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Propaganda elettorale: la tariffa postale agevolata di Poste Italiane

Italia patria di santi, di poeti, di navigatori e... di elettori! Recarsi alle urne è quasi un secondo lavoro per tutti gli italiani. E per non perdere il vizietto, ecco che il prossimo 27 maggio si torna a votare, questa volta per le elezioni Amministrative. Oltre 12 milioni di elettori saranno chiamati a rinnovare centinaia di consigli comunali e le amministrazioni di 8 province e 29 capoluoghi. La legge italiana prevede che i vari candidati possano spedire per posta il proprio materiale di propaganda usufruendo di una particolare tariffa agevolata di 4c. Abbiamo esaminato cosa dice la Legge 515/93 e il regolamento di Poste Italiane per l'accesso all'agevolazione.

Propaganda elettorale: la tariffa postale agevolata di Poste Italiane
Ancora una volta è  tempo di elezioni amministrative e i vari candidati scaldano i motori della propaganda.

Propaganda che, come sempre, si avvale anche del mezzo "postale" per recapitare direttamente nelle case degli elettori il famoso "santino" accompagnato, se possibile, da una letterina o (nel caso di candidati sindaci) del ben più importante "programma" delle cose che si vogliono realizzare.

Anche quest'anno, pertanto, Poste Italiane ha predisposto tutto (compresa l'informazione sul proprio sito web) per consentire ai candidati alle elezioni dei prossimi 27 e 28 maggio di preparare per tempo, il materiale elettorale da spedire usufruendo della tariffa speciale di 4c.

La comunicazione in periodo di campagna elettorale è un diritto sancito per legge, ed in particolare dalla Legge n. 515 del 10 dicembre 1993 che disciplina proprio l'accesso ai mezzi di informazione e i tipi di propaganda elettorale consentiti nei casi di elezione alla Camera dei Deputati, al Senato della Repubblica e (art. 20) ai consigli comunali, provinciali e regionali e alla carica di sindaco e di presidente della provincia e della regione (oltre che al Parlamento Europeo).

In particolare, all'articolo 17, sono esplicitamente previste agevolazioni postali per tutti i candidati:
"Ciascun candidato in un collegio uninominale e ciascuna lista di candidati in una circoscrizione per le elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica hanno diritto ad usufruire di una tariffa postale agevolata di lire 70, per plico di peso non superiore a grammi 70, per l'invio di materiale elettorale per un numero massimo di copie pari al totale degli elettori iscritti nel collegio per i singoli candidati, e pari al totale degli elettori iscritti nella circoscrizione per le liste di candidati. Tale tariffa può essere utilizzata unicamente nei trenta giorni precedenti la data di svolgimento delle elezioni e dà diritto ad ottenere dall'amministrazione postale l'inoltro dei plichi ai destinatari con procedure a tempi uguali a quelli in vigore per la distribuzione dei periodici settimanali."
Come si vede, la tariffa postale fissata per legge è quella del 1993, espressa ancora in lire italiane. 70 lire che attualizzate ed espresse in euro, sono diventate 0,04€.

Poste Italiane naturalmente operando come detentore del Servizio Universale, deve garantire anche l'accesso a questa tariffa scontata attraverso la sua rete di uffici postali e centri di smistamento. I candidati che volessero spedire materiale elettorale potranno farlo, infatti, sia usando la posta prioritaria o la posta massiva, sia usando uno degli strumenti di direct marketing disponibili (Postatarget e Invii Senza Indirizzo).
Per tutti vale la stessa tariffa di 4c.

Il materiale propagandistico allestito per la spedizione dovrà essere specificato in un'apposita "Distinta di spedizione" (in duplice copia e firmata dal candidato o da un suo delegato) ed elencherà la corrispondenza sulla base della tipologia di spedizione richiesta e la quantità suddivise in base al peso. Quest'ultimo è fissato, come visto sopra, per legge e si riferisce al peso di una singola unità di spedizione. Per compatibilità con l'offerta di Poste Italiane, per ogni forma di invio sono previste tre fasce di peso: fino a 20gr, oltre 20gr e fino 50gr, oltre 50gr e fino a 70gr.

Un importante limite all'accesso a questa tariffa è dato dal numero massimo di invii consentiti per ciascun candidato o lista: tale numero viene fornito dagli organi locali competenti (in pratica le commissioni elettorali comuninali, provinciali, ecc.) e corrisponde al numero esatto di elettori per ciascuna circoscrizione elettorale riferibile al candidato.

Un altro limite di cui tenere conto è il tempo massimo entro cui poter accedere alla tariffa elettorale: questa potrà essere utilizzata fino a 30 giorni prima della data di svolgimento delle elezioni. Nel caso delle amministrative del 27 maggio, quindi, l'accesso alla tariffa di 4c è partito il 27 aprile scorso.

Per ciascun tipo di invio, naturalmente, esistono dei tempi di consegna dei plichi a Poste Italiane (tramite CMP, CPO e altri Uffici Postali). Ad esempio nel caso di posta prioritaria o massiva, questa andrà consegnata entro e non oltre il mercoledì precedente la data delle elezioni.
Qualora il candidato presentasse il proprio materiale in Poste a termini di consegna scaduti, Poste lo accetterà comunque ma farà firmare al candidato ritardatario una specifica "dichiarazione di esonero di responsabilità". Della serie: Poste accetta il materiale per la spedizione ma non è responsabile se non riesce a consegnarlo.
E conoscendo l'andazzo degli ultimi tempi, conviene che la propaganda elettorale venga predisposta e postalizzata anche prima dei termini di consegna fissati da Poste!!

Dal punto di vista postale le buste di propaganda recano delle scritte specifiche  e personalizzate a seconda del tipo di "affrancatura" richiesta.
Così ad esempio, nel caso di Affrancatura effettuata tramite macchina affrancatrice (le famose impronte "rosse"), la dicitura da riportare sulle buste deve essere "Tar. rid. L. 515/93". Nel caso, invece, di pagamento della tassa di spedizione tramite apposito Conto di Credito la dicitura sarà del tipo "Tar. rid. L. 515/93 - Affrancatura da addebitare sul conto di credito ordinario ...".

Per quanto concerne, invece, l'aspetto per noi più interessante, quello filatelico e storico-postale, c'è da segnalare che il regolamento pubblicato da Poste Italiane non è affatto chiaro circa la possibilità di utilizzare "normali francobolli" per realizzare le affrancature.
Si legge soltanto che tutti gli invii dovranno rispettare "le caratteristiche stabilite per ciascun prodotto", ad intendersi evidentemente il formato, il tipo di packaging, ecc. Compresa la modalità di affrancatura che nel caso di posta massiva e posta target è quella cosiddetta SMA (senza materiale affrancatura).
Per quanto riguarda le spedizioni tramite Posta Prioritaria, pertanto, dovrebbe essere possibile uso di francobolli, non essendo tra l'altro esplicitamente vietato.

A conferma di ciò, ecco una lettera di qualche anno fa, regolarmente affrancata con due esemplari da 2c della serie Donne nell'Arte.

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