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È nato il vaglia postale circolare, ultimo arrivo in casa BancoPosta

Sono in pochi ad essersene accorti, eppure dalla metà del mese scorso gli italiani hanno a disposizione un nuovo strumento per lo scambio di danaro attraverso gli sportelli di Poste Italiane. Si tratta del Vaglia postale circolare, un titolo di credito in tutto e per tutto simile ad un assegno circolare, accessibile da tutti gli uffici postali con pagamento in contanti o mediante addebito su conto BancoPosta. Intanto anche Poste si adegua alla nuova normativa sugli assegni e, dallo scorso 14 aprile, aumenta il costo del vaglia postale ordinario.

È nato il vaglia postale circolare, ultimo arrivo in casa BancoPosta

Un nuovo prodotto è nato in casa BancoPosta. Si tratta del Vaglia postale circolare, ulteriore strumento fornito da Poste Italiane ai propri clienti per inviare denaro a un'altra persona, da qualsiasi ufficio postale, senza necessità di essere titolari di conto corrente postale o bancario.

Come il nome stesso ci suggerisce, il nuovo Vaglia ha in tutto e per tutto le caratteristiche di un assegno circolare. A differenza del Vaglia postale ordinario (che viene recapitato al destinatario/beneficiario a mezzo raccomandata) quello circolare viene difatti ritirato dall’ordinante direttamente al momento dell’emissione a sportello. È cura dello stesso ordinante, poi, farlo pervenire al beneficiario (come peraltro avviene da sempre per i Postal Orders inglesi e per i vaglia postali di molti altri paesi).

Al pari del Vaglia ordinario, quello circolare è un titolo di credito garantito, essendone l’importo interamente versato a Poste nel momento stesso della sua emissione. Il beneficiario, una volta in possesso del titolo, può riscuoterlo in contanti presso qualsiasi ufficio postale, oppure può versarlo gratuitamente sul proprio conto corrente bancario o BancoPosta. Anche sul Vaglia circolare l’ordinante può far inserire gratuitamente un testo per comunicazioni o per indicare la causale, sino ad un massimo di 120 caratteri.

A differenza di quello ordinario, che permette l’invio di una somma non superiore ad € 2582,28 (i vecchi 5 milioni di lire), il Vaglia postale circolare non ha alcun limite di importo. La commissione richiesta per l’emissione di un vaglia pagato in contanti è pari a 3 euro, mentre nessuna spesa è prevista per i correntisti BancoPosta che richiedano l’addebito sul proprio conto corrente.

Intanto anche Poste Italiane si adegua alla nuova normativa fiscale in vigore dall’altro ieri. Sulla base del D.Lgs 231/2007, a partire dal 30 aprile 2008 i vaglia postali (sia ordinari che circolari) sono emessi con l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità. Il cliente può richiedere, barrando un'apposita casella del modulo di richiesta vaglia, il rilascio di vaglia postali di importo inferiore a 5000 euro senza la clausola di non trasferibilità, pagando 1,50 euro a titolo di imposta di bollo. Tutti i vaglia postali circolari pari o superiori all'importo di 5.000 euro sono invece emessi con la clausola di non trasferibilità. Ogni girata apposta sui vaglia postali emessi in forma libera deve recare, pena la nullità, il codice fiscale/Partita Iva del girante.

Dal 14 aprile scorso, intanto, è aumentato il costo del Vaglia ordinario emesso a sportello, salito da 5 a 6 euro. Resta invariata ad € 2,50, invece, la commissione richiesta per il vaglia ordinario emesso attraverso BancoPosta online. L’aumento a meno di dieci mesi di distanza da quello dello scorso 1° luglio, quando la commissione per l’emissione del vaglia ordinario salì da 2,58 a 5 euro. In quell’occasione, lo ricordiamo, fu introdotta anche una tassa di € 2,50 per l’incasso dei vaglia in contanti, poi eliminata agli inizi di ottobre su pressione dei clienti, delle associazioni dei consumatori e dell’Antitrust, che l’avevano definita un vero e proprio balzello.

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