uno dei tanti marchi inusuali in circolazione da qualche mese come CoopVoce, Carrefour o Poste Mobile".
Eh già, proprio l'operatore privato virtuale nato da Poste Italiane è il vero leader di questo nuovo mercato: Poste Mobile, che ha dato il "vero spintone" all'intero settore, è già riuscita a vendere 450 mila sim attraverso gli oltre 14.000 uffici postali, "con un ritmo di crescita di 3mila sim al giorno".
Ed anzi, in Poste sono convinti di "poter superare agevolmente il mezzo milione di clienti al giro di boa del prossimo novembre".
Poste Mobile, dalla sua, ha pure una buona offerta a cominciare da "un piano tariffario per chi associa la sim mobile alla carta PostePay o al Bancoposta che prevede un costo al minuto, senza scatto alla risposta, che va dai 6 centesimi, se si chiamano altri clienti delle Poste, a un massimo di 16 negli altri casi".
"Insomma, per gli operatori tradizionali che fino ad ora hanno puntato su musica, gol della domenica e in generale sull’entertainment", conclude Sideri, "potrebbe quasi essere una lezione".
E nel frattempo Massimo Sarmi, l'AD di Poste Italiane, gioca d'anticipo: "Stiamo per lanciare l’offerta business per le aziende: sim integrate con le nostre carte prepagate".
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Massimo Sideri, Cellulari, il mercato low cost. Poste, supermercati, autostrade: venduto oltre un milione di sim (Corriere.it)
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